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Naval Tecno Sud, il partner dei migliori cantieri nautici al mondo
Naval Tecno Sud è un esempio di successo e di eccellenza italiana nel mondo, che con costanza e investimenti è arrivata a diventare partner di tutti i migliori cantieri nautici del pianeta. L’azienda pugliese è specializzata in progettazione, produzione e commercializzazione di cavalletti e strutture per la cantieristica navale, e grazie alla sua presenza capillare nei saloni fieristici di tutto il globo, unita all’elevato rapporto qualità-prezzo dei suoi prodotti, è arrivata a tagliare traguardi senza eguali. Abbiamo incontrato il titolare di Naval Tecno Sud Roberto Spadavecchia in Florida, al Fort Lauderdale International Boat Show (Flibs), dove ci ha parlato dei prossimi obiettivi dell’azienda.
Naval Tecno Sud è ormai presente in tutti i saloni nautici del mondo. Quali sono i territori che siete arrivati a presidiare stabilmente?
«La nostra attività è iniziata ovviamente dall’Italia, fino ad arrivare a coprire tutta l’Europa. Quando poi abbiamo cominciato a valutare di muoverci oltreoceano, è stato naturale guardare prima di tutto alla Florida, per questo motivo abbiamo iniziato anni fa proprio qui, dal FLIBS. Si è trattato di una scelta azzeccata: negli Stati Uniti c’erano tante barche, ma in prevalenza di dimensioni piccole e medie, e quando anche lì ha iniziato ad aumentare la taglia degli scafi, i nostri competitor non erano altrettanto pronti quanto noi ad adeguarsi alle nuove necessità del mercato. Naval Tecno Sud sin da subito si è dedicata ai super yachts sia a vela che a motore, quindi siamo entrati nel mercato statunitense in un momento fortunato, riuscendo a inserirci nelle più belle realtà della Florida e da qui ad altri Stati. Oggi vendiamo molto in Australia e nei Caraibi, e in questo ci ha premiato la scelta di partecipare a tutte le manifestazioni fieristiche del settore».
Quali sono invece i prossimi paesi che avete intenzione di conquistare?
«In questo momento stiamo guardando con grande interesse al Medio Oriente, dove abbiamo già fatto qualche piccola vendita. Si tratta di un mercato che merita grande attenzione: ancora forse non è pronto per i nostri articoli, ma lo sta diventando e vogliamo farci trovare preparati. Per questo parteciperemo alle prossime fiere in programma a Dubai».
Con i mutamenti del mercato nautico che chiede imbarcazioni sempre più grandi, come è cambiata e come sta cambiando la vostra offerta?
«La nostra crescita è avvenuta di pari passo con la richiesta del mercato di avere barche più grandi. L’Italia rappresenta ad oggi circa il 60% del comparto dei mega yacht nel mondo, e trattandosi del nostro territorio, siamo arrivati ad avere fra i nostri clienti tutti i migliori cantieri della nautica italiana, che hanno incrementato la richiesta dei cavalletti per grandi scafi. Ciò non toglie che continuiamo a produrre articoli anche per le piccole imbarcazioni, quelli con cui abbiamo avviato la nostra attività, ovvero carrellini, piccoli cavalletti e soprattutto scaffalature in rack, che consentono di sfruttare lo spazio in altezza. Ne stiamo vendendo tantissime in Europa e abbiamo iniziato anche negli Stati Uniti, prendendo contatti proprio qui in Florida con alcuni dealer molto inseriti nella manutenzione dei porti più grandi. La chiave del nostro successo non è solo nel prezzo, ma anche nella qualità: i nostri articoli sono tutti zincati a caldo e hanno la certificazione CE, che oltreoceano non è obbligatoria ma viene riconosciuta come segno di grande qualità, in quanto è noto quanto gli standard europei siano rigorosi».
Oltre ai cavalletti, quali sono i nuovi prodotti che avete lanciato nel mercato?
«Un articolo che abbiamo inserito di recente, e che sta riscuotendo un ottimo successo, sono le cabine in rack per il rimessaggio, lo stoccaggio invernale e la verniciatura. Le realizziamo sia fisse che movibili, su ruote per le imbarcazioni più piccole e su binari per quelle più grandi. Tutti i cantieri ormai vogliono lavorare al chiuso e tutti gli armatori pretendono di avere la barca al coperto per il rimessaggio e lo stoccaggio; per questo le nostre cabine stanno prendendo così piede. Le realizziamo anche per i super yacht: una delle più grandi che abbiamo costruito è lunga 80 metri, larga 35 e alta 10, a una sola campata».
Un’altra esigenza sempre più diffusa nel settore, soprattutto in riferimento alle grandi imbarcazioni, è il custom. Quanto è importante per Naval Tecno Sud?
«Il nostro fatturato si divide tra il 50% dalla produzione standard e il 50% della produzione custom, quindi abbiamo un notevole lavoro di ricerca e progettazione di articoli su misura. Anzi, posso dire con orgoglio che siamo riusciti a inserirci nei migliori cantieri al mondo proprio grazie alla nostra elevata produzione custom. I nostri competitor saranno anche più veloci di noi con le consegne, perché hanno grandi stock di magazzino; noi invece magari facciamo aspettare il cliente una ventina di giorni, ma gli consegniamo un prodotto realizzato esattamente come vuole lui».
Nonostante Naval Tecno Sud lavori in tutto il mondo, perché avete scelto di mantenere l’intera produzione in Italia?
«Per garantire un elevato livello di qualità, che dimostriamo con rigorose certificazioni sia aziendali che sui singoli prodotti. Siamo soggetti a continui controlli di qualità – per esempio, i nostri saldatori hanno speciali patentini rinnovati periodicamente – e questo è un segno di garanzia insuperabile. Sarebbe difficile, per Naval Tecno Sud, gestire una produzione con un tale livello di qualità al di fuori del nostro paese».
Quanto incide il costo del trasporto sulla vostra strategia?
«È di sicuro una voce che ci penalizza, soprattutto per le consegne in nord Europa; ma nonostante ciò, il nostro rapporto qualità-prezzo resta molto competitivo ed è in grado di assorbire senza problemi anche i costi di trasporto».
Luca D'Ambrosio
Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura.
Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.
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Buona sera sono Antonio Ricci ho un cantiere navale avrei bisogno di cavalletti x imbarcazioni , mi potete contattare ?