La Prefettura Marittima della Méditerranée regolamenta il numero di visitatori nelle isole di Lavezzi, nel sud della Corsica, per proteggere diverse specie di uccelli protette.
La Prefettura Marittima del Mediterraneo ha emesso un’ordinanza che vieta la navigazione, l’ancoraggio e la sosta in 4 zone dell’arcipelago di Lavezzi, parte della Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio (RNBB): il nord dell’isola di Lavezzi e le isole di Ratino, Porraggia e Perduto. Per un periodo di 5 anni, queste norme preserveranno i siti di nidificazione, i luoghi di riposo e le aree di apprendimento degli uccelli marini protetti.
L’introduzione di queste zone di tranquillità, su richiesta dell’Ufficio per l’ambiente della Corsica (OEC), è stata approvata dal comitato consultivo della RNBB il 13 marzo 2023. Fa parte del piano d’azione per la gestione dei visitatori dell’arcipelago di Lavezzi. Questa misura mira a proteggere il cormorano crestato (Phalocrocorax aristotelis desmarestii), il gabbiano di Audouin (Larus audouinii) e la sterna comune (Sterna hirundo), specie particolarmente sensibili al disturbo umano.
Il gabbiano di Audouin e il cormorano crestato fanno parte della Lista rossa delle specie minacciate e vulnerabili dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN). La Riserva Naturale Bouches de Bonifacio è anche un sito importante per la conservazione del cormorano crestato su scala globale.
Con l’allungamento della stagione turistica, la diversificazione delle pratiche nautiche e l’aumento del numero di visitatori del mare, è essenziale istituire zone regolamentate intorno agli isolotti sopra citati per proteggere gli uccelli marini da qualsiasi disturbo.
Lavezzi: i divieti di navigazione e le zone regolamentate
In quest’ottica, il divieto di navigazione, ancoraggio e sosta per le navi e le imbarcazioni registrate (comprese le moto d’acqua) e, quando provengono dal mare aperto, per le imbarcazioni non registrate, consentirà di istituire zone tranquille, favorevoli alla conservazione delle popolazioni di uccelli marini, per un periodo di 5 anni.
Nell’ambito del piano di gestione della RNBB sarà effettuata una valutazione ornitologica per valutare l’opportunità di rinnovare o rendere permanente la normativa.