HomeLa prova di FIM 470 Regina. Classe, potenza e tanta, tanta luce
La prova di FIM 470 Regina. Classe, potenza e tanta, tanta luce
Aspettavo da tempo il giorno della prova della FIM 470 Regina, l’ultimo gioiello che si è aggiunto alla splendida collezione di FIM – Fabbrica Italiana Motoscafi, e finalmente il giorno è arrivato. Sulla carta la sua bellezza e le innovazioni presenti le avevo già assimilate, ma vedendola in banchina alla Marina di Varazze, ho capito subito che quello che conoscevo era solo la punta dell’iceberg.
Certe cose, infatti, le percepisci solamente salendo a bordo, esplorando gli spazi, mettendo le mani sulla consolle di comando e affrontando il mare. Ogni angolo di questo yacht open sportivo progettato da Paolo Ferragni è pensato in maniera modulare: ma non è sufficiente dire che è possibile modificare gli spazi esterni ed interni al bisogno, perché questo gioiello è costruito per adattarsi a tutte le esigenze, con il fine ultimo di regalare la massima esperienza di vivibilità e lasciarci completamente immersi in un’atmosfera elegante e raffinata, dove tutto è pensato per sedurre e stupire.
E così è stato. Mi ha completamente rapito, ed ora vi racconto il perché.
Come è fatta la FIM 470 Regina?
Comincio a raccontarla così come si è presentata di fronte ai miei occhi. Con una lunghezza di 15,10 metri ed un baglio di 4,40 metri, i suoi spazi sono assolutamente invidiabili. Il pozzetto di poppa è meccanizzato, si alza e si abbassa a seconda delle esigenze: in una modalità è perfetta per facilitare il varo o l’alaggio di un tender o di una moto d’acqua, scoprendo tra l’altro due gradini a scomparsa. Ma in un attimo si solleva mostrandosi nella sua estensione completa, creando un’unica spaziosa area centrale che assicura la massima vivibilità.
Gli spazi sono pensati per essere sfruttati al massimo. È concepita per sfruttare al massimo gli open space all’aria aperta, grazie alle movimentazioni di poppa e di prua. Il prendisole di prua appunto, traslando lateralmente, crea una vera e propria beach area, una conformazione che i progettisti hanno ribattezzato con il termine “Bow Life”: dividendo a metà il solarium compare un vetro rinforzato calpestabile che regala una luce splendida ad una delle due cabine armatoriali, si può aggiungere un tavolo e renderla un’area pranzo, e addirittura si può riempire di acqua creando una piccola piscina… meraviglioso.
Anche il pozzetto di poppa può ampliarsi attraverso un meccanismo di divisione del prendisole: si sviluppa così una spaziosa area centrale perfetta per vivere una giornata tra bagni in mare, immersioni e tanto relax sugli splendidi divani elegantemente rifiniti.
La plancia di comando è spaziosa, moderna, domina il colore nero. Non vedo l’ora di mettere le mani su quel volante, che poi è un pezzo di artigianato realizzato ad hoc per questa imbarcazione, ma devo aspettare ancora po’ per quello, prima voglio scendere sottocoperta.
Definirla luminosa è dire davvero poco. La luce naturale pervade le due splendide cabine armatoriali dove ampie finestre consentono ai raggi del sole di raggiungerci a pieno, illuminando gli spazi e lasciando una visuale sul mare che raramente si riesce a trovare.
Le due cabine armatoriali sono a tutti gli effetti due junior suite farcite di dettagli di pura eleganza, molti dei quali griffati Liu Jo. Nell’armatoriale principale il letto matrimoniale si può dividere in due e sopra la testa si apre il famoso vetro rinforzato presente sulla prua, che lascia entrare tanta luce naturale che va ad unirsi a quella dei finestroni laterali. Stiamo parlando di 4 metri di camera, così spaziosa che sembra di stare in un 60 piedi.
Entrambe le cabine hanno un bagno privato con doccia, sanitari ed un’elegante rubinetteria griffata Nobili in acciaio smaltato. Ogni suo angolo nasconde un cassetto, un armadio a scomparsa e lo sguardo non è mai pago: le testiere dei letti sono in pelle Primo Fiore cucita a mano, i materassi di qualità e comodità sopraffina, l’illuminazione è tutta a LED indiretta, ed ognuna delle due camere ha una climatizzazione a sé, cosa che vale anche per i dispositivi audio e video. Tra l’altro tutto questo è Full Domotica, ovvero tutto è controllabile da un’app (ma anche con interfaccia classica): ciliegina sulla torta di uno yacht open che ha alzato decisamente l’asticella.
La prova in mare
Se l’aspetto mi ha letteralmente sedotto, appoggiare le mani sul volante, mi fa provare un brivido lungo la schiena. È evidente che avere tra le mani qualcosa di così esclusivo ti porti a trattarla con i guanti bianchi, ma supero subito questo timore riverenziale perché mi sento molto a mio agio: è ora di cominciare la prova della FIM 470 Regina.
Le condizioni del mare sono abbastanza complicate, con onde di circa un metro e mezzo emparecchio vento: a bordo siamo in 12 compreso me. Mentre usciamo dal porto e prendo confidenza con la strumentazione, alzo lo sguardo e mi rendo conto che in plancia di comando siamo in sei, quattro seduti e due in piedi, è spaziosissimo: mi piace, perché ce la stiamo godendo tutti insieme senza stare per nulla stretti, mentre gli altri ospiti sono sui divani posteriori che conversano.
Attacchiamo il mare, è davvero grosso, ma la carena è progettata benissimo, fende decisa l’onda a metà, limitando di parecchio l’inevitabile rimbalzo e lo fa costantemente, un’onda dopo l’altra, tanto che sono invogliato a continuare ad abbassare le manette.
Entriamo in planata a circa 12 nodi e da lì salgo fino alla velocità di crociera: i giri motore salgono a 2700, la velocità è di 26 nodi e stiamo consumando all’incirca 155 l/h.
Tutta la sua sportività sta venendo fuori. I due motori Volvo Penta IPS 800 da 600 CV l’uno mi stanno dando una spinta pazzesca, lo scafo fa il resto. Viro leggermente a babordo, prendo mare, e mi giro un attimo a vedere come stanno le persone a bordo con me: dalle loro facce se la stanno proprio godendo e allora decido che possiamo regalarci un’ultima emozione.
Virata decisa a tribordo e giù le manette ancora un po’, la Fim 470 Regina tocca i 30 nodi e le onde mi sembrano anche più alte di prima: è quasi una sfida, una divertentissima sfida che regala emozioni a tutti. Nonostante il vento e qualche goccia di pioggia siamo tutti stupidi: nessuno scricchiolio, nessuna vibrazione, nessuna esitazione: che meraviglia.
Una volta sbarcato ho ancora addosso tutte le emozioni di quest’ora di mare da capogiro. Mi soffermo ancora un attimo a guardarla, è bellissima c’è poco da dire. Ma non è solo questo, è elegante ed al contempo sportiva, è grintosa ma attraente, è grande, spaziosa ma questo non va a discapito della sua agilità.
Mi rendo conto di aver vissuto un’esperienza rara, dalla prima fila per di più, e penso che la prossima estate non vorrei essere in altro luogo che a bordo di questo meraviglioso yacht.
DATI PROVA
RPM
KN
L/H
VELOCITA’ DI CROCIERA
2700
26
155
VELOCITA’ DI PLANATA
12,5
VELOCITA’ MASSIMA
3060
34,8
205
Dati forniti da Fim – Fabbrica Italiana Motoscafi: mare calmo, vento assente, 8 persone e 50% carburante