Il Moody 54 DS è un vero e proprio deck saloon perfetto per passare lunghi periodi in barca (e, perché no, anche per viverci). Discende dai precedenti modelli, il 45 e il 62, e ne interpreta il meglio. Di sicuro in acqua i suoi volumi non passano inosservati, anche se i 17 metri di lunghezza aiutano a snellire l’insieme. Come i predecessori ha la particolarità di avere deck saloon e pozzetto sullo stesso livello, separati solo da una porta scorrevole. Un po’ come succede sui catamarani. E in effetti spazi e comfort entrano in concorrenza con quelli dei multiscafi.
Lo scafo ha forme moderne con fiancate alte e verticali. I grandi volumi permettono di avere serbatoi che garantiscono buone autonomie: 800 litri di acqua e 520 di gasolio, che possono diventare 920. Per quanto riguarda la chiglia a L, sono due i pescaggi tra cui scegliere: 2,65 metri o 2,25. Standard il bow thruster retrattile da 24Volt, fondamentale con tutta la superficie esposta al vento che ha questa barca, e opzionali le eliche di manovra, 24Volt, a poppa.
Quello che subito salta all’occhio è la protezione totale che si ha sia in pozzetto sia muovendosi sul ponte. Il primo è incassato a poppa, ha paramare altissimi e l’enorme tuga della deck house che fa da “scudo” a vento e mare. Il top rigido che si allunga sul pozzetto ha una parte in stoffa che si può aprire manualmente. Il ponte con le sue impavesate alte e i tientibene solidi garantisce una protezione a chi si muove fuori dal pozzetto e a chi lavora a prua. I passavanti non sono larghissimi, nonostante sia un 54 piedi la tuga molto larga ruba parecchio spazio.
l’Electronic Bus system.
Optional si può allestire una cucina esterna con grill e lavabo oppure avere un cassetto frigo.
Non manca la plancia apribile sul mare, ormai un “mai più senza”. Non è enorme, si muove elettricamente e funge anche da uno dei due punti di accesso (il secondo è a pavimento in pozzetto) per il grande gavone a poppa (volendo ci può stare trasversalmente un tender). A prua c’è un doppio e molto solido musone dell’ancora e l’osteriggio della calavele la cui apertura è ampia e comoda. Può essere trasformata in cabina per il marinaio.
Sono due i layout per gli interni: a tre o a quattro cabine. Inoltre la cucina può essere sotto la deck house oppure a livello inferiore. Splendida l’illuminazione del quadrato grazie alle enormi finestrature (con vetri della Trend Tempered Glass ad alta sicurezza). Lungo quasi 5 metri è un ambiente molto vivibile che in più si affaccia sul pozzetto. La versione tradizionale ha una grande cucina a U ben organizzata. Il carteggio, come deve essere su un vero deck saloon, prevede anche la posizione di comando interna, perfetta in caso di cattivo tempo e di freddo. La visuale sull’esterno da qui è perfetta. Discreto lo spazio dove installare l’elettronica e buona l’idea di ricavare un vano apposta per le carte nautiche.
Dalla deck house due scale portano alle zone notte, a prua c’è la cabina armatoriale con il suo bagno e altre due doppie (una matrimoniale e una con letti separati) con bagno in comune; e verso poppa una quarta cabina a due letti. Armadi, cassetti e gavoni sotto ai letto non mancano, lo stivaggio non è un problema. Ottime ovunque le altezze che sfiorano sempre i 2 metri (solo nella cabina di poppa sono di 177 cm).
Il piano velico è contenuto, la randa rollabile è di 81,50 mq e il fiocco autovirante di 65 mq (il genoa è al 135%, gennaker e code 0 murano sul musone di prua che è molto solido). Detta così non ci si dovrebbe aspettare molto a vela, in particolare considerato i volumi e il peso. Invece il Moody 54 DS ci ha stupito. Abbiamo spento il motore con meno di 10 nodi di reale e la barca, con estrema tranquillità, si muoveva e reagiva ai nostri comandi. Nella giornata il vento è salito fin oltre 20 nodi. In queste condizioni, navigando con tutta randa e fiocchetto la barca riesce a sfruttare bene tutta la sua potenza e il suo dislocamento e la velocità sale mano a mano che lei prende il passo. Così, abbiamo toccato di bolina larga velocità tra i 6 e gli 8 nodi e sfiorando i 9 al lasco.
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Le ruote del timone sono ben laterali e in posizione rialzata, nessun problema quindi per la visibilità delle vele, mentre quella che manca è la visibilità della prua. Davanti alle ruote ci sono due consolle per gli strumenti, inoltre qui sono rimandate tutte le manovre e i winch sono a portata di mano. Le sedute a poppa delle ruote sono distanti ma si può ribaltare il poggiaschiena trasformando il tutto in una sedute ad appoggio lombare tipica delle barche a motore. Il sistema della timoneria prevedo lo sblocco rapido, in caso di rottura, di una delle due pale, così da svincolare quella rotta e continuare a navigare con quella “sana”.
Il motore è un 150 hp, come velocità di crociera raggiunge gli 8 e la punta massima è di 10.
Lunghezza f.t. | 17,10 m |
Baglio max | 5,20 m |
Dislocamento. | 24.500 kg |
Zavotta | 7 t |
Pescaggio | 2,65/2,25 m |
Serbatoio carburante | 520 l |
Sup. velica randa | 81,50 mq |
Sup. velica fiocco | 65 mq |
Sup. velica genoa | 79 mq |
Serbatoio acqua dolce | 810 l |
Motorizzazione | Volvo 150 hp |
Categoria CE | A |
Design | Dixon YD |
Importatore per l’Italia
Nautigamma – Marina Punta Faro – Lignano (UD)
info@nautigamma.it – +39 0431 20500 – www.nautigamma.it
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