A soccorso degli armatori Myor ha creato un sistema per ormeggiare e disormeggiare da soli. Lo strumento permette di ormeggiare o di uscire dal posto barca senza bisogno dell’aiuto dell’equipaggio o dell’ormeggiatore.
MYOR è composto da due elementi: il galleggiante, che si attacca alla banchina e tiene a pelo d’acqua due ganci metallici, e l’archetto, con cui la cima si attacca ai ganci del galleggiante per assicurare la barca alla banchina. Il suo colore giallo acceso ne facilita la visibilità in mare.
Uno dei suoi principali vantaggi è la possibilità di essere utilizzato con qualsiasi condizione climatica, anche con vento e corrente laterali.
Ma come funziona MYOR? Per spiegarlo ci aiutiamo con un video, che vi mostra in dettaglio la semplicità delle operazioni da eseguire nel caso di un ormeggio con poppa in banchina e corpo morto, la situazione più comune.
Myor dev’essere installato in banchina con una catena e due grilli , questa operazione viene ovviamente eseguita solo una volta, il galleggiante è infatti progettato per rimanere in acqua. A poppa andrà invece installato il supporto dell’archetto, che ha la funzione di mantenerlo in posizione mentre si effettuano le manovre. La modalità di applicazione del supporto dipendono dalla poppa della vostra imbarcazione; se ha una plancetta si possono utilizzare un golfare e due viti, altrimenti basta del nastro biadesivo. Nessuno di questi interventi a bordo è irreversibile o invasivo, e l’imbarcazione non rischia di essere danneggiata.
Prima di entrare in ormeggio dovremo semplicemente armare l’archetto sul supporto e assicurare la cima alle due bitte di poppa.
A quel punto si naviga in retromarcia verso la banchina, finché la cima dell’archetto entra nei ganci del galleggiante (in automatico con il movimento dell’imbarcazione). Una volta agganciata la barca, basta ingranare la marcia avanti per mandare in tensione il sistema archetto-galleggiante.
Tornati nel pozzetto, si toglie la marcia avanti e si dà volta alle due cime di poppa. La cima dell’archetto viene tolta, permettendo di sganciarlo dal galleggiante e riporlo nel gavone. Una volta chiuso, l’archetto non è più ingombrante di un normale mezzo marinaio.
Il procedimento appena descritto va eseguito al contrario per disormeggiare. Si aggancia il galleggiante, si dà marcia avanti e si liberano le cime di terra, poi con tutta calma si va a prua e si libera il corpo morto. Una volta ritornati al timone, con un mezzo marinaio si liberano i ganci del galleggiante che vincola la barca in banchina e si è liberi di navigare.
Nel casola timoneria fosse lontana dalla poppa, si può sganciare Myor con una cimetta, che il timoniere può azionare in autonomia.
Per il disormeggio non è sempre necessario armare l’archetto. Il suo compito può anche essere rimpiazzato dai due triangoli, forniti di serie, che uniscono un gancio del galleggiante alla cima del MYOR da assicurare alla bitta di poppa. Con questo procedimento, è sufficiente mandare in tensione la cimetta di sgancio per liberarsi dall’ormeggio.
MYOR ha anche il vantaggio di non vincolare le manovre di ormeggio e
disormeggio alla disponibilità degli ormeggiatori del marina che vi ospita. Non è infrequente infatti aspettare a lungo il proprio turno, specialmente durante i periodi più affollati dell’anno.
Infine bisogna considerare che Myor può essere utile sia per gli armatori inesperti (o accompagnati da un equipaggio poco avvezzo alla nautica) sia per gli skipper di professione. Nel primo caso la concitazione del momento, dettata dagli spostamenti repentini in coperta, viene ridotta al minimo. Gli skipper invece possono permettersi un ormeggio agevolato, che soprattutto dopo giorni di navigazione in condizioni impegnative è un aiuto sempre prezioso.
Myor è così convinta dell’efficacia di funzionamento del proprio sistema che, oltre ad offrire il prodotto ad un prezzo molto conveniente, riserva ai primi dieci armatori che lo richiederenno, la possibilità di provare gratuitamente il sistema. Per farlo suggerisco di correre a prenotarsi utilizzando tramite questo link.
Insomma … “Provare per credere”
Per chi volesse maggiori informazioni:
Stael Srl – Via Mameli 57/59 – 20852 Villasanta (MB) – Italia
Tel +39 0392050104 Mail info@stael.it
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