Nella seconda giornata di America’s Cup, altro pareggio tra Luna Rossa e New Zealand: i nostri sono perfetti in gara-3 ma commettono un errore fatale in gara-4. E tutto resta apertissimo
Una Luna Rossa a due facce si porta a casa un altro pareggio fondamentale, tenendo più che mai in bilico il destino della 36esima edizione di America’s Cup.
Il rammarico, però, sta tutto nell’errore fatale commesso durante il secondo match, quando una strambata mal eseguita da Team Prada Pirelli ha spianato la strada a New Zealand, battuto invece nella gara precedente, vinta dai nostri in maniera impeccabile.
Insomma, prestazione perfetta in gara-3, calo di tensione in gara-4 per Luna Rossa e secondo “x” consecutivo nella seconda giornata di Coppa America.
La sensazione è che le due barche si equivalgano al netto delle condizioni climatiche: anche con vento tenue (alla vigilia non si escludeva addirittura il rinvio degli incontri), il Te Rehutai timonato da Peter Burling ha dimostrato di essere fluido e performante, mentre l’AC75 del team italiano è sempre all’altezza delle contingenze meteorologiche. Black-out permettendo.
Un altro pareggio: per Luna Rossa bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?
Dopo una prima partenza rinviata a causa della presenza del pubblico in campo, ha finalmente inizio la tanto sospirata gara-3 con un vento leggero sui 9 nodi, condizioni mediterranee ideali per Luna Rossa.
Alla prima virata l’equipaggio italiano si porta davanti a New Zealand dandogli subito una ventina metri. Il corpo a corpo culmina alla prima boa, che Team Prada Pirelli aggira con 10″ di vantaggio su Emirates, e si allenta alla seconda, dove il challenger guadagna altri 3″ in poppa. Da quel momento Spithill e Bruni allungano progressivamente sui padroni di casa sfruttando la brezza favorevole: bisogna navigare sul vento, non sull’avversario, che infatti non tiene il passo di Luna Rossa, protagonista di un match semplicemente perfetto.
New Zealand tenta di recuperare a suon di strambate ma non c’è niente da fare: anche nell’ultima bolina i nostri controllano con grande sicurezza, tagliando il traguardo con 37″ di distacco. E’ una vittoria storica: mai una squadra italiana si era aggiudicata due punti in Coppa America.
L’avvio della quarta regata è la fotocopia di quella precedente, con Luna Rossa vuole il lato destro e lo ottiene. Al primo incrocio hanno la meglio i nostri con 30 metri di vantaggio ma pagano in bolina e devono cedere il passo al primo gate: i Kiwi recuperano fiducia e, a dispetto dei 9 nodi di vento, prendono velocità sui foil.
Il team italiano sbaglia la strambata a ridosso della terza boa ed è una manovra che costa caro: i rivali guadagnano 34″ e incrementano il margine portandolo a 350 metri. La gara è nettamente compromessa e New Zealand va in fuga, dando oltre mezzo chilometro a Luna Rossa e aggiudicandosi la quarta regata con un impietoso 1’03” di distacco. Tutto da rifare.
“Siamo 2-2, le barche si sono comportate bene – ha dichiarato a fine gara James Spithill – E’ stata una buona giornata per tutte e due. Una volta che ti trovi negli scarichi è difficile. La partenza è andata a loro favore e questo ha un grande impatto. Non siamo riusciti ad andare verso il lato giusto, poi abbiamo commesso un piccolo errore. Ma sono soddisfatto della prestazione. Sicuramente la partenza conta tanto, le barche sono molto simili in diverse condizioni di vento“. Domani si torna in acqua e si riparte. Ancora alla pari.