Pardo GT52, il debutto di uno yacht versatile ed avveniristico

Pardo GT52, l’ultimo progetto di Pardo Yachts, è finalmente in acqua e pronto per esaudire ogni desiderio. Il debutto mondiale di questa futuristica imbarcazione è avvenuto dal 22 al 24 aprile scorsi durante un evento speciale a Saint Tropez che il Cantiere del Pardo ha organizzato appositamente per presentare al pubblico la sua novità insieme a tutte le altre imbarcazioni della famiglia Pardo. Di fianco al nuovo Pardo GT52, gli ospiti hanno potuto ammirare dal vivo la gamma dei walkaround (Pardo 38, 43 e 50) e l’Endurance 60, in una tre giorni che ha visto per la prima volta nella storia l’esposizione della flotta completa di Pardo Yachts.

«Pardo GT52 va a posizionarsi tra la gamma Walkaround e quella Endurance, rivolgendosi a un segmento di armatori alla ricerca di volumi ancora più vivibili e confortevoli rispetto agli attuali modelli walkaround, ma senza rinunciare alle performance», spiegano da Pardo Yachts. In questa nuova barca a motore da 52 piedi, centrale è il fattore design, con uno scafo dalle linee avveniristiche e con la prua invertita tipica della famiglia, e in cui l’elemento centrale è dato dalla continuità tra interni ed esterni: finestrature verso poppa che si alzano verso l’alto, porta di poppa completamente apribile e tetto in modalità semi-open. L’innovativo concept del Pardo GT52 nasce infatti proprio dall’idea di creare una barca conviviale che potesse collegare al meglio l’interno con l’esterno. Inoltre, gli spazi completamente riorganizzati rispetto ai modelli precedenti offrono una fruibilità del pozzetto più ampia, con zona dinner e aree prendisole estese.

L’architettura del Pardo GT52 permette la scelta tra due layout: galley up (con zona lounge con tv oppure una terza cabina con letto a castello al livello del lower deck) o galley down (con il quadrato della dinette ancora più grande e la cucina sottocoperta ancora più attrezzata per un utilizzo anche destagionalizzato). «È stimolante immaginare la vita a bordo del Pardo GT52 considerando queste due opzioni di layout nella zona living», commenta Massimo Gino di Nauta Design. «Da una parte la soluzione con un’ampia cucina vicina agli ospiti in pozzetto e con una grande zona relax con tv sul ponte inferiore, dall’altra una cucina super attrezzata e un’ampissima dinette lounge sul main deck».

Gli interni del Pardo GT52, come su ogni yacht del cantiere, sono pensati per far vivere un’esperienza tra comfort e funzionalità e per affrontare le lunghe permanenze anche con ospiti a bordo. Ogni centimetro quadrato è stato infatti progettato per offrire l’abitabilità tipica di un appartamento di lusso, a partire dalla cabina armatoriale di volume maggiorato e ruotata con la testiera del letto orientata sulla murata per garantire una migliore circolazione nella cabina, collegata a un ampio bagno con box doccia a prua.

Per quanto riguarda gli esterni, questi privilegiano in assoluto le aree relax: sul GT52, tre persone possono essere comodamente ospitate sul prendisole di prua, a cui se ne aggiungono altre otto nella zona poppiera sedute attorno al tavolo da pranzo, che può essere trasformato in un secondo prendisole. Sempre nell’area di poppa, la plancia è più lunga di 60 cm rispetto a quella del Pardo 50, permettendo all’armatore di alloggiare, calare in mare e recuperare il tender o la moto d’acqua grazie al pratico sistema elettrico. Si tratta di scelte progettuali che sottolineano l’attenzione per lo spazio messo a disposizione degli ospiti, come conferma lo studio Zuccheri Yacht Design: «Lo scafo del Pardo GT52 è un’evoluzione di quello del Pardo 50, con il quale condivide anche la motorizzazione Volvo Penta IPS (2×650 nella versione standard, oppure 2×700/800 come optional). Ma a parte questa scelta, i due modelli hanno differenze sostanziali in termini di volumetria interna, distribuzione dei pesi e baricentro. Il GT52 ha i motori più spostati verso poppa per dare più spazio al piano cabine: la sala macchine e i relativi pesi principali sono stati completamente rivisti per riuscire a bilanciare al meglio l’imbarcazione, nonostante le modifiche effettuate. L’idrodinamica è stata rivista, tenendo conto del maggior peso dato dal piano cabine, nettamente più ampio, e dalla sovrastruttura chiusa, oltre che dagli arredi interni più importanti rispetto al Pardo 50».

Cantiere del Pardo ha un occhio di riguardo anche per la sostenibilità ambientale verso cui si sta rivolgendo l’intero settore della nautica. La sala macchine del GT52 è infatti già predisposta per ricevere l’upgrade della motorizzazione ibrida Volvo, una soluzione che presto garantirà performance con il minore impatto possibile sull’ecosistema marino.

Per maggiori informazioni: www.pardoyachts.com

Alessandro Giuzio

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