Med Defense 700 CP . Prova in mare del battello militare

E’ un test molto severo quello che abbiamo effettuato con il Med Defence 700 CP, non tanto per l’imbarcazione che è costruita per resistere a grandi sollecitazioni, proibitive per altri mezzi, quanto per noi giornalisti che lo affrontiamo mentre l’Italia è stretta in una morsa di gelo e di neve.

Fa in effetti un certo senso partir da Milano con il sole ed arrivare a Cervia e trovarla più simile alle Tre Cime di Lavaredo che ad una località di mare. Al momento della prova la temperatura dell’aria segnava -3° che, alla velocità di 30 nodi, equivalgono ad un windchill pari a -12°.

Ce lo ha chiaramente dimostrato la batteria del cellulare, che fa da monitor al nostro drone, che ci ha abbandonato dopo solo 20 minuti di lavoro…

Al nostro arrivo troviamo ad attenderci il Med Defence 700 CP, un gommone militare costruito appositamente per la Capitaneria di Porto da Gruppo Med, storica azienda italiana con grande esperienza nella nautica. Sono suoi infatti i marchi Solemar, Arimar e Svama Nautica.

Ed è proprio dal cantiere che produce Solemar, i mitici gommoni cabinati, famosi per le loro doti marine, che nascono i mezzi speciali, quelli costruiti con specifiche militari che vediamo poi utilizzati, non solo dai corpi della Marina Militare, ma anche dai Vigili del fuoco, enti parco e Protezione civile. Sono battelli completamente custom, realizzati sulla base di un capitolato di realizzazione che prevede specifiche precise, studiate appositamente per profilare il battello ad un utilizzo specifico. Nel caso del Med Defence 700 CP questa specificità si riassume nell’intervento in mare di salvataggio e recupero.

Numerosi sono i test che questi battelli devono passare prima di poter essere impiegati in mare. Per il battello della prova, solo per citarne uno, è previsto per esempio un test di sollevamento che mette a dura prova sia il battello che gli anelli e le relative braghe utilizzate per alaggio e varo. Il mezzo viene quindi caricato di pesi fino a raggiungere il doppio delle condizioni di Mmoc (mimima condizione operativa) , quindi viene sollevato per un minimo di 5 minuti. Dopo la prova vengono ispezionati i punti di forza e si verifica che non siano presenti segni di rottura o indebolimento. Per poter reggere questi sforzi questi mezzi sono costruiti utilizzando rinforzi di laminazione, opportunamente dimensionati, sia nello scafo che nella coperta. Anche la ferramenta utilizzata non è convenzionale,  impiega infatti solamente materiali idonei a questi sforzi.

Parlando degli altri mezzi militari prodotti da Med Defence, quando il capitolato lo prevede, viene impiegata la normativa SOLAS che arriva a prevedere anche test più “cruenti” come la caduta in mare da tre metri di altezza, il ribaltamento e l’impatto laterale.

Prova in mare del Med Defence 700 CP

Alzi la mano chi non ha mai sognato, almeno una volta nella vita,  di provare un mezzo militare. Da sempre avvolti da un grande fascino questi mezzi sono l’icona delle doti marine e del salvataggio in mare.

Il mezzo che stiamo per provare oggi è studiato per affrontare, a pieno carico (ben oltre la portata normale) missioni dove la sicurezza dei diportisti e dell’equipaggio sta al primo posto. La costruzione, e le prove a cui è sottoposto il battello prima della consegna alle forze dell’ordine, sono improntate quindi alla massima solidità, alla tenuta di mare, alla manovrabilità ed, ovviamente, alle prestazioni.

Con tutto questo in testa salgo a bordo del battello che, per l’occasione, viene varato a Cesenatico, lungo il Fosso della Venarella, il canale che ci porterà in mare aperto.

Provo un paio di evoluzioni in acque ristrette e, in effetti, il mezzo evolve agevolmente, senza nessun problema. La motorizzazione studiata per questo mezzo prevede un Mercury Verado 200 , un fuoribordo a quattro cilindri da 1.7 litri di cilindrata che abbina la proverbiale affidabilità ad una coppia davvero interessante.

