Mercury FourStroke 4 cavalli : il test del fuoribordo definitivo

Il test del Mercury FourStroke 4 cavalli

La scelta del fuoribordo per il tender , non è mai semplice. La maggioranza degli armatori, possiede imbarcazioni di media grandezza che vengono normalmente dotate di un tender che va dai 2 ai 3 metri e mezzo di lunghezza. Di conseguenza, per motivi di spazio e praticità, tutti vorrebbero un fuoribordo leggero e potente, che sia anche maneggevole ed affidabile. Qualità che non sempre riescono ad andare d’accordo tra loro.

Noi ne abbiamo testato uno che ha dimostrato di poter essere una scelta oculata: il Mercury FourStroke 4 cavalli .

La prova del Mercury Fourstroke 4 cavalli

Arrivato al Marina di Varazze per effettuare la prova, salgo sul Daydreamer, la barca della redazione. Il tender è alloggiato sulla prua e mi affretto a metterlo subito in acqua. Il fuoribordo, il nostro Mercury Fourstroke 4 cavalli, mi attende invece posizionato sulla tavoletta in legno, posizionata a poppa.
Per mettere alla prova la maneggevolezza del fuoribordo,  lo sollevo e lo sposto da solo, dalla barca al tender.

Il Daydreamer è un una vera signora del mare, ha 30 anni e lo specchio di poppa, in accordo con i disegni della sua epoca, è a scivolo. Da qui quindi non posso scendere direttamente sul tender, passo quindi al pontile sulla cui cima ho ormeggiato il tender.

Il Mercury FourStroke 4 cavalli  pesa 25 Kg, non è un carico eccessivo: lo metto in spalla e percorro la passerella, con la giusta attenzione è un’operazione fattibile, che non richiede sforzi estremi.

Appoggio il motore sul pontile. Anche questo è un buon test per l’ affidabilità. Spesso i fuoribordo, quando lasciati in posizione orizzontale, faticano poi ad accendersi. Mi calo nel gommone, sollevo il 4 cavalli e lo metto in posizione, stringendo infine le due viti di fermo.

Anche in questo caso ho fatto tutto senza alcun aiuto. Giusto il tempo di controllare che la leva della benzina, l’aria e lo sfiato sul tappo del serbatoio siano aperti e provo ad accendere il fuoribordo. L’accensione è manuale e il Mercury parte al terzo colpo, ottimo risultato tenendo in considerazione che non veniva acceso da parecchio tempo e che lo avevo appena “scosso” per bene.

Il mio intento, ora, è quello di simulare la situazione tipica in cui viene impiegato un tender, faccio dunque salire a bordo una seconda persona. Calcolo che il nostro peso complessivo ammonta a circa 130 kg, sarà quindi questo il peso con cui il nostro 4 cavalli dovrà confrontarsi. Innesto la marcia e parto.

Il tender che ci accompagna per la nostra prova è un Med Easy Tender 310 con chiglia gonfiabile a V e pesa in totale 32kg. Una misura “grande”, su cui la massima potenza applicabile è più del doppio di quella di cui disponiamo. Sicuramente ci permetterà di sfruttare tutta la potenza del fuoribordo Mercury da 4 cavalli, ma sarà abbastanza?

Sì, riesco subito a constatarlo. L’onda che trovo all’imbocco del porto è lunga e residua: la tengo al traverso e, al massimo dei giri, navigo a 10 nodi.

Decido di divertirmi un po’ e sposto la prua in favore delle onde. Ruoto di nuovo la manetta al massimo e, con l’onda che mi spinge la poppa, plano fino a raggiungere i 12 nodi di velocità. In questa andatura noto con sorpresa che il motore, anche a piena potenza, è poco rumoroso.

Anche quando faccio rotta contro le onde riesco a mantenere il motore al massimo e registro una velocità di 9 nodi.

Per proseguire con il test, eseguo una serie di virate ed il motore durante le accelerazioni e le decelerazioni, grazie anche all’aiuto della buona carena del gommone, mi segue perfettamente e non presenta “vuoti di potenza”.

Rientrando in porto mi dedico alle rilevazioni delle velocità a medi e bassi regimi. Con la manetta in posizione media raggiungo i 7,5 nodi, mentre al minimo vado a poco più di 3 nodi e il rumore prodotto dal motore è davvero minimo, ottimo anche per la traina costiera quindi.

Per ormeggiare il tender testo la retromarcia, muovo la leva dell’invertitore che risulta accessibile e la marcia si innesta facilmente. Manovrare è semplice ed intuitivo. Una volta ormeggiato sul pontile, lascio qualche minuto il motore al minimo in folle e non rilevo spegnimenti.

Non pago del divertimento che, confesso, inevitabilmente mi prende ogni volta che mi metto al timone di un tender (anche se piccolo), esco nuovamente dal porto. Questa volta lo faccio da solo, con una mano stringo la cima assicurata a prua mentre con l’altra l’acceleratore, sposto il peso in aventi e mi ritrovo a planare con il 4 cavalli a ben 15 nodi. Un risultato davvero notevole.

Conclusioni

Il Mercury FourStroke 4 cavalli si è dimostrato un motore affidabile, maneggevole e dotato di un ottimo spunto. Le velocità registrate durante la prova ci portano a pensare che, anche se il tender fosse stato a pieno carico, questo fuoribordo non avrebbe sfigurato.

Il 4 cavalli di Mercury, con il suo eccellente rapporto peso/potenza, è l’ideale sia per equipaggiare i tender di dimensioni medie, che come motore ausiliario per le piccole imbarcazioni a vela.

Tabella prestazioni

Condizioni della prova: mare con onda residua, vento assente, 2 persone a bordo

Tender su cui è stata eseguita la prova:  Med Easy Tender Soft Line 310, con chiglia a V gonfiabile

GiriVelocità
Minimo3,3 n
Medio7,5 n
Massimo12 kn (15 kn con una sola persona a bordo)

Scheda tecnica Mercury FourStroke 4 cavalli

Potenza4 Hp / 2,9 Kw
Tipo di motore1 cilindro
Cilindrata7,5 CID / 123 CC
Regime massimo4500-5500
Sistema di induzione del carburanteAsta di spinta a 2 valvole (valvole in testa)
Carburante consigliatoSenza piombo, minimo 90 RON
Olio consigliatoLubrificante Mercury FourStroke 10W-30
Sistema di allarme protezione del motore per operatoreFuorigiri – Pressione olio bassa
AvviamentoManuale
SterzoBarra
Peso a secco25 Kg
RaffreddamentoAcqua con termostato
Serbatoio carburante integrato1,1 L
Serbatoio carburante optional12 L
MarceF – N – R
Marco Pinetto

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