Tempo di bilanci in casa Med che chiude l’esercizio del 2017, il primo gestito dal nuovo Management, con un robusto ritorno alla redditività e pianifica un 2018 positivo grazie soprattutto alle recenti innovazioni sostenute da una cospicua ripresa della spesa per investimenti.
Il rinnovato spirito aziendale è immediatamente percepibile nella sede di Cervia dove, nei due stabilimenti, completamente rinnovati, si spazia dalla produzione delle storiche zattere Arimar, core product del gruppo, alla progettazione e realizzazione degli Easy tender, dei tender full custom della linea Nano, fino alla produzione di battelli pneumatici destinati a servire il mercato del diporto (Solemar) e la pubblica amministrazione (Med Defense).Completa gli stabilimenti produttivi un’ area dedicata ad una vasta gamma di accessori per la nautica e la sicurezza in mare.
Ad accoglierci in azienda è Luca Galimberti, Amministratore delegato di Med S.p.a, che cortesemente mi invita ad accomodarmi nel suo ufficio vetrato e si dimostra disponibile a dar seguito alle mie domande.
Un anno e mezzo dal tuo ingresso in azienda, l’andamento è positivo, qual’è stato il segreto di questo turnaround?
Non c’è stato alcun segreto ma è stata la semplice applicazione del best practice aziendale. Ci siamo trovati un’azienda che aveva un po’ perso la sua identità, ma con un personale profondamente legato ad essa, è stato possibile impostare delle linee strategiche precise su dove posizionarci. Ciò che connota maggiormente questa realtà è proprio la partecipazione attiva del personale dipendente ad ogni livello ed è ciò che più apprezzano i nostri stake holders.
Come si è chiuso il 2017, quali sono stati i risultati conseguiti?
Il 2017 si è chiuso positivamente sotto tutti i punti di vista. Abbiamo ridefinito quelle che erano le linee di business della società, abbiamo implementato il rapporto con la pubblica amministrazione in particolar modo nel settore difesa dove siamo molto attivi e presenti.
Abbiamo restituito un’identità al nostro product core che sono le zattere di salvataggio, non solo impostando delle nuove campagne di marketing e comunicazione ma anche realizzando innovazioni di prodotto che saranno ulteriormente evidenziate nei prossimi mesi. I dati finanziari sono stati positivi abbiamo chiuso con un utile aumentato del 42% rispetto agli esercizi precedenti. Abbiamo ottimizzato la struttura dei costi della società così come la gestione dei flussi finanziari. E’ ripresa la spesa per investimenti che ci ha consentito di rinnovare il parco tecnologico e di concentrarci sulle attività di ricerca e sviluppo che negli ultimi anni non erano state debitamente considerate.
I dati sono senz’altro incoraggianti e disegnano una situazione in netta ripresa, ma come sta andando il 2018?
Il 2018 è una stagione che a livello europeo è partita leggermente in ritardo rispetto alla stagione scorsa, anche se adesso stiamo recuperando. E’ un anno positivo ed è un anno che ci ha fatto prendere consapevolezza che il mercato corre veloce e dobbiamo sempre di più e rapidamente concentrarci sulla progettazione di nuovi prodotti.
Ci rendiamo conto che esiste il mercato dei piccoli tender e dei maxi rib che ha la necessità di avere quanto prima un riscontro positivo, quindi ci stiamo impegnando nello sviluppo di nuove linee che prenderanno forma con la stagione nautica 2019.
Futuro? Quali saranno gli appuntamenti nazionali ed internazionali che vi siete prefissati?
Parteciperemo al Salone Nautico di Genova con grandi ed interessanti novità, che sono sostanzialmente il frutto degli investimenti intrapresi.
Con orgoglio riconfermiamo la partecipazione al Mets di Amsterdam e per la prima volta saremo all’Ibex negli Stati Uniti. Un ambizioso programma quello di quest’anno che ci vedrà presenti ai principali saloni di riferimento dell’accessoristica nautica in Europa ed oltreoceano. Guardo al futuro con fiducia, nonostante la crisi e le politiche dissennate del legislatore italiano, il Made in Italy torna ad essere apprezzato nei mercati internazionali e almeno per quanto riguarda i nostri prodotti sono ancora molti i mercati inesplorati.
Chi è Luca Galimberti fuori da Gruppo Med? Cosa fai nel poco tempo libero che hai a disposizione?
Sono un amante del mare e un esperto istruttore di sub, anche se la mia formazione è un’altra. Laureato in economia, ho poi conseguito un master in amministrazione, finanza e controllo. Entrato nel mondo della nautica sono rimasto affascinato dal fatto che, pur essendo un settore di nicchia, presenta ancora grandi potenzialità di crescita. Nonostante occupi gran parte del mio tempo, riesco a ritagliarmi qualche momento per coltivare le mie due passioni: l’amore per lo sci e per la moto
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Vi prego di controllare meglio le Vostre fonti cari signori perché il “dottor” galimberti non ha nessun master e non è nemmeno laureato.
Attualmente è stato estromesso dalla gestione aziendale per incapacità assodata dal cda e viene tenuto lì dentro solo ed esclusivamente per evitare la denuncia di tutta la governance connivente con lui (compreso l’amministratore giudiziario)
Caro lettore,
La data di questo articolo lo fa risalire al luglio del 2018 e, sembra chiaro leggendolo, la fonte dell'informazione è proprio l'amministratore delegato di Med che, all'epoca, ci siamo recati ad intervistare presso la sede dell'azienda.
Ora, per fortuna, viviamo in uno stato di diritto dove, anche se con una lentezza talvolta estenuante, ognuno di noi è responsabile delle proprie affermazioni.
Questo vale sia per chi le dichiara durante un'intervista, sia per chi, come lei, le scrive di proprio pugno sul nostro magazine.
Distinti saluti
Luca D'Ambrosio