La prova del nuovo GS 44 Performance, una barca innovativa e sorprendente.
Ci aveva già sedotti al primo sguardo quando, world première fra le più attese dell’ultimo Salone di Genova, attirava gli sguardi di chiunque le passasse di fianco.
Linee innovative che testimoniano il balzo in avanti compiuto da Grand Soleil che, con il nuovo GS 44 Performance, avvia una vera e propria rivoluzione nel mondo dei cruiser racer, ovvero le barche a vela in grado di essere a proprio agio sia sui campi di regata che durante le crociere estive.
Capirete quindi con quanta curiosità ora, proprio mentre stiamo per salire a bordo, approcciamo questo test che, in esclusiva, ci consentirà di toccare con mano il risultato di tanto lavoro.
Il nuovo GS 44 Performance manterrà le sue promesse? Sarà davvero cosi veloce? E come si comporterà in “modalità crociera”, ovvero quando timoneremo senza l’ausilio di un tailer pronto a scaricar la randa ?
Non ci resta che poggiar il piede a bordo ed andare a scoprirlo insieme…
La prova del nuovo GS 44 Performance
Navighiamo a motore in una giornata decisamente uggiosa, il mare è vitreo per l’assenza di vento, mosso da un onda lunga, residua e fastidiosa che arriva da SE. Stiamo aspettando una termica, quella che solitamente allieta le mattinate dei velisti del Golfo del Tigullio, nelle acque antistanti il porto di Lavagna. Una termica che tarda a manifestarsi, forse schiacciata da quel fronte che sta portando l’onda lunga.
Ne approfittiamo per rilevare le velocità a motore che, forse anche grazie alla poca superficie bagnata offerta da queste nuove linee d’acqua, sono decisamente ottime. A meno di 1.800 giri siamo già a sette nodi e, se proprio volessimo arrivare veloci a destinazione, con il 75 cavalli che abbiamo in dotazione, gli otto nodi di velocità di crociera sono assicurati, un bell’andare per un 44 piedi sportivo.
Quello che colpisce però è la quasi totale assenza di rollio, l’onda lunga non impensierisce minimamente l’incedere del GS 44 Performance che, semplicemente porge il fianco e si inclina leggermente, senza innescare pendoli stressanti. Segno un punto a favore della crociera e mi metto a scrutare il mare, alla ricerca dei segni del vento.
Al largo si vede un’ombra scura sulla superficie del mare, forse il SE sta entrando. A otto nodi oltrepassiamo gli impianti ittici e finalmente arriva un po’ d’aria, sarano 4/5 nodi di reale ma val la pena di tentare. Srolliamo il Code 0 e proviamo un traverso/lasco che però, inevitabilmente, ci porta con la prua verso l’onda che, nel frattempo si è ingrossata parecchio.
Insisto un po’, con scarsi risultati, poi guardo il taglio del Code 0 (decisamente magro), chiedo il permesso, e comincio a stringere il vento e … ed è come se avessimo acceso il motore, non appena siamo a segno, a 35/40 gradi di apparente, il GS 44 Performance sbanda con moderazione e parte a razzo. Passiamo in un battito di ciglia la velocità del vento ed arriviamo a sette nodi, questa barca si crea un apparente da paura.
Il reale aumenta, ora ci saranno 7/8 nodi, noi ne facciamo quasi nove di velocità ma ahimè, dobbiamo chiudere il code, non è fatto certo per questo. Apriamo il fiocco e la magia continua, adesso stringiamo davvero, scendiamo sotto i 30 gradi ed ancora voliamo a 8 nodi di velocità. A 24 gradi di apparente il maxi segna 7,8 di velocità ed il GS 44 Performance attraversa le onde quasi senza rallentare.
Con una VMG da paura come questa, contro l’onda, corre l’obbligo di segnare un punto a favore della regata. Posso solo immaginare cosa è in grado di fare questa barca nelle condizioni “mediterranee” dei nostri campi di regata, acqua piatta e poco vento, questa li mette tutti dietro…
Altra cosa che noto è lo sbandamento, certo siamo sbandati ma ben lontani dal mettere la falchetta in acqua. Qui un punto va alla regata perché, con un po’ di equipaggio a “schiacciare” sopravvento, la superficie velica aumenterebbe di sicuro e con essa anche la velocità. Debbo tuttavia segnare anche un punto a favore della crociera perché, nonostante la bolina stretta, la barca non è mai esageratamente sbandata ed il timone è sempre morbido e diretto (questa non straorza nemmeno se la impicchi).
Poi il vento, rapidamente come era venuto ci molla in un attimo. Le vele sbattono e le onde ci tormentano, chiudiamo, accendiamo il motore e ci dirigiamo mestamente verso terra. Mi giro, guardo le onde che arrivano al giardinetto di dritta e guardo Gigi, stiamo pensando entrambi alla stessa cosa, arrivasse un po’ d’aria da ENE e potremmo vedere come plana, sta già accennando a farlo a motore…
Avvicinandosi alla costa scopriamo che un po’ di termica si è alzata e, come Eolo avesse voluto esaudire i nostri desideri, si combina con il SE e ci regala un angolo perfetto. Fuori il drifter di corsa, vele a segno e si riparte, eccome se si riparte …
Stringo un po’ e, come prima, il GS 44 Performance si ricrea in in attimo l’apparente solo che, adesso, le onde spingono invece di frenare e posso poggiare senza problemi. Il Code sembra tagliato per questo, abbiamo un angolo al reale di 110° , 70° all’apparente e la barca accelera che è un piacere, quasi piatta sull’acqua. Viaggiamo costantemente fra i 9 e i 10 nodi mentre, esattamente come le desideravamo, cominciano ad arrivare i primi treni d’onde.
