Pardo 38 : è sorprendente la “piccola” di Pardo Yachts

Se, pensando al Pardo 38, la vostra mente evoca scene glamour di aperitivi lussuosi, consumati nei porti o nelle rade più trendy del momento, avete ragione solo in parte.

Se la sua sfrontata bellezza appare infatti evidente già al primo sguardo, per comprendere al meglio le sue doti marine, l’innata capacità di risolvere le molte necessità di una giornata di mare e l’insospettabile predisposizione alle crociere a medio raggio, serve uno sguardo più approfondito, analitico, completo.

Per capire il vero motivo del successo planetario di questo open, bisogna salire a bordo, navigare e passarci del tempo. Solo così sarà possibile scoprire le mille sfaccettature che questo piccolo gioiello riesce a sintetizzare in soli dodici metri di lunghezza.

E’ questo il motivo per cui, non appena si è presentata l’occasione, non ci siam fatti pregare e siamo saliti a bordo del nuovissimo Pardo 38 che, in livrea bianca, ci aspettava cullato dalle acque del lago di Garda.

La prova del Pardo 38

E’ una giornata splendida quella che accoglie la nostra uscita dal porto di Moniga del Garda. C’è il sole, non c’è vento è l’acqua piatta del lago riflette i colori pazzeschi di una vegetazione che più verde di così proprio non si può.

Procediamo al minimo mentre la prua rovescia del Pardo 38 fende la superficie, increspandola solo leggermente, mentre a poppa non vi è cenno di trascinamento. Ottime premesse per quella che è una carena completamente nuova, studiata appositamente per il Pardo 38. Caratterizzate da un dead rise di oltre 15° e da una V di prua molto accentuata,  queste linee d’acqua promettono tenuta di mare e passaggio morbido sull’onda.

Fra le molte possibilità di motorizzazione, sia entro-fuori che fuoribordo, che Pardo Yachts offre per quest’imbarcazione, l’armatore di questo Pardo 38 ha scelto una coppia di Volvo Penta D6 da 380 cavalli ciascuno. Si tratta di una potenza media che ha il grande vantaggio di esser “leggera”, sia in termini di peso complessivo dei motori, che di consumi.

Spingo le manette in avanti ed il Pardo accelera senza farsi pregare, la velocità aumenta e la barca entra subito in planata. A soli 2.000 giri stiamo già navigando a 21 nodi e, con un colpo di trim, l’assetto diventa subito ideale. La barca è piatta sull’acqua, la scia è pulita e a bordo, complice la protezione offerta dal grande parabrezza, sembra quasi d’esser fermi.

Accelerando ancora il turbo entra pienamente in funzione e, quello che stupisce, è la progressione. Il Pardo 38 incrementa senza sforzo apparente la velocità mentre naviga con un assetto sostanzialmente perfetto.

A velocità di crociera, a 3.000 giri, si naviga a più di 31 nodi con il comfort di un 50 piedi e con i consumi di un gommone, 3 litri miglio complessivi, ovvero 45 litri/ora a motore, fantascienza… In queste condizioni potremmo percorrere la distanza che separa La Spezia e l’isola di Capraia in due ore, viaggiando in prima classe e con un livello di emissioni bassissimo.

Spingo le manette in avanti, voglio capire dove arriva il Pardo 38. Sento ancora l’accelerazione mentre il GPS scandisce cifre sempre più importanti, regolo i piedi fino a sentire le eliche che quasi respirano, poi un click in basso, massimo assetto, massima velocità. Il solcometro sfiora i 40 nodi, gran bella prestazione per la “piccola” di casa Pardo Yachts che, a questa velocità, ancora consuma meno di 80 litri/ora a motore.

Rallento e torno a 27/28 nodi, accosto e, progressivamente, la barca si inclina. Stringo al massimo, stiamo virando con un diametro di non più di 20 metri, lascio le mani e il Pardo 38 rimane in traiettoria senza fare una piega e, soprattutto, senza diminuire di velocità. Controviro, incontro la nostra onda ma la barca se ne infischia, non un colpo, non un sussulto, che carena ragazzi, che carena …

La coperta, i mille volti del Pardo 38

Il piano di coperta di questo walk-around è ricco di tocchi geniali che gli conferiscono la capacità di adattarsi, istantaneamente, alle mille situazioni che la vita di mare richiede quotidianamente.

Ne è un brillante esempio il complesso costituito dal tavolo centrale e dalle sue relative sedute che passano, in un battito di ciglia, dall’essere un grande tavolo per 6/8 persone, ad essere un enorme secondo prendisole.

