Jeanneau Yachts 55, la prova in mare dell’evoluzione della barca a vela.
Quando due designer del calibro di Philippe Briand e Andrew Winch si mettono a pensare al futuro della vela con un cantiere particolarmente predisposto all’innovazione, quello che scaturisce da questo processo creativo è qualcosa destinato a cambiare per sempre il mercato di questa tipologia di imbarcazioni e, senza dubbio alcuno, il nuovo Jeanneau Yachts 55 lo dimostra chiaramente.
Questa nuova creatura è una barca a vela talmente rivoluzionaria che ci costringe ed elencare tutte le novità che porta in dote. Un’imbarcazione che non potevamo non provare a fondo quindi, in una due giorni di test che ci ha impegnato in condizioni meteo marine davvero divertenti.
Ma procediamo per gradi ed andiamo alla scoperta di questo nuovo Jeanneau Yachts 55 che, ve lo anticipiamo, ci ha letteralmente stregato.
Non capita tutti i giorni di dover ricorrere ad un elenco per riuscire a trasmettere appieno lo sforzo progettuale compiuto da questo team che, cosa molto importante, ha ascoltato a fondo gli armatori, prima di iniziare a disegnare quello che secondo noi è il nuovo stadio evolutivo della barca a vela.
I cinque metri di baglio massimo sono sfruttati appieno e riescono a dare spazio a due gigantesche dinette multi funzione che, pur lasciando un abbondante passaggio centrale, fanno di quest’area il centro della vita all’aria aperta della barca. Qui possono sedersi per cenare o pranzare molto comodamente ben 10 o 12 persone che, come in una terrazza sul mare, godranno del miglior panorama possibile. Le dinette si trasformano inoltre in due grandi prendisole che, non per caso, sono posizionati proprio a ridosso della piattaforma elettrica che porta al mare.
E chi lo ha detto che gli Hard-Top devono per forza esser brutti? Questo è bellissimo, sportivo e si fonde perfettamente con le linee del nuovo Jeanneau Yachts 55 ma, cosa ancor più importante, con questa innovazione Jeanneau è riuscita a creare un nuovo ambiente che, semplicemente, prima non esisteva. Al riparo di questa utilissima struttura troviamo infatti una postazione di carteggio esterna, una terza dinette dotata di tavolo e l’ingresso ai tre ambienti separati del ponte inferiore.
E’ una scelta precisa quella che introduce il nuovo Jeanneau Yachts 55, una soluzione che arriva dalle opinioni dei molti armatori che, desiderosi di avere privacy e comodità, vengono accontentati da questa novità assoluta che, come detto, crea tre distinti ambienti interni.
All’armatore è riservato un vero e proprio appartamento privato che, enorme, occupa tutto lo spazio disponibile da centro barca fino a prua. Entrando ci troviamo subito nel salotto dove, a sinistra, è posizionata la cucina lineare. A dritta la dinette interna che, grazie a due tavoli apribili a libro, è anche trasformabile e dotata di televisione a scomparsa.
Proseguendo verso prua troviamo, tocco di genio, due porte scorrevoli che ci conducono alla Master Cabin, il cui letto è accostato a murata e semplicemente enorme. Dall’altro lato un divanetto dotato di buiserie e un capiente armadio. Il bagno privato dell’armatore è anch’esso molto grande e dotato di doccia separata.
Le due cabine ospiti sono rispettivamente una VIP cabin ed una doppia, alle quali si accede dai due ingressi separati posti a pruavia delle timonerie. Entrambe le cabine sono molto grandi, dotate di letti queen size, di armadi e di servizi privati, la VIP gode invece di una lunghezza maggiore e riesce infatti ad alloggiare in più un divanetto di normali dimensioni.
Molliamo gli ormeggi sotto un cielo plumbeo e, grazie alle eliche di manovra, usciamo rapidamente in mare, nelle acque antistanti il Vieux Port di Cannes. Qui il maestrale soffia da sud-ovest e crea un’onda formata di ragguardevole altezza, circa un metro e mezzo oggi ma, il nostro Jeanneau Yachts 55, non sembra quasi accorgersene mentre a motore fila via veloce, senza quasi rollare.
Lo Yanmar da 110 cavalli spinge bene e, nonostante l’elica a pale abbattibili, facciamo più di 9 nodi di velocità di crociera, ottima anche l’andatura a 8,5 dove si consumano solo 11 litri ora, ovvero poco più di un litro al miglio, davvero molto poco per un 17 metri da 18,5 ton a secco. Mi hanno presentato il nuovo Jeanneau Yachts 55 affermando che è stata progettata per essere condotta in modo molto semplice e che addirittura può esser condotta realmente in solitario. Un cosa che voglio assolutamente verificare per cui, con gentilezza, chiedo al comandante e al resto dei presenti di farsi da parte, e mi metto al timone da solo.
La barca è armata in modo intelligente,sul bompresso si potrebbe ovviamente armare un Code 0 o un Gennaker ma oggi, viste le condizioni, meglio evitare. La randa è avvolgibile nell’albero ma di ottima fattura, vi sono poi un genoa al 130% ed un fiocco autovirante al 95%, entrambi su avvolgitore. La scotta randa è alla tedesca e gli stopper sono posizionati in modo da esser utilizzabili da entrambi i lati. Degni di nota anche i winches che, oltre ad essere elettrici sono anche reversibili, cosa che rende possibile lascare con la semplice pressione di un bottone.
