Neo 515 Fiveonefive, il nuovo full carbon super versatile di Ceccarelli Yacht Design

Uno scafo che mostra i muscoli con eleganza, dall’incredibile versatilità a seconda delle scelte dell’armatore e dei numerosi optional, e soprattutto con una serie di innovazioni progettuali che si distinguono per l’intelligenza e per l’arte ingegneristica. Neo 515 Fiveonefive è la nuova barca a vela progettata da Ceccarelli Yacht Design, un full carbon già in costruzione che aumenta la gamma del cantiere NEO YACHTS affiancando i precedenti modelli   350 e 430 Roma e il nuovo 570, anch’esso prossimo al varo.

Neo 515 Fiveonefive resta fedele al concept originale Neo Yachts grazie alla costruzione interamente in fibra di carbonio epossidica, all’elevato momento di raddrizzamento, all’alta percentuale di peso della chiglia, al generoso piano velico e al dislocamento molto leggero. Ma soprattutto, grazie all’ampia disponibilità di customizzazione, Neo 515 Fiveonefive può diventare all’occorrenza un velocissimo cruiser che offre elevate performance nelle traversate, anche se in bolina e in modalità vele bianche; un cruiser-racer molto facile da convertire da una modalità all’altra semplicemente aggiungendo alcune vele e cambiando i cuscini con altri più economici; o ancora un full racer senza perdere gli spazi e gli strumenti necessari per far vivere a bordo un equipaggio mantenendo il comfort per le esigenze di base (mangiare, dormire, andare in bagno), ma al contempo ottimizzando le prestazioni.

Grazie all’ampio specchio di poppa di 5 metri, il Neo 515 Fiveonefive offre un garage tender di buone dimensioni sia nella versione a doppio timone che in quella a timone singolo. Il garage è chiuso da un’ampia piattaforma che permette facili tuffi in mare, mentre la chiglia, disponibile in tre opzioni (fissa da 3,5 o 3,6 metri, idraulica sollevabile da 3,6 a 2,1 metri, telescopica elettrica da 3,5 a 2,1 metri), è composta da una struttura in weldox (una qualità speciale di acciaio inossidabile che permette grandi deformazioni elastiche), gusci in fibra di carbonio per dare un perfetto profilo idrodinamico e un bulbo di ben 4000 kg di peso che porta la chiglia al 50% del dislocamento totale dello yacht. Questi fattori, combinati con l’importante pescaggio, sono il segreto della grande capacità di accelerazione e velocità, nonché del ridottissimo sbandamento, del Neo 515 Fiveonefive.

Ma le innovazioni progettuali di questa meravigliosa barca a vela non sono finiti qui. Da sottolineare ci sono infatti anche la prua inversa che consente una linea di galleggiamento più lunga e un minore peso nella parte anteriore; l’importante smusso di prua che fa risparmiare 200 kg di peso nella struttura anteriore della barca e garantisce un migliore flusso del vento durante la navigazione di bolina, facendolo scorrere delicatamente nei lati del ponte di poppa; la cabina di coperta integrata che scompare nel bompresso e offre un’elevata altezza interna; e infine il bordo libero basso e liscio e la linea di galleggiamento lunga, che generano un baricentro più basso, un pitching decrescente per un migliore comfort sulle onde.

Sul Neo 515 Fiveonefive, spiega il CEO Paolo Semeraro, «ogni singola linea, ogni singola curva esiste per una precisa esigenza tecnica, in modo da creare un impatto minimo e la massima efficienza possibile sfruttando solo due elementi: il vento e l’acqua. In natura tutto ciò che è efficiente è anche semplice e straordinariamente bello. Questo è il motivo per cui Neo 515 Fiveonefive conquista al primo sguardo».

«Sin da quando ho progettato la mia prima barca a vela nel 2014 – prosegue Semeraro – è stato molto difficile guardare gli altri scafi senza pensare a ciò che sono realmente, ovvero delle barche troppo classiche, troppo pesanti e troppo noiose da portare. Talvolta accade di vedere imbarcazioni che somigliano ai Neo, ma esaminandole nel dettaglio, si scopre che hanno solo un paio di peculiarità simili a quelle della nostra linea. Oggi in barca a vela mi diverto solo se sono a bordo di un Neo Yachts: la stabilità, l’accelerazione e la velocità mi ricordano i bei tempi olimpici… e sono felice».