PROVA IN MARE PER L’ MCY 70 DI MONTE CARLO YACHTS
Difficile nascondere quando una barca piace parecchio.
Lo è ancor di più quando è completamente diversa da tutte le altre, qualità importante in un mercato dove gli yachts rischiano un pò tutti di assomigliarsi fra loro.
Realizzato con tecniche costruttive all’ avanguardia e caratterizzato da un design d’interni di altissimo livello, l’MCY 70 ci ha conquistato immediatamente, tanto che abbiamo voluto dedicargli una prova completa.
Quello che segue è il resoconto di una giornata indimenticabile, passata a bordo di uno yacht che sa certamente come farsi amare.
Uscire dall’ormeggio del cantiere di Monfalcone e navigare fra le briccole che portano in mare aperto è, già da sola, un esperienza sensoriale. La prua dell’ MCY 70 fende piano l’acqua immobile che riflette i colori del mattino.
Navighiamo intorno ai sei nodi, nel silenzio assoluto, il rumore dei due Man V8 che girano al minimo, si percepisce appena.
Accelerando appena l’ MCY 70 arriva intorno ai 10/11 nodi e, nel farlo, manifesta un’innata capacità di navigare in dislocamento ad assetto costante. Sembra di essere ai comandi di un superyacht.
A queste velocità il flussometro segna 44 litri ora. Per un flybridge di ventun metri e quaranta tonnellate, navigare a 10 nodi e consumare solo 4,4 litri al miglio è segno inconfutabile di una carena decisamente ben riuscita.
Spingo le manette elettroniche in avanti e vedo aumentare la velocità. Si la vedo perché, di nuovo, l’ MCY 70 stupisce ed entra in planata a 11,3 nodi, senza sostanziali variazioni d’assetto e nel comfort più assoluto. Solo i grandi superyachts si comportano così.
Porto le manette a fondo corsa ed il nostro MCY 70, spinto dai 2.400 cavalli dei due Man V8, accelera prontamente portandoci rapidamente ad una velocità massima di 28,7 nodi che raggiungiamo a 2.370 giri al minuto.
Non decelero e provo delle accostate, prima larghe poi progressivamente più strette. L’ MCY 70 le affronta tutte allo stesso modo: non decelera e non perde un nodo, nemmeno nelle virate più strette.
Questo yacht accosta senza sbandare, senza allargare. Impressionante, sembra di essere a bordo di un trenta metri.
Cedo malvolentieri i comandi e scendo sottocoperta con Dan Lenard mentre l’ MCY 70 naviga a velocità di crociera, chiacchieriamo tranquillamente, senza la necessità di alzare la voce. Dan mi spiega i parametri di questo progetto che, ormai mi è chiaro, è stato pensato per consentire un livello di comfort molto alto, coerente con il lusso e l’eleganza che questo yacht trasmette.
Risalgo, percorro il ponte principale ed esco all’aperto. Stiamo navigando veloci e, in queste condizioni, percorro i passavanti ed arrivo a prua.
La sensazione di sicurezza che induce questa configurazione, anche navigando a 25 nodi come in questo momento, è massima e consente di utilizzare sempre tutta la barca, senza alcun problema.
Raggiungo il Flybridge e mi rimetto al timone. La visibilità è ottima, sia in avanti che lateralmente. Da qui si naviga immergendosi nelle sensazioni che questo MCY 70 di Monte Carlo Yachts trasmette.
La visione complessiva di questo yacht dall’alto è semplicemente inebriante. La prua solca le onde mentre l’immagine del ponte portoghese si fonde con quella del mare che scorre veloce sotto di esso. Si realizza cosi uno scenario da sogno, che riesce istantaneamente a sintetizzare le motivazioni che spingono ad acquistare uno yacht di cosi alto livello.
