Ordinanze portuali anti Coronavirus : le misure straordinarie delle capitanerie italiane
Assoporti, l’Associazione dei Porti Italiani, comunica che i porti del nostro Paese stanno adottando tutte le misure per garantire la massima sicurezza delle operazioni e soprattutto sono pienamente operativi, senza blocchi né rallentamenti, a servizio della collettività e tutti gli uffici, compresi quelli di controllo, garantiranno il regolare svolgimento delle attività per tutto il periodo di emergenza e nel pieno rispetto dei provvedimenti decretati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’obiettivo primario di tutelare la salute pubblica anche nelle aree portuali.
“I provvedimenti adottati dal governo non limitano in alcun modo la circolazione delle merci nel nostro Paese“, dichiara infatti l’associazione che riunisce le Autorità di sistema portuale italiane, aggiungendo che, ferma restando la procedura della libera pratica sanitaria che autorizza l’approdo delle navi, c’è piena disponibilità ad adottare eventuali nuove misure “che dovessero essere dettate dalla Protezione civile“.
Anche il transito delle navi merci viene limitato rispettando le ordinanze portuali anti Coronavirus: se entra una porta container, non è consentita la manovra a una petroliera. Una misura netta, al fine di regolare gli ingressi e le uscite delle navi più grandi.
“In questo momento difficile per l’intero Paese, risulta necessario garantire l’efficienza del sistema porto e al contempo assicurare la tutela sanitaria di chi fa muovere questo delicato ingranaggio“, spiega infatti, attraverso una nota ufficiale, la capitaneria del Porto di Genova. A queste disposizioni si devono adeguare anche i piloti, i rimorchiatori e gli ormeggiatori, ai quali la capitaneria chiede “ogni sforzo utile per limitare possibili ritardi nei periodo di maggior traffico“.
Porti blindati in Sardegna e in Sicilia, salvo eccezioni. Dal 15 marzo fino a data da destinarsi, infatti, sono sospesi tutti i collegamenti e i trasporti ordinari delle persone da e per le due isole. Resta pertanto attivo solo il trasporto merci, mentre il trasporto marittimo delle persone può eventualmente avvenire soltanto previa autorizzazione del presidente della regione, e per dimostrate e improrogabili esigenze.
Quindi anche la pratica della pesca sportiva da e con natante è da considerarsi vietata fino al 3 aprile ed eventualmente prorogata a data da destinarsi.
Inoltre sono diversi i porti turistici dati in concessione a società private che hanno inviato comunicazione ai loro soci per avvisare che le strutture sono chiuse e che l’accesso è consentito solo ai meccanici per lavorare. Ai privati, invece, i porti turistici impongono l’assoluto divieto non soltanto di uscire con la propria imbarcazione, ma anche di effettuare lavori e manutenzione a bordo.
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Salve, desideravo informarmi su eventuali novità e indicazioni per la ripresa della pesca sportiva da natante a Genova.