Il trimarano da crociera da noi in Italia è ancora visto un po’ come un mezzo da extraterrestri. I catamarani sono ormai sdoganati, anzi piacciono sempre di più, ma sui “tri” siamo ancora un po’ indietro.
Quelli più noti da noi sono i Dragonfly o i Corsair, mezzi velocissimi, adrenalinici, per il divertimento puro, hanno gli scafi retrattili e sono carrellabili. Si usano, è vero, anche in crociera ma sono piccoli e non proprio comodissimi. Invece ci sono dei trimarani da gran crociera che entrano in diretta concorrenza con i migliori “performance cruising cat”.
In costruzione al cantiere Neel di La Rochelle c’è, per esempio, il Neel 51. Questo modello si inserisce tra il 45 – che l’anno scorso, alla sua prima apparizione, ha vinto nella categoria multiscafi l’ARC – e il mastodontico 65 che è stato varato a maggio del 2015.
Il Neel 51 andrà a sostituire il 50, nuovo lo scafo centrale, l’impostazione stilistica e il layout. Come per gli altri suoi fratelli, una grande piattaforma integra gli scafi laterali con quello centrale in questo modo si crea una zona abitabile di dimensioni notevoli che è organizzata con cucina, dining, area navigazione e cabina armatoriale. Negli scafi laterali, scendendo di livello, le altre cabine.
All’esterno si sfrutta, oltre alle zone di coperta classiche, anche il tetto della ampia sovrastruttura che diventa un fly “oversize”; che comunica con la postazione di comando, posta a un livello intermedio tra coperta e fly e dove sono concentrate tutte le manovre.
Per quanto riguarda la costruzione, scafi, sovrastruttura e ponte sono realizzati in infusione utilizzando resina isoftalica.
La parte centrale dello scafo principale è dedicata a tutti gli impianti – motore, serbatoi, batterie… – il vano è enorme, si accede dal pavimento del salone, ci si sta in piedi, tutto è a portata di mano e i pesi sono così concentrati in basso e al centro.
Oltre alla versione da crociera ne è prevista anche una più sportiva con rig in carbonio.
Ma sono mezzi sicuri i trimarani? Come spiegano dal cantiere, sono molto sicuri, la loro larghezza li rende stabili e, paragonati ai catamarani, il loro momento raddrizzante si sposta verso l’alto di parecchio. Per i catamarani è intorno ai 12° mentre per i trimarani è oltre i 30°. E uno sbandamento di 30 e rotti gradi difficilmente lo si raggiunge se si porta il multiscafo in condizioni normali.
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