La prova in mare di Greenline 45 Fly HDrive: l’imbarcazione che è l’ago della bilancia, perfettamente tarato, tra il presente e il futuro della nautica, in grado di rivoluzionare i nostri mari.
Chi pensa che la nautica green sia solo una moda, o una trovata del momento, si sbaglia e Greenline 45 Fly HDrive ne è la prova lampante. Presente al recente Salone di Venezia, il cantiere sloveno Greenline Yachts, dal 2008 si dedica alla progettazione e produzione di barche a propulsione ibrida, e da qualche anno anche full electric.
Strano da vedere ma anche al Salone Nautico di Venezia, in cui peraltro è stato riservato un lato del pontile P2 proprio alle imbarcazioni elettriche, si è capita l’importanza e i passi da gigante che la propulsione ibrida/elettrica sta facendo negli ultimi anni nel campo della nautica, e nel rispetto dei nostri mari.
Una vera e propria rivoluzione del modo di vivere il mare quella di Greenline, che con yachts di queste dimensioni si avvicina sempre di più ad alcuni dei vantaggi della navigazione a vela: zero emissioni e assenza di rumori. Ora ci si può godere la propria crociera solo con lo sciabordio del mare sulla carena… impossibile su uno yacht di 45 piedi dite? Scopriamolo insieme.
La prova di Greenline 45 Fly HDrive
La giornata è a dir poco perfetta qui a Venezia: sole, una brezza fresca dal mare che va e viene, e tanta gente che è venuta a visitare il Salone Nautico.
Saliamo a bordo del Greenline 45 Fly HDrive verso l’ora di pranzo, è ormeggiato al pontile P1, accanto ai modelli più piccoli Greenline, da 39 e 40 piedi. Andiamo al posto di guida, apriamo la portafinestra scorrevole che affaccia sul passavanti di destra, e iniziamo il disormeggio sotto gli occhi incuriositi dei visitatori che si sono fermati sul pontile.
Molti spettatori scorgono dai pontili del salone questo yacht da 45 piedi che naviga senza il rumore dei motori, senza scia, e rimangono attoniti di fronte a questa scena, credendo impossibile una cosa del genere, chiedendosi come fa a funzionare così una barca di queste dimensioni… e come dargli torto, un po’ li capisco.
La sensazione a bordo è strana, lo ammetto, l’impressione di navigare a vela in uno yacht familiare mi manda un po’ in confusione, ma ci si abitua subito, ed è bellissimo.
La carena è studiata per prendere bene il mare, e questo a bordo si trasforma in una sensazione di morbidezza ed estremo comfort. Una volta usciti nella Laguna di Venezia, la situazione si fa più complessa, c’è molto movimento e non è un campo facile in cui testare il Greenline 45 Fly HDrive, ma noi l’abbiamo fatto, e si è comportato davvero bene.
Iniziamo la nostra navigazione, gradualmente acceleriamo per vedere fin dove possono arrivare i motori elettrici e con quali risultati: al minimo a 1,7 kn abbiamo rilevato un consumo di 1,39 kw con un’autonomia residua di ben 33 ore; a 4,7 kn, con un consumo di 14,5 kw garantisce la navigazione per ben 3 ore, che è più che sufficiente se ci si vuole spostare da una baia all’altra o addirittura da un porto all’altro, secondo un’andatura non certo da gara ma pur molto piacevole.
Acceleriamo sempre di più, fino ad arrivare al massimo che i motori elettrici permettono: 6,8 kn, consumo di 39 kw e autonomia che scende a 1 ora e 37 minuti, davvero molto soddisfacente considerando le dimensioni del Greenline 45 Fly, e della velocità proposta, a costo zero.
Questi risultati sono ottenuti grazie alla particolare attenzione che il cantiere pone anche nella distribuzione dei pesi e senza dubbio allo studio delle linee d’acqua della carenza che, come vi accennavo prima, oltre a risultare davvero morbida in navigazione, regala anche piacevoli performance in elettrico.
Quasi arrivati al Canal Grande siamo continuamente sorpassati a destra e a manca da vaporetti, traghetti e piccole imbarcazioni, decidiamo quindi di accendere i 2 motori diesel Yanmar da 370 CV per toglierci velocemente da quella situazione. I motori montati in questa barca non sono quelli di serie Greenline da 320 CV, ma è possibile installarli come optional.
Il passaggio da una all’altra modalità è stato molto semplice, si rallenta dall’elettrico e si accendono i due pulsanti sulla plancia di controllo, in un attimo il rumore dei motori si inizia a percepire e compare (per la prima volta da quando ci siamo mossi) la scia a poppa.
