Mediterraneo in Rosa, l’intervista alle ragazze protagoniste del raid

Precedentemente avevamo parlato di Mediterraneo in Rosa, un raid organizzato da Nuova Jolly con un equipaggio tutto al femminile e con lo scopo di raccogliere fondi per L’Associazione Lorenzo Perrone, che col progetto “Cuore rosa” fornisce un servizio di trasporto sanitario gratuito per le donne che devono fare visite e cure oncologiche. Abbiamo avuto l’occasione di intervistare le tre ragazze dell’equipaggio che sono ora giunte a Varazze, la loro penultima tappa: Sara Aiello, Daniela Covati e Carla Gnemmi. L’iniziativa, alla quale hanno partecipato anche Simrad e Suzuki, ha riscosso un notevole successo e speriamo che possa scatenare un notevole effetto farfalla.

Salire a bordo di Mediterraneo in Rosa è stato un onore, oltre che un divertimento. Unire la passione per il mare a una causa così importante come quella del progetto Cuore Rosa dell’Associazione Lorenzo Perrone e condividere quest’esperienza con partner storici come Nuova Jolly e Suzuki è stato il perfetto coronamento di un anno di raid e avventure anche transoceaniche, come quella di Sergio Davì – afferma Roberto Sesenna, General Manager Simrad Italia – Per quanto riguarda poi il ruolo delle donne nella nautica, siamo felici di questa iniziativa e ci auguriamo che queste imprese al femminile siano sempre di più all’ordine del giorno e che non facciano più notizia, se non per il contenuto sportivo e lo spirito avventuriero dell’equipaggio.

Come è nata l’idea di Mediterraneo in Rosa?

Sara Aiello: “Guardando le live di Sergio Davì. Antonio aveva notato che c’erano molte donne che commentavano entusiaste ed un giorno è venuto da me chiedendomi se avessi voluto fare una traversata di sole donne.

Volevamo ricordare le radici di Nuova Jolly partendo dalla Calabria, ad Amantea, e l’arrivo al Salone Nautico di Genova coincideva con le date”

Quante miglia avete percorso a bordo del Prince 22 di Nuova Jolly? In quali condizioni meteo?

Carla Gnemmi: “468 miglia. I primi due segmenti della tratta sono stati veramente una tavola piatta e faceva un gran caldo. Li abbiamo fatti tutti in una giornata. Poi ci siamo fatte 140 miglia per arrivare fino a Napoli. Dopo questa tratta ha cominciato ad esserci un pò di onda e dopo il Circeo abbiamo trovato un pò di onda lunga e abbiamo trovato il maestrale con 25 nodi di vento. Non è stato pericoloso, ma un pò disagevole. Quando siamo arrivate eravamo un pò stanche. Siamo arrivate fino a piombino, abbiamo accolto a bodo Sara, Maddy e Velina e ci siamo fermate a bocca di Magra. Daniela è stata la più veloce facendo 37,2 nodi, ma anche Elena non era da meno.”

Come vedete il ruolo della donna nel settore nautico? Pensate che questa iniziativa possa contribuire a migliorare la posizione del genere femminile nel mododo e, soprattutto, nella nautica?

Sara Aiello: “Diciamo che la nautica rispetto agli altri settori è rimasta ancora più indietro, specialmente in Italia, dove c’è ancora molto maschilismo e mercificazione della donna, che è vista solo come modella sul gommone. La conferma la abbiamo avuta anche facendo benzina, dove le persone ci guardavano stranite chiedendoci se fossimo capaci. Poi vedevano che ce la cavavamo e se andavano fischiettando. Il margine di miglioramento è ampio: una donna può fare sia la modella, che stare al timone.”

Pensate di ripetere un’impresa simile? Se sì, su quale tratta?

Sara Aiello: “Abbiamo pensato di riproporla, se non annualmente perchè è molto impegantivo, comunque rivolgendoci ogni volta ad un ente differente. Per quanto riguarda la tratta, non ci abbiamo ancora pensato, ma non sarebbe male fare il giro della Sardegna oppure risalire la costa adriatica da Lecce.”

Abbiamo poi rivolto una domanda a Riccardo Perrone e Rosalba Tanda, ripsettivamente vicepresidente e presidente dell’Assoiazione Lorenzo Perrone

Che cosa ha rappresentato per voi questa iniziativa benefica?

Riccardo Perrone: “L’attenzione di un grande amico, (Antonio) perchè quando una persona mette in piedi una cosa simile impegnandosi cos’ tanto è sempre commovente. La contribuzione c’è stata, ma Antonio mi dice che non è ancora finita.”

Rosalba Tanda: “I capitali ottenuti saranno utilizzati per il trasporto sanitario gratuito delle donne che devono fare visite e cure oncologiche con una delle nostre due macchine dell’associazione.”

Riccardo Perrone: “L’impresa è finita, ma il sostegno non finisce qui. Sappiamo che questa iniziativa ha portato attenzione e conoscenza. é uscito un pezzo su mediaset, stiamo prendendo contatti con altri telegiornali, abbiamo avuto un ritorno sulla stampa specialistica e sui giornali locali. Noi ci teniamo che tutto quello che facciamo rimanga in un regime di gratuità.”

Mattia D'Ambrosio

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