Sapevate che un mozzicone di sigarette gettato in mare può inquinare fino a 500 litri d’acqua? Il dato fa impressione. Il problema dei rifiuti in mare è grave e va affrontato con serietà.
È partita a fine mese l’iniziativa “Navigo e Riciclo”, il lancio è stato fatto a Marina di Varazze. “Navigo e Riciclo” punta a sensibilizzarci e abituarci ad adottare comportamenti corretti e ci mette a disposizione gli strumenti per farlo: per tutta la stagione estiva verrà consegnata, presso le capitanerie dei porti partecipanti – Porto Mirabello e Porto Venere a La Spezia, Cala Cravieu a Celle Ligure, Marina di Alassio, Porto Savona, e la Marina Varazze – una borsa destinata agli imballaggi riciclabili. In questo modo potremo anche accedere ai distributori di sacchetti della spazzatura da utilizzare per i rifiuti non riciclabili. In ogni porto saranno presenti poster e istruzioni trilingue (francese, italiano e inglese) per spiegare l’operazione e le modalità di funzionamento.
Negli anni passati campagne di questo tipo sono state fatte in Francia e i risultati si sono visti: si è riscontrato un netto aumento dei rifiuti riciclati nei porti che hanno preso parte all’iniziativa. Nel 2015, 111.000 diportisti sono stati sensibilizzati sul giusto comportamento da adottare per i rifiuti a bordo.
“Già molto si fa nelle nostre Marine per supportare al meglio le politiche di tutela dell’ambiente anche e soprattutto sensibilizzando i diportisti” sottolinea Liliana Molin Pradel, responsabile marketing di Marina di Varazze, “ma certamente azioni coordinate e sviluppate ‘in rete’ non possono che portare ulteriore beneficio e visibilità a iniziative virtuose come quella proposta nell’ambito dell’Accordo RAMOGE”.
“Navigo e Riciclo” si associa all’accordo RAMOGE, accordo che coinvolge Italia, Francia e Monaco per la tutela delle acque del Mediterraneo nato 40 anni fa (RAMOGE è uno strumento di cooperazione scientifica, tecnica, giuridica, amministrativa e operative, con cui i governi francese, monegasco e italiano mettono in atto delle azioni communi di gestione integrata del littorale).
Tra le attività di RAMOGE anche il censimento dei rifiuti spiaggiati. Le ultime campagne di monitoraggio sono state condotte in due stagioni (autunno e primavera) su alcune spiagge in Liguria, a Monaco e nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, seguendo il protocollo di rilevamento dei rifiuti marini conforme alla direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino contenuto nel documento Guidance on Monitoring of Marine Litter in European Seas.
I risultati evidenziano che la maggiore parte dei rifiuti proviene dalla terra; un’altissima percentuale, 80 % di rifiuti, sono in plastica generati soprattutto dagli imballaggi alimentari; alcuni rifiuti specifici sono stati trovati in grande quantità, come i mozziconi di sigaretta e i bastoncini di ovatta; inoltre, la grande quantità di legname ritrovata può costituire un pericolo e rappresenta un onere finanziario per enti e comuni che devono occuparsi della raccolta.