pesca al tonnoGeneralmente in Italia, dove nella maggior parte delle aree la taglia dei tonni si aggira mediamente tra i 30 e i 70 Kg (con qualche rara eccezione di pesci più grandi), ci si approccia spesso alla pesca al tonno rosso in drifting (che nella nostra penisola, e non solo, viene svolta in deriva o all’ancora), impiegando una lenza madre che va dalle 30 lb alle 50 lb.

La classe di lenza 30 libbre è impiegata dai più esperti e, soprattutto, è utilizzata dalla maggior parte dei garisti per finalità agonistiche, in quanto ad una cattura combattuta in 30 libbre viene assegnato un maggiore punteggio rispetto ad una cattura della stessa grandezza ma combattuta in classe di lenza 50 libbre. Combattere un tonno in 50 libbre è ovviamente molto più semplice e, in linea di massima, anche un pescatore di tonni con una limitata esperienza può riuscire ad affrontare la maggior parte delle situazioni più comuni che si possono incontrare pescando nei mari italiani, ovvero, combattimenti che il più delle volte avvengono con pesci di branco.

Anche in 50 libbre, problematiche particolari possono nascere qualora ci si voglia dedicare alla ricerca dei veri giganti, che in Mediterraneo gravitano con maggiore frequenza in particolari aree, quali possono essere alcune location del sud, fino al nord Africa, come anche in alcune zone della Spagna e del Portogallo e come in alcuni hot spot dell’oceano Atlantico.

Pesca tonno rosso

Se avrete modo di frequentare alcune di queste località, vi renderete conto che sono molti i pescatori che praticano la pesca al tonno con classe di lenza 80 lb e, dato che in alcuni casi i target possono essere pesci da 200-300 Kg (ed oltre), credo che non sia difficile intuirne il perché.

Ad ogni modo, a prescindere da quali siano le classi di lenza che andremo ad impiegare, ricordiamoci sempre che stiamo pescando il pesce più potente dei nostri mari, dunque non dobbiamo mai lesinare sull’acquisto dei nylon, che dovranno essere sempre di massima qualità.

Lo stesso discorso va fatto per i finali, lunghi in media 8-9 m, che andremo a realizzare in fluorcarbon, materiale più resistente all’abrasione, e quindi all’eventuale strofino contro la dentatura del pesce, nonché con un grado di rifrazione inferiore che lo rende meno visibile in acqua rispetto al nylon classico.

Per i terminali, i diametri più consigliabili vanno dallo 0,60 allo 0,90 mm, da scegliere anche in base alla trasparenza delle acque ed alla taglia media dei pesci in zona.

Per esempio, è inutile impiegare terminali dall’alto libbraggio se in zona ci sono solo pesci di branco da 30-40 Kg: una lenza più grossa è più visibile e più rigida, quindi con essa otterremo (inutilmente) solo una presentazione dell’esca meno efficace e quindi, di conseguenza, meno abboccate!

bobine filo pesca

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