Abbiamo incontrato Teo Aiello, direttore generale di Nuova Jolly Marine, durante il Navigami, dove era esposta gran parte della flotta. E proprio osservando da vicino e affiancati i Prince 23, 25 e 30, è sorta spontanea la domanda che abbiamo rivolto ad Aiello.
No affatto. Non solo fra un modello e l’altro , dimensioni a parte, la progettazione può portare a soluzioni profondamente diverse. Lo sforzo di progettazione e quello creativo possono incidere significativamente sulla fisionomia del battello.
Facciamo un esempio concreto a partire dai modelli che abbiamo citato.
La consolle è uno degli elementi, molto importanti, che incide sulle possibili variabili. Prendiamo ad esempio il Prince 25 che può essere equipaggiato con due diversi tipi di consolle. Nel caso del battello in mostra, aderendo alle necessità del cliente, che voleva più spazio e possibilità di movimento, abbiamo realizzato una consolle più piccola. Lo stesso battello però, può avere una configurazione diversa, con una concolle più grande, in grado di accogliere al suo interno un bagno che puà fungere anche da spogliatoio o ambiente per lo stivaggio.
Lo stesso concetto vale anche per Rib più piccoli come ad esempio il Prince 23?
Certamente. Sul 23 in particolare, abbiamo scelto di non prevedere una consolle che possa ospitare al suo interno un bagno, per evitare di ridurre troppo lo spazio calpestabile. Però anche in questo caso abbiamo progettato una consolle diversa, che prevede una plancia molto più larga rispetto a quella standard, con una inclinazione diversa, per recuperare più spazio per l’inserimento degli strumenti. In questo modo gli strumenti non sono montati in modo esterno ma vengono incorporati alla plancia.
Differenze sostanziali e, in alcuni casi, di dettaglio. Quali sono gli indicatori che seguite per individuare e realizzare queste modifiche?
In Nuova Jolly siamo molto attenti ad ascoltare e non sottovalutare le osservazioni critiche dei nostri clienti. Naturalmente non vengono accolte tutte come soluzioni progettuali, ma in tutti i casi rappresentano uno stimolo per sviluppare nuove idee e introdurre novità.
Il mondo dei gommoni sta
Si è vero, ma ha anche subito una trasformazione. Le dimensioni, ad esempio, sono sempre più grandi. Il mercato si è ripreso, la gente è sempre più interessata ai gommoni, ma l’acquisto si va orientando su batteli sempre più grandi.
L’ultimo vostro progetto è infatti il Prince 38, che abbiamo provato a Miami. Cosa avete messo di nuovo in cantiere?
Di novità ce ne sono parecchie. A proposito di dimensioni sempre maggiori, stiamo consegnando, in queste settimane, dei 43 piedi. In realtà si tratta di un progetto che ha due anni di vita. Ma sta dando buoni risultati e quindi oggi stiamo lavorando intorno a un’idea di un 45 o addirittura un 50 piedi.
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