Nuovi Mercury Verado 400 . Test in anteprima mondiale a Miami

Prova in mare per i nuovi Mercury Verado 400

Sono passati solo pochi giorni dalla presentazione dei nuovissimi Mercury Verado 400 che, come di consueto in casa Mercury, i fuoribordo sono già disponibili per le prove in mare. D’altronde basta passeggiare per i pontili del Miami Boat Show per rendersene conto, numerosissimi, nei loro colori sgargianti, adornano le poppe delle imbarcazioni in esposizione.

Per il nostro test scegliamo una quadrupla che, per l’occasione, è installata a poppa di un Yellowfin 39, una barca da pesca d’altura che, basta guardarla, e si capisce al volo che ha voglia di correre.

La nostra barca è pesantuccia, a secco pesa 13.000 libbre che, al cambio attuale, fanno poco meno di sei tonnellate e che, con il pieno di carburante, gli impianti e le 7 persone a bordo, arrivano a nove tonnellate circa.Ma basta uno sguardo a poppa per non essere impensieriti, i quattro Verado 400, vestiti con la storica e aggressiva calandra della serie, sembrano già impazienti di esser messi alla frusta.

Mettiamo in moto e, prima sorpresa, ci accoglie un borbottio silenzioso, la rumorosità al minimo è davvero bassa. Molliamo gli ormeggi e, con l’aiuto del Mercury Joystick Piloting, usciamo dallo stretto (e affollato) dedalo di pontili che ospita il salone nautico. Inserisco l’Active Trim,  e siamo pronti per la prova.

Navighiamo in direzione della zona dove è possibile planare. Andando piano la quadrupla non è certo parca ma, se stessimo pescando alla traina, probabilmente utilizzeremo solo due motori consumando praticamente la metà.

Poi cominciamo ad accelerare e, immediatamente riconosco il sound dei Verado. Pieno, aggressivo, è come musica per le mie orecchie. Lo Yellowfin si appoppa mentre, a passi di 500 giri , abbassiamo progressivamente le manette per effettuare le rilevazioni.

A poco più di 3.000 giri siamo a 20 nodi di velocità, uno sguardo agli strumenti e … e devo ricontrollare perché stiamo consumando solo 20 litri ora per motore che, con tutto il peso che ci portiamo dietro, è davvero poco, Gli ingegneri di Mercury devono averci lavorato parecchio, i consumi sono davvero stati ridotti, e di parecchio.

Acceleriamo ancora e fra i 3000 ed i 3500 giri, con il compressore che va in pressione, arriva una dose di potenza e di coppia che si percepisce nettamente. E’ come una frustata di adrenalina, che incita a spingere in avanti le manette e non si riesce davvero a resistere.

Aumentiamo progressivamente e, mentre un sorriso si allarga sul nostro viso, il display segna 6.050 girie d il GPS indica poco meno di settanta miglia all’ora che, per dirla all’europea, significa che stiamo volando sull’acqua a 60 nodi !

Ora è il turno delle prove di accelerazione. Spingiamo le manette al massimo e veniamo letteralmente scaraventati contri i sedili.

I quattro verado spingono come forsennati e, appena la barca plana, in un battito di ciglia ci riportano alla velocità massima.

Difficile non innamorarsi di questo modo di andar per mare, questa quadrupla di Verado 400 crea veramente dipendenza.

Ci fermiamo, preparo il drone per le riprese e decollo poi, per fortuna, un pensiero mi sovviene e, un secondo prima di dare il via al comandante, riesco a dirgli di non correre.

Non sarei riuscito a stargli dietro altrimenti.

 

Conclusioni e considerazioni finali

I nuovi Mercury Verado 400 sono semplicemente fantastici. Mercury è riuscita a realizzare un fuoribordo che, pur conservando tutte le doti sportive che ci hanno fatto amare la serie Verado, riesce ad essere decisamente parco e silenzioso ai bassi regimi.

Se osservate la tabella delle rilevazioni, vi accorgerete infatti che il consumo a miglio per singolo motore è molto basso. Utilizzati in una doppia classica, i nuovi Verado 400 esprimerebbero quindi una curva di consumo quasi lineare, che ci permetterebbe di navigare, anche a medie elevate, fra i due e i tre litri al miglio complessivi. Una prestazione eccellente, sopratutto se messa in relazione alla quantità di adrenalina che genera.

Con un peso di soli 303 chili, il Verado 400 è inoltre il motore più leggero della sua categoria. Se volessimo infatti confrontarlo con l’unico altro motore del mercato in grado di erogare queste potenze, scopriremmo che il Verado pesa ben 130/140 chili in meno e, come tutti sappiamo, il peso a poppa è decisamente importante.

Mercury Verado 400 : tutti i numeri della prova in mare

GiriVelocitàConsumo
RPMVelocità mphVelocita in nodiGalloni x oraLitri per oraLitri/h x singolo motoreLitri miglioLitri miglio x singolo motore
6004,53,92,710,22,62,60,7
10007,46,45,721,65,43,40,8
15008,67,58,933,78,44,51,1
20009,98,611,844,711,25,21,3
250015,313,317,265,116,34,91,2
300021,118,321,179,920,04,41,1
350032,027,832,4122,830,74,41,1
400040,435,142,0159,139,84,51,1
450048,041,751,1193,648,44,61,2
500054,046,968,4258,964,75,51,4
550061,053,099,4376,394,17,11,8
600069,260,1139,0526,2131,58,82,2

Condizioni della prova: vento 12/14 nodi – mare poco mosso – 7 persone a bordo – carburante 100%

Caratteristiche tecniche dei Mercury Verado 400

RPM6200-6800
Engine tyoeL6, 24-valve, DOHC
Displacement2600 cc
Induction SystemSupercharged with charge air cooling
StartingSmart Start Electric
Gear ratio1,75:1
Alternator output80 Ah
Dry Weight668lbs (303kg)

 

Luca D'Ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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