Navigazione costiera , norme sempre più restrittive anche sui litorali
Al netto delle singole decisioni prese dalle capitanerie dei porti principali (pensiamo alla stazione marittima di Genova, che ha limitato nettamente il transito delle navi merci, oppure al porto di Civitavecchia o a quello di Messina, che vogliono ridurre lo sbarco e le partenze delle navi passeggeri, se non addirittura vietarne l’accesso per contribuire al contenimento del contagio da Covid-19), la disciplina da tenere lungo coste è sottoposto a un rigido controllo da parte delle autorità marittime e dalla Guardia di Finanza con un solo obiettivo: ridurre il contagio “educando” i comportamenti dei residenti delle località marittime.
Una misura straordinaria che coinvolge la Costa Azzurra, la Provenza e la Linguadoca e che sarà in vigore fino al 31 marzo, ma le condizioni in continuo peggioramento della popolazione francese, colpita anch’essa in modo massiccio dalla pandemia soprattutto nelle ultime settimane, lasciano pensare che il decreto verrà prorogato. Mentre in Italia, come abbiamo spiegato in un articolo precedente, dedicato al divieto di navigazione delle unità da diporto, il provvedimento non è esplicito ma di fatto preclude le uscite in barca se non a scopo lavorativo.
A oggi sono state sanzionate una decina di persone, ree di essersi recate in spiaggia o intercettate mentre passeggiavano sul molo approfittando di queste prime giornate primaverili.
In questi casi, l’inosservanza delle norme comporta le conseguenze previste dall’articolo 650 del codice penale e che possono culminare con l’arresto fino a tre mesi, oltre a una sanzione amministrativa.
Oltre agli elicotteri della Polizia di Stato, le nostre coste sono vigilate dall’alto anche dai droni, strumento di sorveglianza sempre più usato dalle Forze dell’Ordine, non solo in città ma anche nelle località di mare. In alcune regioni i droni vengono dotati di un impianto audio in grado di emettere una voce che invita le persone a lasciare le spiagge, ricordando il regolamento da rispettare e le sanzioni in caso di trasgressione.
Un sofisticato sistema di controllo “parlante”, sperimentato per la prima volta in Italia dal sindaco di Fiumicino, che consente di seguire in tempo reale l’andamento nei territori costieri da tenere costantemente sottocchio in un momento così emergenziale. Il drone vede e provvede.
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