È Piero Formenti il nuovo Presidente di Confindustria Nautica. La decisione arriva a seguito del Consiglio Generale dell’Associazione che proprio ieri, a seguito della decisione di Saverio Cecchi di auto-sospendersi, si è tenuto in una sessione straordinaria.
Piero Formenti ha una grande esperienza con i ruoli di questo tipo, Vice Presidente di Confindustria Nautica dal 2015 ad oggi, ha ricoperto il ruolo di Presidente di EBI (European Boating Industry) per due mandati consecutivi, dal 2015 al 2019, ed è tutt’ora è Vice-Chair a supporto di Robert Marx, l’attuale Presidente.
Lombardo, classe 1958, è sposato da quarant’anni con Donatella dalla quale ha avuto il figlio Luca che lavora con lui in azienda. Zar Formenti è una delle aziende produttrici di imbarcazioni pneumatiche più longeve del mercato, attiva dal 1979, conta su una rete di distribuzione globale.
“Con la stessa dedizione di cui mi sono occupato di far crescere l’azienda, che conduco con mia moglie e mio figlio, mi metto a disposizione delle imprese associate con spirito di servizio – dichiara Piero Formenti al termine del Consiglio Generale.
La congiuntura internazionale vede segni di rallentamento della progressione rispetto a un triennio di crescita senza precedenti che ha portato nel 2023 il settore al record storico di fatturato, export e conseguentemente di addetti, complessivamente passati da 160.000 a 200.000 negli ultimi cinque anni – sottolinea Formenti – in particolare per quanto riguarda la piccola nautica, dove si prevede invece una contrazione del mercato in alcuni segmenti di prodotto e in alcune aree geografiche, fortemente condizionati dall’incremento dei tassi d’interesse e da una restrizione dell’accesso al credito.
Abbiamo dunque bisogno di risposte rapide in termini di semplificazione amministrativa, competitività della bandiera, tempi di immatricolazione, normative sui nuovi carburanti green, formazione, competitività della portualità turistica, scivoli e ricoveri, che rendano complessivamente il sistema Italia competitivo e consentano alle imprese di avere il contesto più favorevole possibile per continuare a fare investimenti”.
“Proprio in queste circostanze di mercato – prosegue Formenti – è ancora più importante l’opera di consolidamento e crescita del Salone Nautico Internazionale di Genova. Leggo con rammarico alcuni commenti di stampa sul valore del sostegno economico pubblico assicurato a quella che è la seconda fiera italiana in assoluto, dopo il Salone del Mobile, e la terza al mondo per quanto riguarda specificatamente la nautica, che solo sul territorio ligure genera 65 milioni di indotto (The European House – Ambrosetti, “Rapporto Liguria 2030” del luglio 2023), ma che rimane fanalino di coda rispetto al supporto assicurato a manifestazioni estere concorrenti. Proprio per questo – conclude Formenti – anche il Piano eventi ICE ha negli anni accresciuto il suo supporto al Salone Nautico, nella più generale consapevolezza che l’Italia deve fare sistema sulle fiere internazionali italiane di riferimento per i settori del Made in Italy. In questo senso ritengo ci sia ancora da lavorare”.