La nautica riapre il 4 maggio, le attività prevalentemente orientate all’export partono subito.
Ottimo risultato per Confindustria Nautica che, in un momento così complesso e caotico, riesce ad attirare l’attenzione del governo sulla nautica, un comparto che oltre a contribuire in modo significativo al rapporto export/PIL, sarebbe stato molto danneggiato dalla stagionalità intrinseca del settore stesso.
L’associazione più rappresentativa del settore predispone, con una velocità eccezionale, un form basato sui propri studi di settore, che le aziende possono utilizzare per la comunicazione formale alle Prefetture.
“Abbiamo per i nostri lavoratori il massimo del rispetto, per questo ci siamo particolarmente concentrati nell’elaborare ogni elemento utile a offrire le necessarie misure di tutela individuale e di controllo sanitario e definire i protocolli da adottare con i sindacati e le rappresentanze aziendali”
– commenta soddisfatto il Presidente di CONFINDUSTRIA NAUTICA, Saverio Cecchi -.
“Ringrazio il premier, Conte, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Mario Turco, per la grande attenzione dedicata al nostro comparto”.
Segue il comunicato integrale di Confindustria Nautica:
CONFINDUSTRIA NAUTICA: LA PRODUZIONE MANIFATTURIERA E I CANTIERI NAUTICI RIAPRONO IL 4 MAGGIO
TUTTE LE ATTIVITA’ PREVALENTEMENTE ORIENTATE ALL’EXPORT POSSONO INVECE PARTIRE SUBITO, CONFINDUSTRIA NAUTICA PREDISPONE UN FORM BASATO SUI DATI DI SETTORE PER LA COMUNICAZIONE AI PREFETTI
CECCHI: SIAMO AL LAVORO PER PROVVEDIMENTI SU SERVIZI E TURISMO NAUTICO
Nella conferenza stampa di questa sera il premier Giuseppe Conte ha annunciato la riapertura delle attività manifatturiere a partire dal prossimo 4 maggio, inclusi i cantieri nautici. Le imprese possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020.
Con la nota 0005671, sempre di oggi 26 aprile, il Ministro della Salute, unitamente ai colleghi dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e Trasporti, hanno scritto al Ministro dell’Interno per evidenziare che fra le “attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale che possono continuare l’attività” dovrebbero intendersi incluse quelle “orientate in modo prevalente alle esportazioni, il cui prolungamento della sospensione rischierebbe di far perdere al nostro Paese quote di mercato”.
Le attività in questione, ai sensi dell’art. 2, comma 3, del DPCM 10 aprile 2020, possono cominciare a riaprire previa comunicazione al Prefetto competente per territorio e nel rispetto del “Protocollo di regolamentazione per il contrasto a il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro” siglato il 24 aprile scorso.
Ai fini dell’attestazione del “prevalente orientamento alle esportazioni”, CONFINDUSTRIA NAUTICA, unica Associazione riconosciuta dal MIT come maggiormente rappresentativa, ha predisposto un form a disposizione delle aziende basato sui dati di settore elaborati dal proprio Ufficio studi.
L’articolato dossier “Riapertura controllato della filiera nautica”, predisposto da CONFINDUSTRIA NAUTICA nelle scorse settimane, è riuscito nell’obiettivo di dimostrare tecnicamente il basso impatto di rischio delle attività nautiche ed è stato la condizione pregiudiziale per la valutazione di riapertura da parte dell’esecutivo.