Magazzù parte alla conquista dei Saloni nautici di Cannes (7-12 settembre) e Genova (16-21 settembre) con le imbarcazioni pneumatiche fiore all’occhiello dell’eccellenza Made in Italy. I modelli iconici protagonisti di quest’anno saranno l’MX-11 Coupé e l’MX-13 Gran Coupé che come sappiamo e l’azienda lo conferma «sono già in produzione».
Il cantiere con headquarter nella città di Palermo è rinomato per la peculiarità artigianale dei suoi Maxi-Rib che portano in seno una tradizione nautica ereditata dal Prof. Alfredo Magazzù, fondatore dell’azienda oltre 50 anni fa, quando fece fortuna con il motorsailer Alicudi, scelto da ben 140 armatori. Tornando indietro nel tempo Magazzù ha collaborato anche con altri cantieri di fama, uno fra questi è Baglietto, per cui ha progettato il Surfing TRIS 75, yacht da 21 metri. Ulteriore progetto adempito fra gli anni ’80 e ’90 è il Fast Ferry, un’imbarcazione atta al trasporto passeggeri e autoveicoli. Mentre per il cantiere Rodriguez, Magazzù preparò a suo tempo il “Monostab”, un monoscafo stabilizzato attraverso uno speciale sistema alare.
A prendere le redini del cantiere troviamo oggi i fratelli Tina e Renato, seconda generazione che presiede al cantiere insieme a Claudio Magazzù, ingegnere aeronautico. Non a caso dietro ogni scafo costruito in cantiere c’è uno studio scientifico che guarda con attenzione alle perfomance e alla sicurezza delle imbarcazioni.
Quanto all’architettura nautica è riassunta in disegni che donano agli yacht Magazzù quell’essenza mediterranea “pura”, anche tratto distintivo di tutta la filosofia aziendale. Segno particolare del cantiere poi è senz’altro la scelta dei materiali di pregio. Il ponte in teak impreziosisce l’imbarcazione, la cura dei dettagli, le linee dinamiche e sportive che nel complesso donano un battello dei desideri già scelto anche da molti personaggi noti.
L’MX-11 Coupé che vedremo a Cannes è un cabinato. All’interno non mancano i dettagli finissimi come il lavello in ceramica nel servizio grazioso. Materiali vellutati in combinazioni dai colori neutri – così come lo abbiamo visto –, ma l’opzione è molto personalizzabile vertendo comunque su colori che di giorno risultano accentuati dalla luce naturale grazie a un oblò ricavato a prua.
L’evoluzione nautica non si ferma con la ricerca del lusso perché in Magazzù subentra l’impiego dell’ingegneria nautica guardando con attenzione alla «semplicità di manovra, alle prestazioni e all’elettronica», e con l’obiettivo di offrire ai capitani un’esperienza di navigazione indubbiamente appagante. Una dote appurata dalla Redazione nelle numerose prove in mare di queste imbarcazioni di gran classe.
MX-11 Coupé ormeggia a Genova presso lo stand H221 occupando lo specchio d’acqua della banchina “H” su un baglio massimo di 3,80 metri ed esteso in lunghezza per 11 metri. A Cannes Magazzù esporrà nell’area PAN 057 molo Pantiero lo stesso modello.
Questo Maxi-Rib di gran classe vanta uno scafo particolare dove i ‘redan’ sono così profondi da garantire condizioni di planata particolarmente favorevoli.
Una chicca ingegneristica quella dei ‘redan’ che Magazzù ha scelto per prima anticipando i competitor. Come spiegato, il redan permette nelle sezioni trasversali vuote della carena la creazione di cuscinetti d’aria utili ad ammortizzare l’atterraggio dopo un’onda. È l’idrodinamica a spiccare nella progettazione di questo ‘inflatable’ che dona direzionalità e manovrabilità eccellenti senza stancare mai chi è al timone, anche nelle crociere più lunghe.
Dislocamento degli spazi: MX-11 Coupé offre generosi spazi prendisole a poppa e a prua; nella parte centrale la plancia di guida è coperta da un t-top; antistanti ai comandi ci sono due poltrone ultra-raffinate ma abbattibili e all’interno nascondono il mobile bar.
Chiamiamolo pure “icona del lusso”. Questo Maxi-Rib da 13,30 metri dice tutto di sé soltanto guardandolo, perché la bellezza evolve in Magazzù aggiungendosi sorprendente come l’acqua dell’onda sull’acqua del mare.
Messo alla prova, e qui c’è n’è una nostra lunga 200 miglia nautiche, MX-13 Gran Coupé vede caratteristiche tecniche elevatissime insieme alla proverbiale carena a redan che affronta benissimo il mare mosso. «Bilanciamento dei pesi e disegno delle linee d’acqua» infatti restituiscono un assetto che impedisce alla prua sollevamenti eccessivi.
L’equilibrio dell’imbarcazione è soltanto una parte, poi c’è un’accelerazione incredibile quasi irrazionale per un’emozione che spinge il Maxi-Rib fino ai 46 nodi di velocità massima, in base alla motorizzazione è certo, ma la virata si mostra indubbiamente stabile e sicura.
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