L’equipaggio è tutto posizionato nella metà di poppa della barca, nessuno tocca una scotta, io timono da sopravvento con una semplicità incredibile, la ruota ha una precisione millimetrica.
Arriva l’onda, ci poggio sopra, la barca plana e accelera senza scomporsi, con una sicurezza disarmante. 10 nodi, 11, 12, non si ferma e continua a planare, per lunghi ed interminabili secondi di pura libidine.
Ed il gioco si ripete ad ogni onda, faccio in tempo a portarmi a casa un 12,2 e poi, prima di andarsi a schiantare sulla diga di sovraflutto del porto (ci siamo arrivati in un attimo) dobbiamo fermarci.
Ci sono 10 nodi di reale e questa barca va come un missile.
Conclusioni
Il nuovo GS 44 Performance è una barca pazzesca. Associa delle prestazioni fuori dal comune ad una semplicità di utilizzo che, onestamente, non ho mai riscontrato prima. Queste linee d’acqua non sono solo azzeccate, sono proprio un nuovo mondo o, se preferite, un modo nuovo di andare a vela, diverso da quanto visto e provato fino ad oggi.
Sinteticamente potrei definire questa barca come un 44 piedi che va come un 50 e che si manovra come un dieci metri.
Semplice e veloce, il nuovo GS 44 Performance ha colto nel segno, realizzando una vera e propria macchina del divertimento, tanto perfetta per la regata quanto comoda e semplice per andare in crociera con famiglia e amici che, inevitabilmente, si divertiranno un mondo ad ingaggiare e a “mettere nel retrovisore” ogni e qualsiasi oggetto galleggiante gli capiti a vista.
Come è fatto il GS 44 di Grand Soleil
Il salto, che come avete visto, non è solo estetico ma anche e soprattutto funzionale, è visibile a colpo d’occhio. Basta guardare come il baglio massimo all’altezza del galleggiamento, andando verso poppa, ceda il passo a una larghezza più contenuta, un assetto assolutamente inedito rispetto alle linee che eravamo stati abituati a vedere prima del suo avvento.
Mi riferisco ovviamente alle vecchie linee, quelle concepite inizialmente per le regate oceaniche e poi diventate di moda forse anche per via del volume che regalano sottocoperta, buone forse per le andature di poppa ma che in bolina pagano inevitabilmente un prezzo molto alto, soprattutto in termini di angolo e di superficie bagnata.
Il nuovo GS 44 Performance, invece, dopo essere stato affidato alle sapienti mani di Matteo Polli che ne ha modellato l’opera viva attraverso l’utilizzo di un software CFD, sfoggia con una poppa “da copertina” che, grazie a una nervatura che più sexy non si può, torna ad allargarsi verso la coperta, regalando spazi preziosi sia all’equipaggio impegnato in regata, che alle famiglie, desiderose di rilassarsi in crociera.
Esterni: albero arretrato per una J maggiore, superficie bagnata ridotta
Il GS 44 Performance è strutturalmente camaleontico. C’è infatti la possibilità di attrezzare la coperta con 4 o 6 winch che, in funzione delle proprie esigenze, porteranno la barca a vela a essere più racer o più cruiser, ma senza mai perdere la sua vocazione corsaiola.
Altra possibilità interessante è quella che consente di montare delle rotaie trasversali per regolare di fino il punto di scotta delle vele di prua: anche questa è una grande novità introdotta da questa imbarcazione.
L’albero, infatti, è arretrato e consente di avere una J maggiore, a vantaggio delle prestazioni con le ariette e della possibilità di avere a disposizione un numero maggiore di vele di prua.
Questa caratteristiche, insieme alla ridotta superficie bagnata che le nuove linee d’acqua garantiscono, promettono di regalare prestazioni decisamente interessanti e un comportamento in acqua squisitamente marino. Ecco perché, quando ci è stata data l’opportunità di provare il nuovo GS 44 nel mare di Lavagna, non ce la siamo lasciata sfuggire: troppo grande la curiosità di verificare di persona le doti balistiche di questo cruiser-racer unico nel suo genere.
Interni: massima abitabilità da crociera pura e ottima luminosità
E’ davvero incredibile il lavoro svolto da Nauta Design all’interno del nuovo GS 44 Performance. Un layout interno che unisce volumi, efficienza e classe.
La master cabin è arretrata e gode di un baglio notevole, che consente di sviluppare un calpestio da gran crociera e di alloggiare un letto king-size dove si può dormire comodamente con i cuscini posizionati a prua. Nell’appartamento riservato all’armatore trova spazio anche un grande bagno, dotato di box doccia separato.
Il layout interno prevede a poppa altre due cabine matrimoniali servite da un bagno, anch’esso dotato di box doccia separato, una dotazione che sembra quella di una barca da crociera pura.
La cucina a L è completa ed è collocata a sinistra. A centro barca abbiamo la dinette con un divano a U e un tavolo per otto persone, mentre a dritta troviamo un altro divano e un tavolino da carteggio, posizionato contro la paratia di prua.
Gli ambienti, dai toni caldi e raffinati, sono estremamente luminosi grazie alle numerose finestrature che scandiscono lo scafo, la tuga e la coperta.
GS 44 Performance: velocità a motore
Giri | Nodi |
600 | 3,3 |
1.000 | 4,4 |
1.500 | 5,8 |
2.000 | 7,5 |
2.500 | 8,3 |
2.850 | 8,9 |
Motore | Volvo Penta D2-75 |
GS 44 Performance: scheda tecnica
Lunghezza | 14,96 m |
Lunghezza scafo | 13,41 m |
Baglio massimo | 4,26 m |
Zavorra | 3 t |
Dislocamento | 9 t |
Persone | 10-14 |
Progetto | Cantiere del Pardo |
Architetto navale | Matteo Polli |
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