Questa stessa area è poi elettricamente asservita da un tendalino a scomparsa che, un po’ come uscisse dalla magica tasca di Eta Beta, si estende ed arriva a coprire ben più di quanto ci si aspetterebbe. Viene quindi così a crearsi una zona ombreggiata, tanto grande quanto preziosa nelle giornate assolate.

Il T-Top è un altro piccolo capolavoro, solido robusto e, soprattutto, indenne da vibrazioni in navigazione, copre perfettamente la plancia di comando, i tre sedili di guida ed il mobile bar posto a poppavia degli stessi.

Ma è guardando dalla plancia di poppa verso prua che si comprende come il Pardo 38 sia l’incarnazione del concetto stesso di walk-around. Da qui fino a prua, a sinistra e a dritta, lo sguardo coglie la distesa di teak (viva il sintetico) che ha come unico limite le murate che, alte e sicure, permettono una circolazione di bordo deliziosa e spensierata. Questo vuol dire poter vivere ogni singolo centimetro quadro di superficie di quest’imbarcazione che, senza affollamento, può ospitare comodamente famiglia ed amici, durante le uscite giornaliere.

Le murate sono alte e larghe. Questo consente da un lato di poter ospitare sedute supplementari e tasche laterali dove stivare ogni ben di dio e dall’altro, con un capo di banda cosi largo, vuol dire che sarà possibile sedersi più o meno ovunque, a tutto vantaggio del comfort di bordo.

La prua, un altro tocco di genio, ospita il prendisole e, nel punto dove confluiscono i passavanti, crea quella che può indifferentemente essere la seduta più gettonata in navigazione, o il trampolino per i tuffi più spettacolari dell’estate.

Poco più sotto, a scomparsa sulla bellissima prua rovescia, caratteristica di questa serie, trova spazio l’ancora che, inutile dirlo, comparirà solo quando ci serve, lasciando libero ed elegante, il profilo più bello del momento.

Gli interni

E se fino a qui siete arrivati è perché avete capito che le sorprese che il Pardo 38 ha in serbo per noi non sono ancora finite.

Da uno yacht come questo, che esternamente non presenta “protuberanze” ma che, viceversa, vanta una linea pulitissima e sopratutto asciutta, ci si aspetterebbero interni striminziti e spazi limitati.

Ed invece, proprio come se l’incantesimo di estensione irriconoscibile fosse stato pronunciato da Harry Potter per la prima volta a bordo del Pardo 38, basta metter il naso sottocoperta per rimaner basiti.

L’ambiente che ci riceve è smisuratamente più vasto di quello che l’esterno fa percepire. Un grande letto centrale, dotato di cassettone ed accessibile da entrambi i lati, troneggia al limitare di un open space che riesce ad ospitare anche due mobili laterali ed un bagno separato di ragguardevoli dimensioni.

Scesa la scala d’ingresso la seconda inaspettata sorpresa. Altri due letti singoli, dotati di camminamento centrale, portano a quattro il numero di posti letto comodi e, sopratutto, disponibili senza alzare, abbassare o convertire alcunché.

Perché il lusso non è solo bellezza e rifiniture di pregio ma, anche e sopratutto comodità e, a bordo del Pardo 38, di tutto questo la presenza è decisamente tangibile.

Prestazioni rilevate

GiriNodiLt/mLt/h
6004,40,62,64
1.0009,42,422,56
1.500162,743,2
2.000212,450,4
2.50026,72,874,76
3.00031,3393,9
3.50033,73,4114,58
4.00039,73,9154,83
Accelerazione   Tempo in secondi
0-10 kn3,17
0-20 kn5,56
0-30 kn11,69
0-Max24,08

Dati tecnici del Pardo 38

Lunghezza FT11.90 m
Larghezza3.60 m
Dislocamento7 t
Serbatoio carburante1000 l
Serbatoio acqua180 l
MotoriVOLVO V6-280 CV BENZINA
VOLVO D4-300 CV X 2 DIESEL
VOLVO D6-380 CV X 2 DIESEL
VOLVO D6-440 CV X 2 DIESEL
MERCURY VERADO 300 CV X 2
MERCURY VERADO 350 CV X 2
MERCURY VERADO 300 CV X 3
Categoria CEB
CostruttoreCANTIERE DEL PARDO
ProgettoZUCCHERI YACHT DESIGN
Design interno ed esternoZUCCHERI YACHT DESIGN & CANTIERE DEL PARDO

PARDOYACHTS.COM

INFO@PARDOYACHTS.COM

Luca D'Ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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  • Buongiorno, sono alla ricerca di un 38 usato.
    In attesa.
    Vi ringrazio.
    Franco Azzola

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