Può accadere che sia impossibile accendere il motore della barca nel modo classico, utilizzando cioè il quadro di accensione.
I motivi sono tanti, riconducibili a un guasto, a un filo staccato oppure, nel caso delle barche con qualche anno in più, al fatto che la chiave si sia spezzata, sia stata smarrita o dimenticata a casa.
In questi casi, la decisione migliore è quella di riparare il danno, se di questo si tratta, o cercare di recuperare la chiave. Ma se siamo nelle condizioni di dovere mettere in moto per forza, perché magari siamo in rada e dobbiamo andarcene, un sistema c’è, ed è pure molto semplice.
Per mostrarvelo abbiamo girato il breve video che vedete qui sopra quando siamo andati a provare il Dufour 412 ospiti di Settemari a Porto Lotti. Il motore in questione è un Volvo Penta D2 55. Ma a prescindere dalla marca, il sistema è lo stesso su tutti i propulsori.
Come si vede, è sufficiente individuare il motorino di avviamento. Non è sempre nella stessa posizione ma è riconoscibile perché ha bene in evidenza i due cavi elettrici collegati ai due poli, quello negativo e quello positivo. In questo caso non è nemmeno necessario riconoscerne il segno. Ce ne sono solo due ed è sufficiente creare un corto circuito. Per farlo, si prende qualcosa di metallo, in questo caso un cacciavite e si toccano i due morsetti mettendoli così in contatto. Il corto circuito è assicurato e la messa in moto pure.