Cerchiamo di uscire da questo caotico campo di battaglia che è l’imboccatura di Canal Grande e, accelerando, viriamo a sinistra per tornare verso l’Arsenale. In virata la barca è rimasta stabile e sicura, la potenza dei motori diesel ci ha aiutati ad uscire facilmente da quel caos e gli ospiti a bordo quasi non si sono accorti che stavamo già tornando indietro.
L’incrocio a 45 gradi con le onde piuttosto formate è stato superato a pieni voti da Greenline 45 Fly HDrive, che in pochi istanti ci ha riportato nel tratto di mare più tranquillo della Laguna di Venezia. Al massimo della potenza i due motori diesel arrivano a 25 kn, con un consumo di poco più di 100 litri/h.
Per tornare all’interno dell’Arsenale abbiamo deciso di riaccendere la modalità elettrica e spegnere i motori diesel: ecco qui che la scia se ne va, i rumori sono azzerati e la navigazione torna ad essere incredibile.
Un’altra cosa bella da sapere? Questi pochi minuti di utilizzo dei motori tradizionali ci hanno permesso di ricaricare le batterie dei motori elettrici. I pannelli solari che si trovano sul Flybridge poi permettono di alimentare il grande frigo (come quello di casa) da 230 V e gli altri servizi di bordo come forno, microonde, TV e perfino aria condizionata che necessitano di corrente senza dover accendere il generatore, anche se si è fermi alla fonda.
Se ci troviamo con le batterie scariche in navigazione e dobbiamo continuare in modalità tradizionale, con un’andatura media, le batterie saranno cariche in massimo 30/40 minuti, potendo poi agevolmente riprendere la navigazione elettrica.
In elettrico è proprio sul range dai 4 ai 5,5 kn che Greenline 45 Fly HDrive è progettata per navigare e dare il suo meglio, con un’andatura semi-dislocante e il silenzio che regala, a parer mio, questo è il modo giusto per vivere il mare. L’imbarcazione è estremamente comoda, spaziosa e sicura, in più si prende cura dei nostri mari. È la prova che essere sostenibili e concreti nella nautica si può.
Come è fatta Greenline 45 Fly HDrive
Gli Esterni
Le linee esterne si conformano agli altri modelli Greenline, il design dal carattere moderno e pulito non si dimentica delle caratteristiche più importanti che servono in mare: comodità e sicurezza. Non sempre così prese in considerazione, queste caratteristiche, su Greenline 45 Fly HDrive invece, si vede che sono state determinanti e hanno dato vita a delle scelte vincenti.
Partendo da poppa notiamo subito una cosa: la plancetta di poppa idraulica ci permette di salire a bordo agevolmente e altrettanto comodamente permette l’accesso all’acqua agli ospiti. In questa versione la cucina “all’aria aperta” è stata posizionata proprio sulla grande porta del garage a poppa, e non sul flybridge, ma questa disposizione è personalizzabile a seconda dei gusti del cliente.
Tre gradini ai due lati del portellone del garage ci permettono di accedere al main deck, che si apre con un grande pozzetto di poppa, dove è posizionato un ampio divanetto con tavolo idraulico adattabile in altezza. Un tavolino a ribalta unisce la zona cucina, che si apre con una grande finestra sul pozzetto, e permette una connessione degli spazi interni ed esterni.
La sicurezza a bordo di Greenline è fondamentale, poichè è pensata per essere vissuta in famiglia e magari con dei bambini, i passavanti sono larghi, il soffitto del Flybridge è molto alto, i mancorrenti sono rialzati rispetto ai capodibanda e si riesce agevolmente a passare dalla poppa alla prua in pochi passi, senza la paura di cadere in acqua.
A prua si apre un grande prendisole con cuscineria rimovibile, il walkaround è ampio e fare il giro dell’imbarcazione è facilissimo. L’accesso al Flybridge avviene da poppa, proprio accanto alla porta vetrata che permette di accedere agli ambienti interni.
I tientibene sono robusti, i gradini della scala sono ampi e rivestiti in teak, il pericolo di scivolare qui è molto basso. Il Flybridge è uno dei più ampi della categoria e questo risultato è stato ottenuto sfruttando la larghezza dei passavanti, aumentando così anche lo spazio a disposizione del piano superiore.
A sinistra la postazione di guida garantisce una visibilità ottima, a destra un enorme tavolo con divanetto a L è in grado di accogliere anche 7 persone sedute comode, e infine, un’altro grande prendisole garantisce l’abbronzatura perfetta per chi lo desidera. E il bello? Il Flybridge è concepito per avere uno spazio dedicato alle varie necessità degli ospiti, in modo da poter stare tutti insieme in navigazione, anche con diverse esigenze.
