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Pearl Yachts . Debutto mondiale per il Pearl 80 al FLIBS

Pearl Yachts . Debutto mondiale per il Pearl 80 al Fort Lauderdale International Boat Show

Si mostra al mondo al Fort Lauderdale Boat Show il Pearl 80, il più recente 24 metri di Pearl Yachts che si pone al centro dela sua gamma tra il 65 e il 90′. Un fly bridge che fa degli spazi disponibili e della manovrabilità i suoi punti di forza. Per progettare le linee esterne e la carena è stato coinvolto ancora una volta il ben noto Bill Dixon storico designer e collaboratore del cantiere inglese.

Per l’opera morta sono state privilegiate le geometrie che oltre a esaltare l’efficienza aerodinamica sottolineano la contemporaneità del progetto e nulla meglio delle finestrature attualizza uno yacht. Di fronte al Pearl 80, infatti, lo sguardo è richiamato dal parabrezza che si continua con le superfici vetrate che occupano quasi la totalità della sovrastruttura, eccezion fatta per i montanti strutturali in vetroresina bianca. E le aperture luminose caratterizzano anche le murate per quasi due terzi della lunghezza, in modo da non escludere neanche la zona notte dalla benedizione della luce solare.

In ogni caso la vita all’aperto è quella che viene privilegiata dall’impostazione generale frutto, come si vedrà più in basso, di un continuo scambio e dialogo tra cantiere e clienti. Così, per assecondare i desideri armatoriali le aree pranzo esterne sono tre: sul flybridge, a prua e nel pozzetto. Le aree prendisole con gli imbiottiti dedicati sono sistemate sia sul fly sia a prua, e del ponte volo sono stati eliminati sia il tender sia i jet sk. Per quest’ultimo è stato creato un apposito garage da cui può essere varato anche senza gruetta. Ciò grazie alla piattaforma idraulica semovente utilizzabile come spiaggetta all’ormeggio, e come sede del tender in navigazione.

Dichiara il progettista a capo dello studio Bill Dixon Yacht Design: “Oltre alle caratteristiche di stile e prestazioni, l’attributo vincente di Pearl 80 è il suo design rivoluzionario, che nasce dalla volontà di offrire ai clienti soluzioni di design uniche e interessanti, così da migliorare il modo di concepire e vivere il loro yacht”.

La matita che ha tracciato gli interni è invece guidata dalla mano della pluripremiata interior designer Kelly Hoppen, anche lei già attiva con altri modelli Pearl e rinomata per la sua preferenza dei toni neutri. In questo caso ha voluto lasciare maggiore lasco agli armatori offrendo tre diverse possibilità per quanto riguarda lo stile del decòr: Taupe, in cui le chiare essenze contrastano con le tonalità naturali: crema, avorio e i grigi più caldi; Studio, dove la luminosità è esaltata da motivi a strisce sui toni caldi del marrone; e Luxury, ispirato ai più recenti dettami dell’home style con superfici lucidate, nichel e accenti di nero. In ogni caso è lasciata libera la scelta dei tessuti da abbinare ai dettagli in legno, sfruttati per la loro capacità di donare profondità visiva. All superfici riflettenti e ai cielini laccati in bianco lucido è affidato il compito di aumentare la sensazione di spazio disponibile.

All’estro di Kelly Hopper sono stati lasciati anche alcuni accessori realizzati specificatamente per il Pearl 80 come luci da tavolo, vasi, cuscini e candele. “Il design è tradizionale, ma contemporaneo”, spiega la designer, “linee pulite e sfumature neutre che abbelliscono ulteriormente gli spazi, creando una sensazione generale di raffinatezza. Abbiamo inserito tocchi di grigio freddo in quella che ormai è la ‘mia’ palette di colori dal talpa al beige, il mio marchio di fabbrica, per creare degli interni splendidi e al tempo stesso rilassanti”.

Anche il layout degli interni, come si accennava, ha tenuto conto delle indicazioni che i vari clienti hanno fornito a Pearl Yachts. Il salone principale diventa così a tutta larghezza, non rinuncia al suo spazio a favore della sala da pranzo, ed è stato così possibile sistemare con agio i bassi divanetti modulari che arredano l’ ambiente che accoglie all’interno. “Abbiamo realizzato che i nostri clienti sfruttano questo spazio come dining area, preferendo mangiare sul ponte o a terra”, illustra Iain Smallridge, ad di Pearl Yachts. A completare le zone comuni, una seconda area salotto posta accanto alla timoneria e un angolo bar, più a poppa. Il lavoro progettuale per portare luce all’interno diventa evidente in ogni punto della pianta, che sia il salone, la cucina -separata dal living da un pannello scorrevole verticalmente-, o la plancia di comando interna.

Alle esigenze… notturne degli ospiti è dedicato tutto il ponte inferiore, che accoglie alle cabine attraverso un piccolo locale d’ingresso. La cabina armatoriale è a mezzanave e si estende da murata a murata. Beneficia nei suoi volumi della V profonda che caratterizza la carena e alloggia anche una cabina armadio, un divanetto e due vanity ai lati del letto matrimoniale. A dare la luce all’insieme le aperture luminose che campeggiano su tre dei quattro lati della cabina. Il locale toilette è invece posto a poppavia della cabina, sul lato sinistro, e divide l’intero volume dello scafo con i locali marinai, pensati per un equipaggio di due persone. La metà anteriore dello yacht è dedicata ad altre tre cabine, ognuna con bagno privato. Le due mediane sono speculari e possono essere utilizzate sia come matrimoniali sia come doppie, grazie ai letti traslabili per baglio. La cabina Vip è, come ormai consuetudine, a prua. Meno comune è invece la disposizione del etto, posto con la testata sul mascone di dritta e inclinato di 45 gradi verso prua. Tale soluzione miglira l’accessibilià al locale e lascia spazio a un divano e a una cabina armadio. Grazie alle già ricordate finestrature, anche i locali prodieri durante il giorno possono fare a meno della luce artificiale.

Studiati anche gli ambienti di servizio: la lavanderia, il quartiere dell’equipaggio e la sala macchine utilizzano un accesso separato sul lato di dritta. E anche per quanto riguarda la cucina, il personale di servizio può servirsene passando da una porta esterna così da non interferire con chi si trova in salone.

Per quanto riguarda le doti marine il Pearl 80 può fare affidamento, oltre che sull’esperienza di Dixon, su uno scafo a V planante che, secondo quanto dichiarato dal cantiere, spinto da due Man V12 da 1800 cavalli l’uno e trasmissione V Drive raggiunge i 30 nodi di velocità massima.

Dati Tecnici PEARL 80

Lunghezza f.t.: 23.9 m

Larghezza: 6.01 m

Immersione: 1.6 m

Dislocamento: 55 t

Materiale di costruzione: Vetroresina

Motori: 2 x Twin – MAN V12-1800

Serbatoio gasolio: 5.300 lt

Serbatoio acqua dolce: 1.500 lt

Velocità massima: 30 nodi

Velocità di crociera: 25 nodi

Autonomia a 25 nodi: 300 mm

Categoria: A

Architettura navale: Dixon Yacht Design

Design degli interni: Kelly Hoppen

Cantiere: Pearl Yachts

Giacomo Giulietti


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