Fiart sorprende tutti al Cannes Yachting Festival 2021 con il P54, dove la lettera “p” sta come “passione” per descrivere ermeticamente un progetto di yacht che annuncia un modo diverso di vivere la vita a bordo: «per il cliente sarà qualcosa di molto differente di ciò che offre il mercato». Conversione rivoluzionaria degli spazi e adesso il concept creativo si rivolge di più alle attenzioni richieste dall’armatore. «L’architetto Pastrovich ha progettato una barca in cui tutti i mobili esterni sono loose, tutto lo spazio è flessibile e può essere arredato e configurato secondo le esigenze dell’armatore», spiegano in Fiart.
Pastrovich firma il P54
Il progetto è firmato da Stefano Pastrovich, eclettico architetto nautico di fama e velista, a cui le grandi idee non mancano e il P54 ne è la prova definitiva. L’impegno di Pastrovich è quello di aggiungere un’altra imbarcazione iconica alla lunga storia di Fiart, il cantiere che portava in mare, col genio del fondatore Ruggiero Di Luggo, l’iconica “Conchita”.
P54 sarà esposto fisicamente nel 2022 proprio al Festival degli yacht di Cannes. Oltre questa notizia si aggiunge tutto un insieme di operatività con cui il Cantiere di Baia (Na) vuole presentarsi più forte sulla scena nautica: inclusi un sito web tutto nuovo, maggiore penetrazione dei mercati esteri e un’aumentata ricerca del lusso a bordo. A coronare tutto questo impegno c’è inoltre una signora gamma di imbarcazioni denominata Seawalker, di cui parlavamo qui.
Pastrovich per il P54 prende ispirazione dall’automotive riferendosi eventualmente a un hard-top intercambiabile in capotte in base alla stagione. Ma lo yacht è puramente marino e lo si evince benissimo anche soltanto guardando la miniatura esposta. Il P54, in conferenza stampa, è trapelato subito come un’imbarcazione geniale che, c’è da scommetterlo, influirà tantissimo sulle scelte dei competitor per le prossime stagioni. A conferma di ciò, P54 ha una particolarità che lo rende decisamente diverso dagli altri.
I walk-around si spostano
Perché? Prima di tutto si annulla l’idea dei walk-around spostando i passavanti all’interno della tuga. Ne consegue maggiore sicurezza e, soprattutto, la modifica contribuisce ad accentuare lo style avvincente e avveniristico del P54, dove le linee dell’arco dell’imbarcazione crescono con sinuosità alzandosi nella parte centrale e sfumando dolcemente verso la prua. Così il parabrezza della tuga si apre attraverso uno sportello scorrevole consentendo l’accesso al ponte di prua, dove lo spazio si ingrandisce dall’esterno all’interno. Ciò, ovviamente, non inficia affatto la visibilità dalla plancia. Spiega Pastrovich che si è eliminata quella sensazione di pericolo e di limitatezza spaziale, tipica di quando si attraversano i passavanti classici a sinistra e a dritta. Con questa innovazione lo spazio è per di più tutto guadagnato all’interno e diventa vivibile. Il tavolo all’interno ospita comodi i commensali, allietati peraltro da una circolazione dell’aria aumentata dalla prua alla poppa luxury, dotata di una spiaggetta davvero ampia. È una barca «estremamente lussuosa», gli arredamenti vedono la scelta di legni come la quercia, il rovere nelle tinte scure di un arredamento moderno, e le altezze sono notevoli grazie anche allo slancio notevole della sovrastruttura. Dicono a Caness che P54 è «il risultato di un’alchemia incredibile», è innegabile. P54 sarà proposta, secondo le indisrezioni, a 1.450.000 euro.