Cartografia Lighthouse Raymarine: un valido supporto in crociera

I plotter cartografici Raymarine Axiom e Element, dotati di sistema operativo Lighthouse versione 3.12 o superiore, possono utilizzare le nuovissime carte Lighthouse, redatte da Raymarine sulla base della cartografia ufficiale di diversi istituti idrografici internazionali. Promettono una facilità d’uso superiore alla media con un dettaglio piuttosto elevato: le abbiamo installate sull’Axiom 7, in dotazione sul Daydreamer. La “Crociera delle 1000 miglia in Tirreno” é un’occasione perfetta per testare le nuovissime carte nautiche Raymarine, appena lanciate sul mercato.

Installazione della cartografia Lighthouse Raymarine

Dobbiamo fare un passo indietro. L’installazione può avvenire in due modi: si può acquistare la cartografia Lighthouse pre-caricata su una scheda Micro SD, semplicemente caricarla sullo strumento e aggiornarla all’ultima versione, oppure scaricare la cartografia su una scheda Micro SD vergine dal sito Chart Store di Raymarine, indicando la zona e gli eventuali punti di interesse premium disponibili. Una procedura non complessa che dura al massimo un paio d’ore, da attuare però con attenzione. Ad oggi le carte disponibili coprono Italia, Francia, Gran Bretagna, Irlanda e Nord America, ma prossimamente verranno estese anche ad altre zone. Il gioco é fatto: tutto é pronto per essere testato nella nostra lunga crociera estiva. Chi è abbonato a Raymarine Premium può scaricare gli aggiornamenti che ciclicamente vengono implementati nella cartografia.

Accendiamo il Raymarine Axiom 7: dopo il logo di benvenuto, viene visualizzata una schermata che propone la scelta degli schermi utilizzabili, per esempio, cartografia, radar, strumenti, pilota, vento, telecamera, e gli schermi suddivisi che visualizzano due diverse funzioni insieme. La scelta delle schermate é completamente personalizzabile allo scopo di rendere l’esperienza d’uso più efficiente possibile.

Prova in mare della cartografia Lighthouse Raymarine

Tocchiamo il display touch e selezioniamo la cartografia che, quasi immediatamente, viene visualizzata, buon segno, significa che il motore informatico riesce a gestire bene la grande mole di dati. La prima schermata propone la posizione della nostra barca secondo l’ingrandimento lasciato nell’uso precedente. Zoomiamo in modo che sia più chiara la sua lettura, notiamo la presenza delle classiche batimetriche delle versioni cartacee, a 5, 10, 20, 50 etc cui siamo abituati da sempre, e la visualizzazione dei fondali da zero fino a 10 metri in colore azzurro, molto utile essendo questa la fascia migliore per l’ancoraggio. Nel menù di settaggio della carta Lighthouse Raymarine possiamo scegliere i limiti per i bassi fondali, il limite di sicurezza, il limite di profondità e la sfumatura: noi abbiamo scelto rispettivamente 3, 6 e 10 metri. Inoltre, abbiamo notato la possibilità di registrare su una SD card i dati di profondità e di posizione durante la nostra navigazione, nel nostro caso lasciamo deselezionata questa funzione. Per un miglioramento della precisione, indichiamo come mezzo metro la profondità del trasduttore rispetto alla linea di galleggiamento.

Ci sono poi molte voci per la personalizzazione, ma prima focalizziamoci sull’uso della carta.

I dati visualizzati sono essenziali: secche, scogli, mede, fari, fanali e punti cospicui. Gli scogli vengono differenziati tra sempre immersi o sommersi/emersi con maree o onde, mentre le secche vengono visualizzate con una tratteggiatura. La loro visualizzazione é chiara, anche se in effetti avrei preferito sapere anche la profondità degli scogli sempre sommersi, o quanto meno se possono essere pericolosi per la navigazione. Per conoscere informazioni riguardanti i punti di interesse visualizzati sulla carta, é sufficiente fare un touch sul punto, un pop up compare con le info cercate. La base delle carte é quella dell’Istituto Idrografico della Marina, arricchita da ulteriori informazioni sui porti, sui punti d’interesse e da approfondimenti su ogni elemento della carta: un ottimo punto di partenza destinato a migliorare nel tempo.