RPM | Speed in Kn | lt/h | Lt/Nm | |
600 | 6,5 | 10 | 1,54 | |
800 | 8,2 | 22 | 2,68 | |
1.000 | 10,1 | 44 | 4,36 | |
1.200 | 11,8 | 80 | 6,78 | Minimum planing speed |
1.400 | 12,7 | 135 | 10,63 | |
1.600 | 15,5 | 200 | 12,90 | |
1.800 | 18,4 | 270 | 14,67 | |
2.000 | 23,7 | 360 | 15,19 | |
2.200 | 26,2 | 422 | 16,11 | |
2.380 | 28,7 | 480 | 16,72 |
Appena entrati nel main deck il colpo d’occhio complessivo lascia senza fiato. Quello che vediamo è un immenso soggiorno che, sospeso sul mare, gode di un orizzonte quasi ininterrotto. Questo fenomeno è reso possibile dalla quota che lo studio Nuvolari Lenard ha scelto come limite d’altezza, per la plancia e per tutti gli arredi, un gran lavoro che riesce però a restituire un risultato impareggiabile.
Il tutto si sviluppa senza che quasi ce ne si accorga, un po’ come se quest’angolo si fosse appena materializzato davanti ai nostri occhi, come fosse una magia, la magia di un designer illuminato.
L’idea di avere una zona notte, riservata all’armatore e collocata a poppa, mi piace molto. Sostanzialmente si realizza una grande suite che contiene l’accesso diretto al salotto interno, a quello del pozzetto e, quindi, alla beach area.
Una circolazione studiata accuratamente, che riesce a contenere in pochi metri il settanta per cento della vita di bordo e, contemporaneamente, a garantire preziosa riservatezza all’armatore.
La master è enorme, sfrutta tutti i cinque metri e mezzo di baglio per offrire un ambiente lussuoso e raffinato, i cui confini vengono virtualmente estesi dalle due grandi finestrature che, a forma di oblò adiacenti, rappresentano ormai lo stilema distintivo di Monte Carlo Yachts.
Ai piedi del letto troviamo, a sinistra una grande cabina armadio, e a dritta i servizi en suite che, realizzati in dimensioni impensabili, ospitano un box doccia semplicemente bellissimo.
Fra i due ingressi, giusto per render l’idea delle dimensioni complessive, trova spazio un televisore da cinquanta pollici che, si nota appena nella visione complessiva di questa Master Cabin.
Dalla seconda discesa del main deck si accede alla zona riservata agli ospiti.
Dotata di servizi en suite di generose dimensioni, la Vip Cabin, sfrutta le due lunghe finestrature di prora per cibarsi di luce naturale, ed illuminare il gioco del “tono su tono” che rende elegantissimo questo ambiente.
Qui l’effetto ottico che lo studio Nuvolari Lenard ci regala è del tutto simile a quello delle piscine a sfioro, quelle che adornano le sky-lounge più belle del mondo.
Sospesa e apparentemente senza barriere, questa terrazza inverte il paradigma ed offre il panorama del mare, sconfinato, alla vista degli ospiti che, immersi nel lusso dei contrasti, fra il bianco ed il teak, godono di un colpo d’occhio unico ed impareggiabile.
Coperto da un prezioso T-Top in carbonio, dona allo yacht un secondo, grandissimo, salone all’aperto, dotato di una vista a 360 gradi che, all’occorrenza, si amplifica ulteriormente aprendo elettricamente il tetto scorrevole.
Questo ponte, oltre ad ospitare la seconda postazione di comando, realizza di fatto una lussuosa “upper lounge” che, impreziosita dall’illuminotecnica di cui è dotato l’ MCY 70, sarà certamente uno degli ambienti più gettonati dell’estate.
Approda a Monte Carlo Yachts probabilmente dopo aver avuto altre imbarcazioni, alla ricerca di uno yacht definitivo e privo di difetti, in grado di eccellere sia in mare che per eleganza.
Raffinato ed esigente, trova nell’ MCY 70 tutte le risposte che la nuova serie Vision riesce a condensare in quest’imbarcazione sopraffina che, costruita con gli standard dei superyacht, ne riflette senza dubbi tutte le qualità.
Lunghezza fuori tutto: | 21,08 mt |
Baglio massimo: | 5,45 mt |
Dislocamento: | 41 ton |
Motori: | 2 x Man V8 1200 hp |
Carburante: | 4.000 lt |
Acqua: | 800 lt |
Categoria di navigazione: | CE A |
Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.
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