Un’iniziativa nautica di beneficienza tutta al femminile, destinata a raccogliere fondi per i malati di cancro. A distanza di due anni dalla prima edizione di Mediterraneo in Rosa, l’avventura promossa da Nuova Jolly Marine che ha raccolto 14.800 euro per scopi benefici, le “mediterranee” sono pronte a rimettersi in gioco per salpare verso una nuova rotta.
Con Mediterraneo in Rosa, il 6 settembre di due anni fa le dodici avventuriere sono salpate da Amantea a bordo di un Prince 22 motorizzato Suzuki e hanno attraversato il mare con meta finale il Salone Nautico Internazionale di Genova nel suo giorno di apertura, il 22 settembre. Si è trattato di un percorso totale di 519 miglia in otto tappe, che ha visto donne di diverse età mettersi in gioco per raccogliere fondi a favore del Servizio di Trasporto Sanitario Cuore Rosa dell’Associazione Lorenzo Perrone, che fornisce servizi gratuiti ai malati di tumore e ai loro familiari. Un’iniziativa dalle donne per le donne, che ha visto la nautica protagonista.
Visto il successo dell’iniziativa del 2022, quest’anno Nuova Jolly Marine propone una nuova edizione della traversata al femminile, conservando l’obiettivo, per l’azienda estremamente importante, di raccogliere fondi per sostenere i servizi gratuiti dall’Associazione Lorenzo Perrone. La nuova edizione di Mediterraneo in Rosa è patrocinata da Confindustria Nautica e dal Salone Nautico Internazionale di Genova.
La seconda edizione di Mediterraneo in Rosa partirà il prossimo 5 settembre con un Prince 24 Exclusive, spinto da un Suzuki DF 300. Il potente mezzo salperà da Catania per fare rotta, ancora una volta, verso il Salone Nautico Internazionale di Genova. A capitanare le avventuriere tornano Daniela Covati, navigatrice e rappresentante della famiglia Aiello (Nuova Jolly Marine) e Carla Gnemmi, navigatrice del Club del Gommone di Milano dal 2008. Insieme a loro, a bordo ci saranno delle ospiti importanti: nelle varie tappe prenderanno infatti posto alcune donne che hanno sconfitto un tumore, assumendo il ruolo di “ambasciatrici della prevenzione”.
Alla partenza dalla Sicilia, la madrina del raid al femminile Patrizia Maiorca presiederà la partenza per dare la giusta carica agli equipaggi. Inoltre, seguirà e vivrà l’avventura in prima persona l’attrice e presentatrice Barbara Kal, pronta a raccontare con passione la navigazione e i suoi obiettivi. Ad accogliere l’equipaggio all’arrivo a Genova, invece, ci sarà l’attrice Alessandra Ierse.
La rotta di Mediterraneo in Rosa 2024
Mediterraneo in Rosa 2024 sarà un raid di circa 640 miglia attraverso Mar Ionio, Mar Tirreno e Mar Ligure. Anche quest’anno l’arrivo a Genova è previsto per l’apertura del Salone Nautico Internazionale. Queste le sette tappe previste:
- Catania-Amantea: 120 miglia nautiche con l’attraversamento dello Stretto di Messina.
- Amantea-Napoli: 145 miglia nautiche con sosta e shooting fotografico davanti a Sorrento.
- Napoli-Latina: 56 miglia nautiche con passaggio davanti al Monte Circeo e Sabaudia.
- Latina-Piombino: 160 miglia nautiche con passaggio davanti a Porto S. Stefano e Punta Ala.
- Piombino-La Spezia: 75 miglia nautiche con escursione alle Cinque Terre.
- La Spezia-Varazze: 66 miglia nautiche, con arrivo alla Marina di Varazze e sosta di alcuni giorni per eventi dedicati alla promozione della salute.
- Varazze-Genova: passerella finale con arrivo al Salone Nautico Internazionale.
Gli obiettivi dell’iniziativa
Come detto, il raid Mediterraneo in Rosa 2024 ha l’obiettivo di raccogliere fondi a favore dell’Associazione Lorenzo Perrone, sostenendo servizi gratuiti per i malati di tumore e i loro familiari. Ma l’iniziativa ha a cuore anche altri obiettivi importanti, ovvero portare l’attenzione dei media su una nautica in cui le donne sono al timone, affrontando navigazioni non sempre facili (come dimostrato nell’edizione precedente) con destrezza e capacità. Inoltre, Mediterraneo in Rosa vuole diffondere un messaggio a favore della prevenzione, rivolto soprattutto alle donne (tutela della salute attraverso una vita sana, e l’effettuazione dei controlli di screening), nonché lasciare una testimonianza di resilienza che possa simbolicamente accompagnare le donne che stanno affrontando la malattia nel loro percorso.