Inserimento di un Waypoint

Vogliamo creare un waypoint da memorizzare per essere utilizzato più volte? Niente di più facile: si individua il punto sulla mappa, si tiene premuto il dito e compare un menù sul quale possiamo scegliere se collocare il waypoint, se selezionare il punto come destinazione della rotta (go to) o utilizzare il punto per creare una rotta spezzata. Piuttosto semplice e veloce. Dal menù si può raggiungere la schermata di gestione dei waypoint, dove possiamo modificarli o cancellarli a piacere.

Creazione di una rotta

La procedura iniziale é identica: una volta inserito il primo waypoint e selezionato “crea rotta”, ogni punto toccato sulla mappa produce un nuovo waypoint e lo collega alla rotta in creazione. Semplice anche questa operazione, ma naturalmente é necessario andare a controllare in ogni punto della rotta creata che non ci siano pericoli sulla via, tracciando lo strumento solo una linea dritta da punto a punto. La rotta creata viene memorizzata nell’apposita sezione ed é modificabile in ogni sua parte. Per esempio, nella lunga traversata da San Vito lo Capo, in Sicilia, a Villasimius, in Sardegna, abbiamo creato una rotta fatta da 5 elementi: dalla rada al faro di San Vito Lo Capo, la traversata, il passaggio tra l’isola dei Cavoli e Capo Carbonara e l’arrivo a Villasimius. Impostarla é stato uno scherzo, ma bisogna fare ben attenzione a controllare costantemente  il tragitto. Alla partenza é stato sufficiente richiamare la rotta memorizzata e premere l’avvio del pilota automatico.

Raymarine ha dichiarato recentemente che stanno lavorando alla funzione di Auto Routing, ovvero di rotta automatica da punto a punto, che semplifica enormemente la gestione delle tratte da navigare ed aumenta anche la sicurezza perché evita sviste o errori di impostazione. Ci auguriamo davvero che questa utile funzione arrivi presto.

Visualizzazione

La visualizzazione della cartografia offre diverse opzioni, innanzitutto la versione dettagliata e la semplice, utile in zone dove la quantità di informazioni é eccessiva, io la tengo su dettagliata perché mi piace avere il massimo delle informazioni disponibili. Poi abbiamo la possibilità di scegliere 3 diversi scenari di utilizzo, a seconda di come vogliamo usare lo strumento: pesca, maree e regata. Pesca arricchisce la carta con l’indicazione delle profondità del fondale, maree visualizza la variazione di profondità in un certo punto sulla mappa, aggiornandola al variare del tempo nelle successive 24 ore e regata aggiunge la possibilità di registrare la linea di partenza e di visualizzare il timer di regata. Abbiamo sfruttato la cartografia Lighthouse, per esempio, a Cala di Porto Brandinchi perché la baia presenta numerosi bassi fondali e scogli sommersi che sono visualizzati molto chiaramente ed é quindi facile navigare tenendoli d’occhio per individuare un buon punto di ancoraggio. Le carte possono essere visualizzate in quattro palette di colori differenti dedicate alle diverse fasi della giornata, un buon aiuto per migliorare la visibilità e la leggibilità delle informazioni.

Pilota automatico su Lighthouse

Con la funzionalità di gestione della navigazione mediante pilota automatico, che si attiva semplicemente cliccando sull’icona a forma di timone, possiamo interfacciare il pilota automatico al cartografico in modo che segua una rotta definita: un piccolo schermo tipo pop up visualizza l’angolo di barra e permette la modifica della rotta. Se la rotta é una spezzata, lo strumento chiede la conferma ogni volta che si giunge al cambio rotta, sicuramente una funzione comoda e pensata in nome della sicurezza.

Conclusione

Raymarine ha recentemente lanciato sul mercato la cartografia Lighthouse, questo rappresenta il primo test in mare su lungo periodo. Dobbiamo dire che, dopo averla utilizzata per qualche mese, ci é sembrata già piuttosto matura e completa. Abbiamo apprezzato la facilità e la fluidità d’uso, la visualizzazione ben chiara degli elementi e i menù testuali che compaiono per arricchire di informazioni una carta che, di partenza, é abbastanza scarna. Soddisfatti per ora del prodotto allo stato di fatto, attendiamo i prossimi aggiornamenti che promettono essere piuttosto corposi ed importanti.

Sito web Raymarine: www.raymarine.it

Martino Motti

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