Il giro d’Italia? Con un gommone è possibile. Duemila miglia di mare dietro la scia

“Il nostro messaggio? E’ semplice. Vogliamo dire che la nautica semplice, quella che non costa soldi e che ti permette di vedere le meraviglie che il mare ci offre, è possibile e alla portata di tutti”. Emilio Galli, pilota per passione del Club del gommone di Milano, è alle prese con gli ultimi preparativi mentre ci confida queste sue riflessioni.

emilio galli zar-formenti 16 rib suzuki marine df 40
Emilio Galli, il pilota della prima tappa del giro d’Italia, concentrato prima della partenza

Carburante supplementare, dotazioni, acqua. Tutto è pronto. Il gommone, uno ZAR mini RIB 16, è stato messo a punto nelle ultime ore. Motorizzato con un Suzuki Df 40, ha di fronte a se 2000 miglia da coprire in poco più di un mese per circumnavigare lo Stivale. Alle 11,20 di questa mattina, 1 aprile 2017, lo Zar ha staccato le cime dal pontile della darsena del Salone Nautico di Genova per fare rotta sud.

Davanti alla prua le prime 50 miglia fino a Portovenere dove è arrivato alle 14,15 dopo 52 miglia. “Ho consumato 25 litri di carburante – ci ha detto Emilio Galli all’arrivo – fantastico, un consumo eccellente. Motore e gommone si son0 comportati benissimo. E anche quando intorno ai promontori ho trovato un metro e più di onda, non ho mai avuto problemi. Sono molto soddisfatto”.

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Emilio Galli a bordo dello Zar Rib mini 16 al momento della partenza dalla darsena del salone nautico di Genova

La piccola-grande impresa organizzata dal Club del Gommone di Milano ha un valore che va oltre il senso dell’avventura che anima gli appassionati di questo mezzo. Come ci ha detto Galli alla partenza a Genova, l’associazione ha un obiettivo preciso, che è quello di far capire come la navigazione condotta in sicurezza  possa essere alla portata di tutti e come tutti possano godere delle bellezze della natura che il mare e le nostre coste offrono in abbondanza.

Un messaggio semplice e forte che ha catturato l’attenzione degli sponsor tecnici di questa inziativa, Zar Formenti che ha messo a dispostizone il mini Rib 16, e Suzuki, che lo ha motorizzato con un Df 40 hp.

Dopo questa prima tappa, il giro proseguirà fino a Porto Ercole dove, meteo permetttendo, dovrebbe arrivare lunedì pomeriggio per il primo cambio pilota. In tutto sono previsti 10 cambi lungo tutto il tragitto che porterà lo Zar mini 16 a costeggiare la Toscana e il Lazio, quindi Campania, basilicata e Calabria prima di affrontare lo stretto di Messina.

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All’arrivo a Portovenere, dopo 52 miglia, il pieno è di soli 26 litri

Da qui uno dei tratti più impegnativi, la costa ionica, spesso interessata da venti e onde da sud, per poi risalire lungo la costa adriatica fino a Venezia dove il gommone entrerà nel delta del Po per raggiungere Pavia, a Ponte della Becca, dove il raid si conlcuderà i primi giorni di maggio.

Il gommone, come dicevano, è uno Zar Rib 16 della gamma mini. Lungo 5 metri e largo 2,24 metri,  è omologato per 10 persone. Un mezzo standard, spesso utilizzato dai grandi yacht come tender di lusso, per questa impresa non ha subito alcuna modifica se non un serbatoio supplementare di gasolio che ha portato la capacità totale a 100 litri più una tanica da 15 litri. Anchein questo caso, l’obiettivo è quello di dimostrare che con un natante normale, certamente di ottima qualità, anche una impresa come questa è possibile.

Anche il motore, un Suzuki Df 40, non ha subito alcuna modifica per affrontare il periplo dell’Italia. Come tutti i motori della casa giapponese, è dotato del sistema Lean Burn, che permette, grazie a un controllo sistematico del rapporto aria/benzina, un notevole risparmio di carburante. Rispetto al modello precedente, grazie ai tre cilindri in linea con 12 valvole e il sistema di alimentazione elettronica, permette una riduzione dei consumi di circa il 23% rispetto al suo predecessore.

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Lo Zar Rib mini 16 motorizzato Suzuki 40 df arriva a Portovenere al comando di Emilio Galli

E’ questa la formula scelta dal Club del gommone: un pilota non professionista, un gommone e un motore affidabili e sicuri, ma non elaborati per competizioni e imprese, una lunga e affascinante rotta.

Noi di Tuttobarche ci siamo innamorati di questa impresa perchè la sentiamo nostra, sentiamo che apparteine a chi ama con semplictà il mare. La seguiremo nelle prossime settimane raccontando, attraverso la voce dei piloti, le emozioni, le difficoltà e le gioie di questa bellissima navigazione.

L’evento gode del patrocinio della Regione Lombardia, di UCINA e della Federazione Italiana Motonautica.

 

 

 

 

 

 

 

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