Nuova Jolly Prince 38 CC: con due Mercury 500R si vola sull’acqua

Nuova Jolly Prince 38 CC: in prova a Miami con una coppia di Mercury 500R. 

Quando si realizza un test in mare alcune volte il rapporto che si crea con l’imbarcazione sulla quale si naviga determina fin dall’inizio l’esito della prova stessa. E’ certamente questo il caso del nuovo Prince 38 cc di Nuova Jolly che, nonostante le prestazioni fuori dal comune, riesce sempre a trasmettere una sensazione di grande sicurezza.

D’altro canto stiamo parlando di una carena leggendaria, in grado di realizzare imprese come quella compiuta da Sergio Davì e Teo Aiello che, con un gommone identico a questo, ci hanno addirittura attraversato l’Oceano Atlantico.

Forse per questo non vedevo l’ora di mettere le mani su questa nuova versione, motorizzata per l’occasione con una coppia di Mercury 500R.

Prince 38 cc, la prova in mare

Scostiamo dal pontile del Grove Harbour Marina di Coconut Grove in una giornata assolata e leggermente ventosa. E’ qui che Mercury Racing ha organizzato questa giornata di prove in mare, siamo infatti in una porzione di oceano che, essendo fuori dal traffico di Miami, consente di dar fondo alle manette senza problemi. 

Ė una flotta impressionante (ben 14 imbarcazioni) quella che Mercury mette a disposizione per testare i suoi mitici motori fuoribordo ad alte prestazioni e se il Prince 38 cc di Nuova Jolly è l’unica imbarcazione italiana presente, allora vuol davvero dire che l’eco delle leggendarie doti di carena di questo maxi-rib, è arrivato fino a qui.

Mentre usciamo dal porto, aggancio il cavo di sicurezza alla cintura e siamo pronti a partire. Le sedute del pilota sono avvolgenti, sicure e posizionate ad un altezza che consente di avere una perfetta visibilità. Appena fuori dalla “no-wake zone” porto le manette in avanti e, quasi senza accorgermene, Prince 38 cc entra già in planata, siamo a poco più di 11 nodi ed il suo assetto è pressoché perfetto.

Non resisto, devo provare subito l’accelerazione. Do fondo alle manette e, mentre il sound di questi motori e il GPS che sembra impazzire fanno aumentare il mio battito cardiaco, arrivo a 40 nodi in circa dieci secondi e a 60 in meno di venti! Regolo il trim di fino e, a 6.800 rpm, registro una velocità massima di 62,7 nodi ovvero 72,2 mph !

A questa velocità Prince 38 cc naviga in modo esemplare, l’acqua accarezza la ruota di prua sfiorandola e, nonostante in acqua ci sia solo il dead rise o poco più, l’assetto è perfettamente orizzontale. Accenno a dei cambi di direzione che il maxi-rib esegue senza fare un plisset poi rallento (si fa per dire) fino a 40 nodi e mi metto a virare in cerchio. Prince 38 cc tiene la rotta circolare come fosse su una rotaia immaginaria, il gommone si inclina ma la sensazione di sicurezza è sempre altissima, provo ad accelerare o a decelerare ma questa magnifica imbarcazione non accenna mai ad allargare o a stringere.

Controviro per andare a prender le nostre stesse onde, unico modo oggi per vedere cosa succede, e quando ci arrivo in prossimità ributto giù le manette. Passiamo sulle onde intorno ai 50 nodi, Prince 38 cc decolla e riatterra in acqua senza scomporsi e, soprattutto, senza sbattere sulla superficie, la V pronunciata di prua fa il suo lavoro ed ammorbidisce il rientro della carena in acqua.

Rallento ancora fino a 25/30 nodi ed eseguo una serie di virate e contro-virate strettissime, questa barca non si scompone nemmeno a pagarla, è un piacere guidarla.

Condizioni della prova. La prova è stata condotta in condizioni di mare calmo, vento fra i 5 e i 10 nodi, tre persone a bordo, carburante al 60%.

Come è fatto il Prince 38 cc di Nuova Jolly

Prince 38 cc è un Rib di nuova generazione anche dal punto di vista della costruzione. La carena Hi Power, con una V molto profonda, è costruita in fibra di vetro “Rowing Mat” con una laminazione dei tessuti incrociata per dare più robustezza e rigidità. I Tubolari sono in Neoprene-Hypalon, un materiale che offre una eccellente resistenza ai raggi UV, e ai carburanti.

