Come vi avevamo promesso, abbiato seguito a Düsseldorf il lancio ufficiale della nuova creazione dei cantieri Azimut, il 66 Flybridge. Qualche tempo fa il cantiere di Avigliana aveva diffuso la prima foto, e in occasione del Boot ha presentato nel dettaglio le caratteristiche del nuovo modello della categoria in cui Azimut è un riferimento del mercato, con oltre 300 unità vendute tra i 62 e 64 negli ultimi dieci anni.
L’Azimut 66 Flybridge è in tutto e per tutto fedele alla linea del marchio: linee flessuose e sportive all’esterno (disegnate da Massimo Righini), lusso e italianità. All’interno, però gli spazi sono più grandi, soprattutto grazie al largo utilizzo di fibra di carbonio per la costruzione, che consente di aumentare i volumi a parità di peso e senza compromettere la stabilità dinamica. Il carbonio è utilizzato soprattutto nelle zone più alte della barca (l’hard top, la parte prodiera del fly bridge, l’arco radar), dove il peso può dare maggiori problemi alla stabilità. Gli elevati standard progettuali di Azimut riguardano anche le parti in vetroresina (laminate in infusione con layout variabili) e realizzate con resina vinilestere per garantire massima protezione agli agenti atmosferici. Grande attenzione anche ai dettagli meno visibili: l’isolamento stagno dei passaggi a paratia per i cablaggi elettrici e i tubi idraulici garantito, i raccordi sotto la linea di galleggiamento realizzati interamente in bronzo, le vibrazioni smorzate dall’utilizzo di apposite soluzioni.
L’Azimut 66 Flybridge è anche una barca molto tecnologica: molte soluzioni mutuate dal mondo della domotica e dell’automobile sono state adattate alle esigenze della navigazione da diporto. Così a bordo troviamo un sistema di timoneria elettronica innovativo che può essere configurato dall’armatore per riflettere il proprio stile di guida, e garantire così il minimo sforzo e il massimo della sensibilità. Il pannello che divide la zona cucina e la zona living può essere opacizzato elettricamente per dare più privacy, e tutte le luci di bordo possono essere regolate di intensità. Infine, ovviamente, la tecnologia più puramente nautica, con i sistemi integrati di Raymarine che possono interfacciarsi con la maggior parte degli impianti di bordo: motori, pompe di sentina, ventilazione della sala macchine, impianti audio e aria condizionata. Il tutto accessibile anche in remoto dal tablet.
Gli interni, disegnati da Carlo Galeazzi, incorporano le tendenze più contemporanee del design di interni, e molte soluzioni pensate per rendere la vita a bordo più comoda. Sul ponte principale si apre il salone con divaniere contrapposte, ampie finestrature laterali e dettagli di lusso: la tv (con schermo fino a 55″) a scomparsa, una vetrinetta retroilluminata, il wine cooler illuminato nella zona bar e una zona pranzo tipo bar a fianco della postazione di guida per seguire la navigazione in comodità. Sul ponte inferiore troviamo le cabine: quella armatoriale a tutto baglio con grande bagno, quella VIP e due cabine con letti doppi con oblò maggiorati (oltre alla cabina per l’equipaggio). I tre bagni hanno tutti la zona doccia separata.
All’estern0, a colpire è senza dubbio il flybridge di 28 mq, il più grande della categoria, composto da tre aree separate. Sul ponte principale una zona pranzo nella zona centrale, l’area prendisole a prua attrezzabile con bimini ad apertura automatica e, a poppa, una zona personalizzabile con dinette o area prendisole. Oltre ovviamente al garage nascosto dalla plancetta idraulica che può ospitare un tender fino a 325 cm.
Scheda tecnica
Lunghezza fuori tutto 20,8 m
Larghezza massima 5,23 m
Dislocamento a pieno carico 41,6 ton
Immersione sotto le eliche (a pieno carico) 1,6 m
Tipo di carena: a V con deadrise 17°
Capacità serbatoio carburante 3.900 litri
Capacità serbatoi acqua 1.000 litri
Categoria di progettazione CE A /NMA
Motorizzazione: 2 x 1150 mHP (847 kW) CAT C18 ACERT Linea d’asse
Velocità: Velocità massima 32 nodi, velocità di crociera 28 nodi
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