Il paranco per fare forza ma…attenzione all’occhiello

Quando serve esercitare una forte trazione, la realizzazione di un paranco a bordo è un’ottima soluzione. Spesso serve per fissare qualcosa sulla coperta, come il tender ad esempio, oppure, nel caso che vi mostriamo nelle foto, per fissare il boma.

L’esecuzione è quanto di più semplice esista ma non di rado si commette un errore nel cuore del paranco, ossia l’occhiello dentro cui far passare il corrente, cioè la parte libera della cima.

Quello che spesso accade, è che si pieghi in due la cima e si esegua un semplice nodo. In questo caso abbiamo certamente realizzato un occhiello utile a far passare al suo interno il corrente. Ma una volta andato in tensione, il nodo che abbiamo realizzato inizierà ad assuccare stringendo in modo tale da essere difficilissimo o impossibile da sciogliere.

L’alternativa è quella di realizzare l’occhiello in modo diverso. Invece di eseguire un nodo con la cima raddoppiata, dobbiamo farne uno facendo passare il corrente sopra al dormiente e poi all’interno.

In questo modo abbiamo realizzato un occhiello all’interno del quale potremo far passare la cima per realizzare il paranco. Il nodo dell’occhiello andrà in tensione ma non assucherà. Per concludere il paranco basterà eseguire qualche collo e chiudere con un mezzo collo.

Per scioglierlo sarà sufficiente tirare il corrente e liberare così la cima.

Nico Caponetto

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