La flotta Zar Formenti nei vari saloni non passa mai inosservata. A Genova, erano una ventina gli scafi in acqua lo scorso anno e ventiquattro saranno quelli presenti al prossimo salone, mentre a Miami erano 12 quelli esposti. Tutto sommato, una presenza che riflette la presenza commerciale nel mondo del cantiere italiano. Così, quando abbiamo visto la postazione Formenti a Cannes con un solo Rib in acqua, ci siamo incuriositi e preoccupati: “Cosa sta succedendo in casa Formenti? Una improvvisa crisi di cui nessuno aveva avvertito il sentore”? Eppure l’azienda in Francia è fortissima e anche molto radicata attraverso una rete di 20 concessionari sparsi su tutto il territorio.
Piero Formenti, – vice presidente Ucina e presidente di EBI ( Eupean Boating Idustry) –oltre ad essere un personaggio noto per i ruolo imprenditoriale e per quello istituzionale che ricopre nella nautica internazionale, lo è anche per la sua propensione a non tirarsi indietro se c’è da affrontare qualche questione spinosa.
Così, intercettato sul pontile dove è in mostra il suo unico battello, gli abbiamo chiesto ragione di questa presenza a numeri ridotti al salone di Cannes.
“Bisogna chiederlo agli organizzatori – taglia corto Formenti – alla società Reed Expo che quest’anno si è occupata anche dell’organizzazione e assegnazione degli spazi. Di certo noi non avevamo chiesto più spazio ma lo stesso degli anni passati”.
La Reed Expo è stata, fino allo scorso anno, il braccio commerciale dell’organizzazione dei saloni di Parigi e Cannes, in collaborazione con la FIN, ossia l’Ucina francese, che in qualità di associazione imprenditoriale e buona conoscitrice del mercato e delle realtà aziendali, si è sempre occupata degli aspetti più legati all’organizzazione e quindi della assegnazione dei posti.
Il riferimento di Formenti alla REED, accende subito una freccia lampeggiante rossa a indicare una domanda: Sta a vedere che sul tavolo del salone di Cannes, sono ricadute le carte di una partita politica inziata a Parigi?. Perchè l’accordo fra FIN e REED Expo, lo scorso anno è andato in fumo e se la separazione sul salone di Parigi si è risolta consensualmente perchè era scaduto il contratto, su Cannes, le due società sono finite in causa.
Ora Piero Formenti, in qualità di presidente EBI, è molto vicino alla FIN, società in causa con la REED che quest’anno ha assegnato i posti a Cannes. “Si è trattato quindi di uno sgambetto?”, chiediamo a Formenti. “Questo io non lo posso dire e non lo dico” – ci risponde – “certo è che è strano che aziende infinitamente meno presenti della nostra abbiamo molto più spazio di noi a Cannes e a noi abbiano detto che non c’era posto. Probabilmente chi assegna i posti non conosce il valore dei brand. In questo senso, sicuramente qualcosa non funziona”.
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