Volendo si può aggiungere un Hard Top per coprire la zona living del Flybridge, su cui si possono installare ulteriori pannelli solari così da avere ancora più autonomia di elettricità a bordo.
Gli interni
Agli ambienti interni si accede da poppa tramite una
grande porta finestra vetrata che divide il pozzetto dal salotto
interno. A destra troviamo subito la cucina che tramite una finestra apribile e un tavolino a ribalta si collega al pozzetto, mentre a sinistra c’è il grande frigo da 230 V come quello di casa, per avere tutte le comodità anche quando si è in mezzo al mare.
Un piccolo gradino ci porta al vero e proprio salotto interno composto sulla sinistra di un divano a U con tavolo centrale e sulla destra da un piccolo mobile e dalla postazione di comando. Una comoda seduta compone la postazione di guida e ci da facile accesso a tutta la plancia dei comandi. Una grande porta scorrevole a destra si apre e permette di uscire sul passavanti di dritta, rendendo molto agevoli le manovre di ormeggio, riuscendo così a tenere tutto sotto controllo anche da soli.
Scendendo i 5 gradini del corridoio principale verso prua si ha accesso al lower deck, zona notte dell’imbarcazione. Sulla sinistra troviamo subito la porta d’accesso alla cabina dell’armatore: dopo aver sceso tre gradini ci si trova un grande letto centrale, che lascia ancora tanto spazio laterale a questa enorme cabina a tutto baglio. Grandi finestrature, un divanetto a murata, il bagno privato con doccia separata e la cabina armadio con beauty table fanno di questa cuccetta il luogo perfetto per rilassarsi dopo una lunga giornata al mare.
Procedendo verso prua, sempre sulla sinistra troviamo la porta d’accesso ad un altro bagno, sempre con doccia separata, che può essere utilizzato come day toilet dagli ospiti e da chiunque sia a bordo. Allo stesso tempo però, questo bagno serve anche la cabina VIP, che domina la prua. Finestrature a 180° che regalano una luce e una sensazione di spazio insuperabile, accesso al bagno diretto dalla cabina e stanza separata riservata al guardaroba.
In generale le finiture di Greenline 45 Fly HDrive sono bellissime, curate e di grande qualità. Gli accorgimenti per le piccole cose però sono quelli che davvero fanno la differenza, come i soffitti alti, capaci di accogliere persone alte anche 1.90 m senza aver alcun tipo di disguido, molta luce in tutte le cabine, specchi ricorrenti che ampliano gli spazi e moltissimi spazi dove poter posizionare i propri effetti personali.
Conclusioni
Greenline 45 Fly HDrive è l’imbarcazione perfetta per chi si vuole godere il mare nel pieno del comfort e del risparmio, senza dover rinunciare a nessun lusso o capriccio. Anzi, avere un frigo grande come quello casalingo, molto spazio all’esterno e delle misure di sicurezza avanzate se si viaggia con bambini, è fondamentale per non dover sempre tenere sotto controllo la situazione e vivere la vacanza in un clima di armonia.
Una cosa è certa: navigare senza costi e senza rumore è stata un’emozione particolare, un mix di sensazioni contrastanti che mi hanno fatto amare ancora di più questa barca, che già mi era piaciuta per la conformazione degli spazi, per le finiture e per come è concepita in generale.
Greenline 45 Fly HDrive è comfort, sicurezza, silenzio ed ecosostenibilità: il poker perfetto per vivere la nautica in modo più responsabile e godersi il viaggio senza compromessi.
Prestazioni rilevate
Velocità kn | Potenza impiegata kW | Autonomia in tempo |
1,8 | 1,39 | 33h 0m |
2,4 | 5,1 | 8h 20m |
3,6 | 8 | 5h 35m |
4,7 | 14,5 | 3h 0m |
5,3 | 21,2 | 2h 24m |
6,8 | 39,3 | 1h 37m |
Specifiche tecniche
Lunghezza fuoritutto | 15,57 m |
Larghezza | 4,57 m |
Pescaggio a vuoto | 1,10 m |
Peso a vuoto | 13.500 kg |
Serbatio acqua dolce | 600 l |
Serbatoio diesel | 1.400 l |
Cabine | 2/3 |
Posti letto max | 4/6 |
Toilette / bagni | 2 |
Categoria CE | B |
Design interni | Marco Casali Design |
Design esterni | J&J Design |