Qui tutto è elettrico ed i tasti sono effettivamente a portata di mano, duplicati e presenti in entrambe le timonerie per cui, cosa che non mi stupisce, randa e genoa vengon fuori in un secondo, in modo molto semplice.
Quello che invece mi stupisce è che lo Jeanneau Yachts 55, appena metto a segno (rigorosamente da solo), parte a razzo come fosse spinto da un turbo. Sono a 40 gradi dall’apparente e faccio più di 10 nodi, ma non di punta, navigo proprio a 10 nodi costanti, incredibile.
Incuriosito allargo un po’ e di nuovo la barca accelera e supera gli 11 nodi, senza muovermi dalla ruota schiaccio un tasto e mollo un po’ di randa, ne schiaccio un altro e lasco un filo il genoa, vele a segno 11,5 nodi. Cavoli come cammina!
Allargando ovviamente si rallenta anche se anche al lasco, sotto gli 8 nodi proprio non ci vuol andare questa barca. La cosa che mi conquista però è la stabilità di rotta, questa barca naviga come fosse sui binari mentre le ruote rimangono morbide, anche a barca sbandata.
Decido di stringere e, di nuovo, senza muovermi dalla ruota cazzo randa e genova mentre stringo il vento. Arrivo ai classici 30 gradi dall’apparente con lo Jeanneau Yachts 55 che ancora naviga a 8 nodi e mezzo. Di nuovo la barca mi stupisce e, nonostante l’apparente stia superando abbondantemente i 20/22 nodi, riesco a cavalcare queste onde senza che la barca sia in difficoltà, la prua apre la strada ed il T-Top (santissimo in queste condizioni) ci ripara dagli spruzzi e dalla pioggia che sporadicamente viene ad infastidirci.
Certo siamo parecchio sbandati e, visto che abbiamo a disposizione un fiocco autovirante, decido per un cambio di vela di prua che, ancora una volta (dopo aver chiesto il permesso al comandante), voglio provare a gestire in solitario mentre la barca naviga in queste condizioni un po’ difficili.
Siamo mure a sinistra e, senza lascare il genoa, apro il fiocco che si sovrappone al genoa con la pressione di un tasto, quando lo metto a segno ovviamente il genoa perde potenza e posso quindi riavvolgerlo, sempre senza lasciare la mia postazione.
Tempo complessivo della manovra? 2/3 minuti al massimo, il tutto senza quasi rallentare, senza far fatica e in massima sicurezza. Prova della navigazione in solitario superata a pieni voti, davvero un bel sistema, efficace e funzionale.
Con il fiocco autovirante la barca ora naviga in modo più rilassato, questo è senza dubbio il modo corretto per navigare in queste condizioni meteo marine, dove lo Jeanneau Yachts 55 si trova a suo agio e restituisce un comfort da barca decisamente più grande.
D’altro canto la sua vocazione è quella del blue water cruiser, caratteristica che riesce ad incarnare alla perfezione anche se, devo ammetterlo, mi ha conquistato anche per le sue insospettabili performance.
Vento apparente | Velocità a vela in nodi | A motore | |||||
Angolo | Con genoa | Con fiocco | RPM | Velocità in nodi | Lt/h | Lt/miglio | |
30° | 8,5 | 7,7 | 800 | 2,1 | 1,5 | 0,71 | |
35° | 9,2 | 8,1 | 1000 | 2,7 | 2,0 | 0,74 | |
40° | 10,3 | 8,8 | 1500 | 4,8 | 4,2 | 0,88 | |
50° | 11,5 | 9,5 | 2000 | 7,9 | 7,1 | 0,90 | |
90° | 10,7 | 2500 | 8,4 | 10,8 | 1,29 | ||
110° | 8,9 | 3000 | 9,3 | 18,4 | 1,98 | ||
130° | 8,2 | 3300 | 9,5 | 21,2 | 2,23 |
Condizioni della prova: Mare mosso a molto mosso, vento reale 15 nodi, elica a pale abbattibili, 5 persone a bordo, acqua 90%, carburante 70%.
Lunghezza totale con bompresso | 16.93 m |
Lunghezza dello scafo | 16,09 m |
Lunghezza al galleggiamento | 16.05 m |
Baglio max | 4,99 m |
Peso a vuoto | 18 542 kg |
Pescaggio standard in chiglia (a pieno carico) | 2,55 m |
Peso della chiglia standard | 4.900 kg |
Pescaggio a chiglia bassa (a pieno carico) | 1,98 m |
Peso della chiglia bassa | 5.680 kg |
Capacità serbatoio carburante | 230 L |
Capacità serbatoio acqua | 760 L |
Categoria CE | A12 / B16 / C16 / D16 |
Cabine | 3 |
Motore | Yanmar 110 CV – 81 kW |
Superficie velica standard | 131 m2 |
Superficie velica opzionale | 159 m2 |
Spinnaker asimmetrico | 250 m2 |
Code 0 | 110 m2 |
Altezza dell’albero sopra la linea di galleggiamento | 25.20 m |
Architetti | Philippe Briand – Andrew Winch Design – Jeanneau Design |
Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.
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