Sibilla Gambino presenta oggi il suo nuovo romanzo “Oltre il muro il babau” edito da Carlo Saladino Editore, al Salone Internazionale del Libro di Torino, iniziato giovedì 18 maggio e che giungerà al termine lunedì 22 maggio 2023.
La storia, frutto di una grande ricerca durata quasi due anni da parte dell’autrice, riguarda una giovane protagonista, che ancora bambina, vede il mondo attorno a sé evolvere e cambiare repentinamente dopo il crollo della “cortina di ferro”.
Le vicende di questo romanzo, ambientate durante gli anni della caduta del muro di Berlino, coinvolgono una bambina di otto anni che guarda il mondo dalla finestra del suo Hotel, durante i viaggi di lavoro del padre in Ungheria. La narrazione continua poi dalla casa della nonna, ungherese tradizionalista, a cui viene affidata la piccola per un breve periodo.
I molti protagonisti presenti nel romanzo raccontano le vicende che hanno attraversato l’Ungheria, e i territori limitrofi, durante quel delicato periodo storico.
“Sibilla è una delle nostre firme più raffinate ed eleganti – Commenta Luca D’Ambrosio, Direttore della testata – E’ un grande piacere vedere che il frutto del suo lavoro, come sempre risultato di analisi storiche ed intellettuali di grande portata, venga pubblicato ed apprezzato all’evento culturalmente più importante d’Italia”
La protagonista dell’opera, per affrontare tutto quello che stava accandendo, trova un escamotage: raccontare tutte le sue paure al cane di peluche, che tiene sempre accanto a sè e che, a volte, sembra avere una coscienza propria.
Ma cos’è il babau? Lo abbiamo chiesto all’autrice stessa:
“Il babau è il mostro, che in base alla posizione geografica italiana assume a volte altri nomi. In questo libro il babau è la paura dell’altro, quello che non si conosce.” riferisce Sibilla Gambino, autrice del romanzo. “Oltre il muro cosa c’è? Non si sa, allora alziamo muri così quello che c’è oltre, e che può fare del male, resta fuori.”
L’autrice sarà presente oggi sabato 20 maggio e domani, domenica 21 maggio 2023 al Padiglione Oval Stand W21 per presentare il libro e accogliere i lettori che vorranno incontrarla.
“C’erano muri che scorrevano lungo la linea del confine. Illuminati dai fari. Muri e muri e ancora muri. Ci fossero o non fossero esattamente lì, sospirò Silvia, erano chilometri di muri che dividevano terre e persone, terre e persone, ripeté. E si morse le labbra. Faceva così anche da piccola quando sentiva che c’era il babau.” – si legge nel nuovo romanzo. “Il babau si nasconde dietro i muri – per nasconderlo alzano apposta i muri – il babau ti agguanta, ti fa secco, ti distrugge, ti ammazza, ti divora… il babau, che è la fine di ogni speranza.”