Nei giorni precedenti il test c’è stata mareggiata, ora il mare è poco mosso ma, gia si vede, c’è onda lunga ed il colore dell’acqua non è dei più invitanti. Ed in effetti, navigando piano per uscire dal canale, siamo infastiditi dall’onda lunga che vi entra creando molta risacca.

Appena fuori diamo fondo alla manetta e siamo letteralmente scagliati indietro dall’accellerazione, vero che siamo solo in due a bordo e questo battello è fatto per navigare molto carico, ma accellerare da 0 a 25 nodi in meno di 10 secondi regala sensazioni uniche.Accelleriamo ancora ed il 700 CP risponde immediatamente, arriviamo in un battito di ciglia a 35 nodi poi, lavorando di trim per compensare l’assetto “scarico di peso” del gommone raggiungiamo la velocità massima che registriamo a 39,5 nodi.

Rallentiamo un pò e cominciamo con le evoluzioni. Virate sempre più strette ci fanno provare una forza centrifuga mai provata prima in mare, il mezzo è incollato alla sua traiettoria. A differenza di altri gommoni, qui i tubolari non sono di certo ornamentali, quando accostiamo cosi stretto sono immersi in acqua e svolgono, egregiamente, il loro lavoro.

E’ la volta dei cambi di direzione, e qui si capisce di che pasta è fatto il 700 CP.  Avete presente come si fa la Serravalle in moto?  Tutta pieghe e contropieghe? Ecco con questo battello è la stessa cosa. Cambi di direzione rapidissimi e inclinazioni impensabili si accompagnano ad una reattività unica e ad una precisione di guida millimetrica.

Ora capisco perchè il gommone è allestito con due sedute, per pilota e copilota, di tipo “motociclistico”, è l’unico modo per governare in sicurezza questo gommone. Il Med Defence 700 Cp è infatti dotato delle  famose X-Craft che, utilizzate a bordo della maggior parte dei veicoli militari del globo, sono munite di sospensioni e sono studiate per minimizzare i rischi di infortunio alle forze speciali che le utilizzano.

Superfluo dire che, quando incrociamo la nostra scia, il passaggio sull’onda è morbido, questo mezzo è semplicemente fatto per questo.

Tento invano di mettere in difficolta questo mezzo poi, rimpiangendo di non aver più peso a bordo, metto la prua al porto mentre ho quasi completamente perso l’uso delle dita e, per la fortuna del mio coopilota, non riesco quasi più a parlare dal freddo che fa…

Chiedo il permesso di effettuare un paio di passaggi veloci all’imboccatura del porto, per fare qualche scatto da terra ad alta risoluzione. Mi viene concesso e, sfruttando la risacca che entra nel canale, facciamo gli ultimi salti poi ormeggiamo e lasciamo, a malincuore, il Med Defence 700 CP.

 

Prestazioni del Med Defence 700 CP

Velocità e consumi in litri per ora e litri per miglio
Giri/min Nodi Lt/h Lt/miglio
1000 4 2,8 0,7
1500 5,3 4,5 0,8
2000 6,7 7,3 1,1
2500 7,8 11,5 1,5
3000 12,7 16,3 1,3
3500 18,8 21,7 1,2
4000 22 26,2 1,2
4500 26,2 37 1,4
5000 28,8 50 1,7
5500 32,5 66,3 2,0
6000 38,5 77 2,0
6150 39,5 77 1,9
Accellerazione
Nodi Parziale in secondi Progressivo in secondi
0 – 10 4,91 4,91
10 – 15 0,89 5,80
15 – 20 1,33 7,13
20 – 25 2,46 9,59
25 – 30 2,33 11,92
30 – max 9,83 21,75
Dati del Med Defence 700 CP Setup del Mercury Verado 200 cv
Lunghezza in m 6,7 elica 14 pollici e 1/4
Larghezza in m 2,62 Passo 18
Peso in kg 1350 Pale 3

 

Condizioni della prova:

Mare poco mosso da ENE – Temperatura dell’aria da -3° a -1° – Due persone a bordo. Carburante 100% – Acqua 20%

Luca D'Ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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