Ad una settimana di distanza dal primo articolo le condizioni meteo eccezionali di questo periodo ci hanno permesso di vivere ogni giorno avventure di pesca alla seppia… Sicuramente non sono prede sportivissime in quanto il combattimento è limitato al recupero a bordo; alla fine è una sfida tra pescatori sia in banchina sia nello spot di pesca… Dozzine e dozzine di piccoli natanti affollano le acque antistanti l’arenile… quindi il nostro intento è quello di mettere in luce nella semplicità della pesca come intraprendere al meglio tale tecnica allo scarroccio.
Seconda difficoltà è che la seppia appena guadinata cercherà di sfuggire alla cattura spruzzando il getto d’inchiostro..Oltre a colpire noi pescatori è micidiale per i pozzetti delle imbarcazioni quindi conviene lasciare il guadino con la seppia un minutino sottobordo in modo che possa scaricare fuori il “nero”.
Se per caso vi capita di macchiare il gelcoat… il consiglio è di lavare subito con una spugnetta ed acqua di mare altrimenti se secca è molto difficoltoso a togliere..
Quindi guadino lungo in carbonio telescopico e in particolare la rete deve avere maglie fitte gommate in modo che l’artificiale con la corona non rimanga impigliato… A volte anche il polpo rimane ammaliato dalle nostre esche e senza un capiente guadino a bordo non sale…..
Riguardo le tonalità vicine all’oro, all’arancio, al rosso, ai colori striati, normalmente abbiamo la migliore resa all’alba ed al tramonto ed in giornate cupe con acque torbide. Il “multicolor” è un colore di fantasia che possiamo considerare un jolly per tutte le occasioni. Infine le tonalità vicine al viola, al verde, al nero sono molto attraenti nelle giornate di poca luce e con acque limpide. Non solo seppie ma anche i calamari amano tali artificiali… Ogni volta che salpate le esche, pulite bene le arpette e la doppia coroncina sia dai detriti sia dai pezzetti di pelle delle vostre prede… è provato che tali corpi estranei fanno da deterrente alle abboccate; un vecchio spazzolino da denti è l’utensile ideale per tale operazione.
Oltre all’ampia gamma di tonalità e striature, la pelle della seppia può diventare liscia o rugosa in modo da confondersi con l’ambiente che la circonda. Altra mossa strategica è l’emissione del famoso inchiostro; altro non è che una nuvoletta nera che disorienta gli avversari e favorisce la rapida fuga. In caso di combattimento però, ha un becco affilato posto nell’orifizio boccale; può essere una vera e propria arma pronta a infierire producendo gravi ferite.
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