Napoli, barca affonda
Una barca sta affondando, nel Golfo di Napoli. Nelle acque del porticciolo di Mergellina, da alcuni giorni si scorge la prua di un’imbarcazione che, giorno dopo giorno, sta venendo inghiottita dalle acque.
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A tal proposito, si stanno esprimendo le personalità locali, allarmate dalla situazione che potrebbe prendere pieghe pericolose quanto inaspettate per quanto riguarda la sicurezza pubblica e la tutela ambientale. L’ultimo intervento è stato dello speaker radiofonico Gianni Simioli, che ha inasprito la polemica sui social: “Vergogna, rimuovetela subito”, ha scritto. La pronta risposta è arrivata dal consigliere comunale Vernetti, che ha evidenziato come la rimozione della barca affondata sia un’operazione più difficile di quanto non sembri: “Il proprietario si è trasferito a Milano“, ha affermato il consigliere.
Napoli: barca affonda
Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borelli, si è recato personalmente sul posto, ha rilasciato allarmate dichiarazioni:
“Da alcuni giorni, nello specchio d’acqua del porticciolo di Mergellina, è presente un natante in via di affondamento. Col passare delle ore la barca affonda sempre più e siamo particolarmente preoccupati a causa della presenza di propellente nei serbatoi che potrebbe disperdersi in mare in seguito al definitivo affondamento. Per tale ragione abbiamo inviato una nota alla Capitaneria di Porto per fare in modo che il relitto venga rimosso quanto prima, in danno del proprietario.
Non possiamo rischiare che la barca si trasformi in una bomba ecologica. Occorre intervenire quanto prima per fare in modo che non ci siano rischi per un ecosistema che è stato già penalizzato dai continui sversamenti di sostanze tossiche provenienti dalla terraferma e giunti in mare attraverso i canali di scarico che sfociano nel porticciolo di Mergellina”.
L’imbarcazione si sta inabissando da più di una settimana, ed è affondata a causa di un’ondata di maltempo che ha causato una mareggiata. In questi ultimi giorni, le segnalazioni dei cittadini sono aumentate, e gli appelli moltiplicati, affinché il mezzo venga quantomeno riportato a riva per evitare che affondi definitivamente nei prossimi giorni.
Le autorità, che si sono più volte giustificate illustrando la complessità tecnica per effettuare una pronta rimozione, non sono riuscite a placare gli animi dei napoletani e dei turisti, che sono costretti a fare i conti con un derelitto che deturpa il paesaggio e rende oltremodo pericolosi gli spostamenti in barca. Più volte, infatti, oltre alle istituzioni, anche i cittadini ne hanno sottolineato il pericolo del danno ambientale a causa del fatto che il battello perde carburante incontrollato da giorni.