Quindi partiamo dalle sensazioni  e diciamo subito che il Prince 38 cc è un Maxi-Rib che ha la capacità di accoglienza di un open di dimensioni decisamente maggiori. E’ questa la sensazione che abbiamo ricavato salendo a bordo, ancor prima di muovere verso l’oceano, semplicemente camminandoci ed osservando il piano di coperta.

A poppa c’è una dinette che in realtà è una zona trasformabile che, grazie ai servomeccanismi elettrici, in poche mosse cambia completamente fisionomia. Tre le diverse possibilità troviamo: tavolo allestito, in modo che il divano ad U possa ospitare seduti a pranzo comodamente 8 ospiti; tavolo abbassato elettricamente al livello dei cuscini, in modo da ricavare un prendisole di dimensioni impressionanti: 2,1 metri per 1,60; oppure, la versione più congeniale alla navigazione, con il tavolo che si abbassa completamente e diventa piano di calpestio.

La dinette poppiera del Prince 38 cc merita ancora qualche considerazione per più di un aspetto interessante. Intanto per i volumi di stivaggio. Quando si naviga con un Rib di queste dimensioni, è plausibile avvera a bordo materiale da stivare in proporzione al numero delle persone imbarcate e al tipo di navigazione che si fa, dalle scarpe a generi di vestiario, da taniche a pezzi di ricambio per finire con le dotazioni.

Sotto le sedute dei tre divani si aprono altrettanti gavoni in cui si può distribuire tutto il materiale imbarcato, senza dimenticare che tanto altro spazio lo troveremo anche a prua e nella cabina.

Inoltre, in questo spazio del Prince 38 cc concepito per il relax, spicca la presenza di un angolo frigo con lavello e un bel piano di appoggio collocato alle spalle del pilota.

Infine, un discorso a parte lo merita il livello di comfort delle sedute che se possiamo dare per scontato quando lo si apprezza all’ormeggio, altra cosa è in navigazione a 35 nodi, quando il senso di accoglienza e protezione del pozzetto si misurano su una scala completamente diversa.

Idealmente collocata al centro del Prince 38 cc, troviamo la postazione di guida. Nel complesso salta agli occhi un fatto essenziale: chi pensa e progetta questi gommoni va per mare.

Sono tanti gli spunti che inducono a questa riflessione: le sedute sono avvolgenti con uno schienale sufficientemente alto da garantire un buon sostegno per la schiena, essenziale alle alte velocità; la consolle vede distribuiti gli strumenti in modo che lo sguardo passi in modo logico da uno all’altro per rilevare i dati della navigazione; perfetta la posizione delle manette, che non ci costringono a nessuna tensione muscolare; ottima la visibilità verso prua, nonostante l’altezza della plancia di comando determinata dalla presenza della cabina sottostante, che invece protegge anche grazie a un deflettore che devia il flusso dell’aria.

A sinistra della guida si apre l’accesso alla cabina che, di dimensioni certamente superiori a quelle che si percepiscono dall’esterno, è composta da un grande letto a V e da un bagno separato, dotato di WC, doccia e lavandino.

Oltrepassata la postazione del pilota, ci si ritrova in una seconda “dinette” che non è improprio definire come uno spazio multifunzione. Nella configurazione destinata alla navigazione, il triangolo di prua si presenta nella sua forma più classica: una panca a V per far sedere 6 persone che possono contare sulla presenza di robusti tientibene fissati ai tubolari.

L’intervento del piano del tavolo, modifica completamente la situazione. Senza supporto, il piano diventa l’appoggio di un grande cuscino che trasforma tutta la zona di prua del Prince 38 cc in un grande prendisole. Con il suo supporto, diventa un secondo tavolo su cui appoggiare cibo e bevande. Anche sotto le sedute a prua, si aprono tre gavoni che aumentano i volumi di stivaggio già molto buoni a poppa.

Scheda tecnica

Lunghezza f.t.11,30 mt
Larghezza3,80 mt
Lunghezza int.10,00 mt
Larghezza int.2,30 mt
Serb. carburante700 lt
Serb acqua dolce150 lt
Motori2 Mercury 500R
Persone18
OmologazioneCE cat B
Luca d'ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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  • Buongiorno caro lettore,

    La prova è stata effettuata a Miami.

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