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In mare sempre più solare. A Montecarlo torna Monaco Solar & Electric Boat Challenge

Dal 13 al 15 luglio prossimo Montecarlo diventa la capitale della nautica a energia solare. Per il quinto anno consecutivo si organizza la Monaco Solar & Electric Boat Challenge è l’evento dedicato alle imbarcazioni alimentate a energia solare. L’appuntamento rientra nella sempre maggiore attenzione che il Principato rivolge alle tematiche ambientali ed è stato presentato durante la durante la prima edizione della Monaco Ocean Week, settimana istituzionale dedicata alla protezione della vita marina e alla sensibilizzazione sul problema dell’impatto antropico sugli oceani e che ha visto coinvolti il ministro per l’Ambiente Gianluca Galletti, l’omologa francese Ségolène Royal e il Principe Alberto II.

La propulsione solare per le imbarcazioni non risolverà nel suo complesso il problema dell’inquinamento e del riscaldamento globale, ma è di sicuro un tema che rientra nel mare magum, è il caso di dirlo, di tutto ciò che può essere messo in atto per ridurre la nostra carbon footprint, la nostra impronta in termini di emissioni gassose di anidride carbonica, quando si va in mare. E le prestazioni in termini di velocità e autonomia hanno fatto notevolissimi progressi, rendendo l’idea di un’imbarcazione elettrica per l’uso quotidiano non così peregrina.

L’ingegner Marci Casiraghi, a sinistra,, zio di Pierre Casiraghi, al centro, tra i più entusiasti sostenitori dell’iniziativa. A destra, Beranrd D’Alessandri, segretario dello Yacht Club de Monaco.

A Montecarlo, nei tre giorni di luglio, si daranno appuntamento università, progettisti e piloti (è una gara, non lo dimentichiamo) provenienti da Europa e Stati Uniti per mettere alla prova i prototipi che dovranno sfidarsi in acqua. Per questa edizione 2017 della Monaco Solar & Electric Challenge, oltre a poter verificare dal vivo a che punto è la ricerca e la realizzazione di imbarcazioni in questo ambito, è stata inserita una gara che più avvicina i prototipi a imbarcazioni dall’uso quotidiano. Nel programma di gara, previsto per venerdì 14 luglio dalle 10 di mattina, è stata infatti inserita una sfida costiera da disputare su 25 miglia, la distanza che separa Cannes da Montecarlo e riservata alle imbarcazioni della nuova classe definita dallo Yacht Club de Monaco: la YCM Offshore Class, con la particolarità di dover ospitare a bordo un equipaggio di tre persone.

Un momento delle gare dell’edizione 2016 del Monaco Solar Boat Challenge.

La presentazione della tre giorni di sole, mare e ricerca, praticamente una Woodstock della nautica a motore a basso impatto, è stata salutata da Bernard D’Alessandri, segretario generale dello Yacht Club de Monaco che si è così espresso: “La volontà dello Yacht Club di Monaco é di costruire il futuro, grazie al dinamismo della nuova generazione di ingegneri molto entusiasti e motivati nell’immaginare e nel costruire la motonautica del futuro. Una volontà che si inserisce nella politica ambientale condotta da sua altezza il Principe Alberto II”. Ha poi ricordato come il principato sia sempre stato legato alla sperimentazione in ambito nautico. Già nel 1904, a Porto Hercule, il marina nel cuore di Montecarlo, furono organizzati i primi eventi riservati ai motoscafi con i primi motori a combustione marinizzati. Certo, oggi si va in direzione totalmente opposta, ma ogni epoca ha le sue avanguardie e nel piccolo Stato costiero si è sempre posta attenzione a ciò che è considerato futuribilmente necessario.

La Monaco Solar & Electric Challenge è un evento organizzato dallo yacht club locale in collaborazione con l’Unione Internazionale Motonautica e la Fondazione Prince Albert II, e oltre alla prova di endurance in mare aperto tra le due località della Costa Azzurra dovranno anche sfidarsi in gare di velocità pura, sfide uno contro uno e persino slalom cronometrato.

“Attraverso la creazione di questa nuova classe, la nostra ambizione é di incoraggiare le università e i cantieri a disegnare e costruire barche per corse solari ed elettriche che potranno essere in futuro in commercio“, ha spiegato l’ingegnere Marco Casiraghi, zio di Pierre e tra i più fervidi promotori di questo progetto. Insomma un appuntamento da non perdere per chi vuole guardare la motonautica in modo più ecosostenibile.

Giacomo Giulietti

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