I tonni, e la loro crescente sospettosità in alcune aree, inducono spesso l’angler all’impiego di terminali dall’imbraggio più basso e, fortunatamente, l’impiego di canne sempre più performanti ci aiuta nell’utilizzo di queste lenze sempre più sottili.
Non dimentichiamoci mai, però, che se è vero che impiegando terminali più sottili può aumentare il numero di strike durante la nostra battuta di pesca, dall’altro canto sono molto più numerose le rotture della lenza che possono arrivare. Volendo, possiamo portare l’esempio di molte gare in cui quasi la totalità degli angler pesca in classe 30 lb e impiega terminali molto sottili (40/50 lb) e in cui il numero di rotture registrare a fine gara è decisamente alto (forse a volte troppo alto).
Questo implica anche discorsi di etica, in quanto un pesce che rompe è un animale che va via con un amo in bocca e con diversi metri di lenze con sé. E’ pur vero che gli ami che si impiegano sono biodegradabili, ma quanti pesci possono andare incontro alla morte a seguito di una nostra rottura prima che l’amo si sia scomposto?
Quindi, aumentare la sportività va bene, ma facciamo molta attenzione. Per fare una riflessione su questo argomento, si pensi ad una possibile grossa preda, magari il pesce della vita che finalmente abbocca ad una nostra esca e che, certamente, sarà difficile (forse improbabile) da tirar fuori impiegando terminali troppo sottili.
Vedere un grosso esemplare, che forse abbiamo aspettato per anni, rompere la lenza magari proprio a pochi metri dalla nostra barca, non è una cosa piacevole. Quindi, fare sempre molta attenzione a non scendere esageratamente con i libbraggi dei terminali perchè quale sarà il giorno in cui un vero gigante abboccherà alla nostra esca nessuno ce lo può preannunciare.
Il ritorno dei tonni in Mediterraneo ci riempie tutti di grande gioia. Al momento, come tutti sappiamo, la taglia media non è particolarmente alta rispetto ai tonni giganti che con continuità si pescavano un tempo, però, in attesa che gli over size si comincino di nuovo a prendere con una certa frequenza, è il caso di sfruttare il momento impiegando attrezzature più leggere e divertenti da utilizzare. Possiamo optare per attrezzi da 30 lb o 30/50 lb, mentre per i meno esperti possiamo consigliare attrezzi un po’ più potenti, fino all’impiego di canne da 50 lb o 50/80 lb.
La tecnologia sta proponendo attrezzi sempre più performanti, canne più leggere ma al contempo potenti, che rendono ogni combattimento particolarmente piacevole. Potremo impiegare mulinelli dello stesso libbraggio delle canne, facendo ricadere la nostra scelta verso modelli larghi (wide), qualora avremo la necessità di imbobinare più metri di lenza, o comunque nylon da diametri maggiori.
Da diversi anni sta prendendo molto piede la pesca del tonno in Top Shot, ovvero utilizzando lenze trecciate, che prevedono l’impiego di una “molla” finale in nylon di una lunghezza che in media va dai 15 ai 40 m. L’impiego del trecciato e quindi l’approccio al drifting in Top Shot ci consente di pescare con materiali estremamente potenti, sia in termini di canne che di mulinelli, ma nello stesso tempo leggerissimi e maneggevoli.
Cosa quest’ultima che esalta al massimo il divertimento, rendendo spesso i combattimenti più gestibili anche per un neofita. La pesca ai grandi predatori in Top Shot sta riscuotendo un incredibile successo in tutto il mondo e, anche per quanto mi riguarda, è forse quella che più mi diverte in molti casi. A breve dedicheremo una serie di articoli proprio a questa affascinante tecnica di pesca al tonno rosso e non solo.
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