Basta frequentare le marine nella zona de La Guaira, per capire quanto sia intrinseca la tradizione di pesca al Marlin in questa zona del Venezuela.
I club di pesca sportiva e la Federazione organizzano ogni anno diversi campionati di pesca d’altura. Tra questi, il più famoso è El Clasico de Aguja Azul del club Playa Grande, che ha già più di 50 anni di storia.
Per capire di che cosa stiamo parlando quanto diamo un’opinione sul Banco El Placer in termini di pesca al marlin, si pensi soltanto che qualche decade fa, durante un campionato in cui parteciparono 32 imbarcazioni, vennero pescati e rilasciati più di 900 rostrati in soli cinque giorni di pesca, tra blue marlin, white marlin, pesci vela e shortbill spearfish.
Sicuramente, i numeri che si registrano oggi sono più bassi ma, fortunatamente, già dagli anni ’90, il governo venezuelano ha imposto il catch and release per i marlin e questo sta garantendo una massiccia presenza di questi pesci in tutta l’area.
El Placer de La Guaira è catalogato, con statistiche alla mano, come uno dei pochi posti al mondo dove sono alte le possibilità di fare un Gran Slam (ovvero la cattura nello stesso giorno di tre differenti specie di billfish). Sono molti i pescatori che arrivano qui con solo questo obiettivo e non pochi riescono a raggiungerlo.
Ovviamente, come in tutte le parti del mondo, la pesca sul Placer dipende da molte variabili, quali la temperatura dell’acqua, i venti, le correnti, la luna e tutta un’innumerevole quantità di fattori non sempre così prevedibili. Anche qui capitano giorni in cui si traina per otto ore senza vedere uno strike, però, stiamo trainando sul Placer: non dimentichiamolo! Basterà insistere e qui la perseveranza viene pagata con uno strike sul pesce forse più bello al mondo, il simbolo della pesca sportiva per antonomasia: il marlin!
Basta chiedere ai tanti pescatori locali e la risposta sarà sempre la stessa: se alcuni pesci sono presenti solo in determinati periodi, qui gli unici che non mancano mai sono i rostrati!
La tecnica maggiormente impiegata per la pesca dei grandi rostrati, che è anche molto valida per altre specie come lampughe, grandi yellowfin e wahoo, è la traina d’altura. Questa viene fatta con cinque o sei canne. In acque vengono calati anche diversi teaser.
I più esterni vengono calati dai divergenti (per esempio file ci calamari in gomma che vengono fatte saltellare sull’acqua non lontane dalla poppa, e che magari terminano con grossi kona di richiamo). Spesso vengono calati altri due o tre teaser da poppa: teaser a “ombrellino” che simulano branchi di pesce foraggio in fuga. Questi possono essere fatti con esche metalliche, che richiamano molto dati i forti rilessi emessi, ma che non sono i migliori per i marlin che a volte, quando arrivano a colpirli con il rostro, si spaventano toccandone le parti dure.
Il più delle volte, per i marlin vengono realizzati teaser a ombrellino ma con imitazioni morbide di pesci o, addirittura, con numerosi ballyhoo veri.
Il ballyhoo è anche l’esca più impiegata. Questo viene trainato in superficie armato con un amo e, il più delle volte, ricoperto in testa con esche artificiali, quali possono essere kona soft head, ilander e soft chugger.
E’ praticata anche la traina con il vivo, in genere impiegando un piccolo tunnide armato con un singolo amo (si usa spesso il circle per evitare allamate in profondità) e innescato con innesco Catalina. Si pratica anche la tecnica dello switch baiting, ovvero, si richiamano i marlin solamente con i teaser e, una volta che i pesci si lanciano sulle esche di richiamo, i teaser vengono ritirati verso la barca, facendo avvicinare i pesci e, in quel momento, tolti i teaser si cala l’esca alla quale si farà abboccare il predatore. Questa tecnica si attua anche per gli amanti della pesca a mosca e, in questa zona, ci sono equipaggi specializzati proprio in questo.
Per la traina d’altura, le canne impiegate vanno dalle 30 lb alle 80 lb, però per il catch and release è raccomandabile l’impiego di canne e lenze di classe 50 ed 80 lb, per riuscire ad accorciare i tempi di combattimento e non sottoporre ad eccessivo stress l’animale prima del rilascio.
La taglia media per il blue marlin è di circa 80-90 Kg, con facilità si allamano pesci sopra i 120 Kg e non sono rari marlin sopra di 200 Kg.
Il blue marlin più grande preso a Marina Caraballeda, uno dei porti più attivi sotto il profilo della pesca sportiva, è stato un pesce che superava i 500 Kg.
I marlin bianchi in genere sono pesci che vanno dai 30 ai 40 Kg e i pesci vela arrivano in media a 35 Kg.
La pesca sul Placer è fruttuosa l’intero anno ma con delle differenze a seconda delle specie:
Blue marlin: miglior periodo da dicembre a giugno; per i più grandi da febbraio a maggio (tecnica: traina d’altura).
White Marlin: da marzo a novembre, miglior periodo da agosto a ottobre. Tecnica: traina d’Altura.
Pesce Vela: da maggio a novembre: miglior periodo da agosto a ottobre. Tecnica: traina d’Altura.
Pesce spada: intero anno, ma migliore il periodo da maggio a gennaio. Tecnica usata, deep dropping.
Tonno pinnagialla: da dicembre a marzo e poi luglio e agosto. Traina d’altura e popping le tecniche migliori.
Lampuga e whaoo, tutto l’anno. Si pescano a traina e jigging.
Cernie (Snowy grouper, black grouper) tutto l’anno, meglio da dicembre a marzo. Jigging e bolentino le discipline più redditizie.
Ricciole: tutto l’anno, meglio il mese di novembre. Jigging e traina col vivo danno ottimi risultati.
Snapper: da giugno ad agosto, pescando a jigging e bolentino.
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