Live da Amsterdam – I vincitori del METS Design Award

Come da tradizione, all’apertura del METS di Amsterdam la giuria internazionale incaricata di assegnare i prestigiosi Design Awards si è pronunciata, decretando i due vincitori assoluti e i vincitori di categoria.

La partecipazione ai Design Awards è ambita dalle grandi case di produzione come dalle piccole start-up, e la lista iniziale di candidati era di oltre 124 accessori, ridotti a 51 nominati e infine ai 7 vincitori. Ve li raccontiamo in diretta:

VINCITORI ASSOLUTI

Per la prima volta in 25 anni la giuria non ha scelto un unico vincitore assoluto, ma due. Troppo diversi i prodotti e troppo interessanti le innovazioni che sono riusciti ad apportare nei relativi ambiti per limitarsi a uno solo.

Pinna stabilizzatrice elettrica con sistema integrato di comando (Humphree AB) – uno degli accessori con la tecnologia più complessa presentati al METS, la pinna Humpree è la prima a lavorare a 24 volt, quindi senza bisogno di un generatore e con consumi molto più contenuti. Il sistema elettronico di controllo memorizza i movimenti della barca a diverse velocità e stabilizza sia il rollio che il beccheggio. Il sistema Humpree nel complesso è davvero impressionante: la pinna ruota di 360 gradi per operare anche quando la barca è ferma all’ancora e ha un sistema di fissaggio che garantisce l’integrità dello scafo anche in caso di urto.

 

 

Lume-On (Spinlock Ltd.) – all’opposto, si è meritato il primo premio anche un accessorio che utilizza una tecnologia semplice e la reinterpreta per un utilizzo diffuso. Lume-on è una luce a LED che si può integrare in qualsiasi giubbotto salvagente e che, una volta attivata, utilizza la sacca interna del giubbotto come diffusore per trasformare tutto il salvagente in un corpo luminoso. Semplice genialità, prezzo abbordabile.

 

VINCITORI DI CATEGORIA

Piattaforme gonfiabili Nautibuoy (categoria Deck equipment, sails and rigging) – ne avevamo parlato l’altro giorno, scorrendo la lista dei nominati, perchè queste semplici e intelligenti piattaforme gonfiabili avevano colpito anche noi per la loro versatilità e facilità di utilizzo. I giurati del METS dicono che la categoria è stata la più difficile da decidere, ma anche loro hanno apprezzato la flessibilità e la semplicità.

 

 

 

Flex 3D Jacket Henry Lloyd (categoria Clothing and crew accessories) – i giurati dicono che si deve prendere in mano e indossare questo nuovo prodotto di Henry Lloyd per capirne il valore. In attesa di andare a provarlo allo stand, vi possiamo dire che promette di essere il 33% più efficiente dei suoi predecessori nell’isolamento termico e anche molto più comodo.

 

 

 

Halo Pulse Compression Radar Navico (categoria Marine electronics) – strumento che da’ il via a una vera e propria rivoluzione nel mondo dei radar. Utilizzando infatti la tecnologia a compressione di impulsi allo stato solido, questo radar permette di rilevare, con una definizione altissima e disturbi ridotti al minimo, bersagli sia a lunga che a cortissima distanza, fino a 20 piedi, circa sei metri. Grazie a questa nuova tecnologia, Halo mette insieme in un unico apparato le prestazioni che prima si potevano avere sulle lunghe distanze solo con un apparato a impulsi tradizionale e sulle cortissime distanze solo con un radar a banda larga. Ne avevamo già parlato dal Salone di Genova, ed eravamo certi della riconferma ad Amsterdam.

 

WAECO CRX-80S Dometic Holding AB (categoria Interior equipment) – un frigo che può funzionare solo come frigo, solo come freezer o entrambi, a seconda delle necessità di bordo. Un design che garantisce facilità di utilizzo (il freezer è sostanzialmente un cassetto estraibile) e molti particolari curati (come la maniglia). I giurati hanno apprezzato ancora una volta la versatilità.

 

 

 

 

Load Bearing Collar Tru-Design (categoria Marine Equipment) – il vantaggio delle prese a mare di plastica è evidente: non si corrodono, sono a prova di incendio e difficilmente cedono. Queste disegnate da Trudesign sono le prime a rispettare i requisiti ABYA in termini di resistenza (227 kg per 30 secondi) e non hanno bisogno di ulteriori elementi passa scafo.

 

Sara Teghini


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