Non capita tutti i giorni di avere a disposizione due Pirelli 42. Se poi a poppa troviamo una tripla di Mercury 450R e una doppia di Verado 400 allora vuol dire che stiamo per realizzare una super prova, una di quelle che rimangono negli annali.
E questo sembra aver pensato anche TecnoRib perché, guarda caso, ha scelto per il Maxi-Rib dotato della motorizzazione più potente una livrea grigia decisamente aggressiva mentre, per la motorizzazione più “tranquilla” (si fa per dire), Pirelli 42 si mostra vestito di bianco, quasi a voler celare quella sua innata indole sportiva.
Motori e cromie che sembrerebbero voler inneggiare alla poliedricità di quest’imbarcazione che, come avrete modo di leggere fra poco, ci ha davvero conquistato.
La prova del Pirelli 42
Presentata a Dusseldorf del 2020, quest’imbarcazione segna un salto quantico nello sviluppo dei Maxi Rib Pirelli, innovando i modelli tradizionali con una gamma di imbarcazioni walk-around caratterizzate da un design completamente nuovo, realizzato dal prestigioso Mannerfelt Design Team che, ad indubbie doti di design puro, abbina una proverbiale esperienza nella realizzazione di carene veloci.
A questo penso mentre arrivo sul pontile e scorgo i due Maxi-Rib che, ormeggiati l’uno di fianco all’altro, nelle loro colorazioni cosi diverse gia pongono la prima scelta: prima il diavolo o l’acquasanta?
Ma che domande, prima il diavolo ovviamente! E in un attimo sono a bordo del Pirelli 42 grigio, che a poppa esibisce una tripla di Mercury 450R che definir cattivi sarebbe un eufemismo.
Usciamo dall’ormeggio facilmente, il Joystick Piloting di Mercury non sbaglia un colpo e rende tutto davvero semplice. Innesto la marcia e mi godo questa navigazione al minimo dei giri, mentre il panorama del lago maggiore scorre nel più assoluto silenzio.
Una leggera pressione sulle manette elettroniche ed il Pirelli 42 scatta in avanti, entra in planata a circa 12/13 nodi, si appoggia sui redan e comincia a navigare con la prua orizzontale sull’acqua. L’accelerazione è semplicemente portentosa, ad ogni pressione sulle manette corrisponde una poderosa spinta indietro, che ti incolla ai sedili.
Ma sono la stabilità e la precisione di rotta che impressionano, a 30 nodi sembra ancora di esser fermi, tanta è la sensazione di sicurezza che trasmette questa carena, un invito esplicito a darci dentro. Spingo a fondo le manette e, istantaneamente, il Pirelli 42 accelera con una progressione inaudita.
Quaranta, cinquanta, sessanta nodi… ed ancora non si ferma. A 63 nodi la barca è stabile e sicura, naviga rettilinea senza sbavature o tentennamenti, provo a giocare con il trim e fermo il log a 65,1 di massima.
Che velocità ragazzi, che velocità… In un battito di ciglia abbiamo già percorso il tratto di lago fra Lisanza ed Angera, è ora di virare.
Rallento fino a 30 nodi ed accosto deciso, Il Pirelli 42 sbanda e percorre la sua traiettoria senza incertezze, la carena è incollata all’acqua. Controviro accostando fino al massimo raggio di sterzata, l’inclinazione è grande ma di allargare la traiettoria non se ne parla, stiamo navigando come fossimo sui binari.
Mi rimetto sul dritto e, davvero non ne posso fare a meno, torno ad affondare il gas e, in una manciata di secondi, il miracolo si ripete, vedere il log superare il muro dei sessanta nodi è emozionante. Rallento fino a cinquanta nodi e mi rendo conto che siamo a velocità di crociera, a 5.000 giri, e consumiamo poco più di 5 litri al miglio, pazzesco!
Scollo malvolentieri le dita dal timone del Pirelli 42 scuro, lancio un ultimo sguardo ai Mercury 450R e mi sposto sull’imbarcazione bianca, motorizzata con una coppia di Mercury 400 HD.
Salgo a bordo aspettanadomi un’imbarcazione decisamente più lenta e… ed invece, pur ovviamente con le debite differenze, anche il Pirelli 42 con i 400 mi attacca al sedile. La progressione è notevole e questo maxi-rib mi porta velocemente fino a poco meno di 45 nodi, una velocità decisamente interessante se consideriamo che abbiamo a poppa “solo” 800 cavalli.
Di nuovo mi esibisco in una serie di accostate strette. Virate e controvirate che solo un Maxi-Rib di alto lignaggio può permettersi, ma siamo a bordo di un Pirelli 42 e di sbavature non vi è davvero traccia. La carena vola letteralmente sospesa sull’acqua, tenendo l’imbarcazione in perfetto assetto orizzontale e, quando attraverso le onde prodotte dalla mia stessa scia, le fende con una morbidezza assoluta, quasi fosse l’acqua a lasciar spazio all’incedere veloce di cotanta bellezza.
Meglio il diavolo o l’acquasanta?
Le due motorizzazioni che abbiamo provato rendono le due imbarcazioni molto diverse l’una dall’altra ma, nonostante la differenza di potenza (1350 cavalli vs 800) entrambe manifestano un atteggiamento smaccatamente sportivo, la caratteristica che accomuna tutti i Maxi-Rib Pirelli.
Per spiegarmi meglio uso un paragone automobilistico: è come testare una Audi R8 e una RS6, certo una è più veloce dell’altra, ma entrambe possiedono grande accelerazione e sono parimenti in grado di contribuire alla produzione di adrenalina.
Cosa hanno in comune? Una fantastica carena, probabilmente la migliore provata negli ultimi anni.
Come è fatto il Pirelli 42
Il Pirelli 42 segna nel 2020 l’ingresso di Tecnorib nel modo dei walk-around sportivi che, grazie ad un attento studio della circolazione di bordo, offrono un piano di coperta che riesce contemporaneamente ad essere molto funzionale e sopratutto bellissimo.
La poppa è caratterizzata da una grande beach area che, grazie al grande prendisole centrale dotato di schienale ribaltabile, viene utilizzato anche per creare il primo dei due divani contrapposti che creano la dinette esterna, a sua volta dotata di un tavolo conviviale apribile a libro.
Degno di nota lo sviluppo del grande e bellissimo T-Top, elemento essenziale di questa forma architettonica attorno alla quale si sviluppa la zona centrale e prodiera.
Una elemento dotato di una forma geniale e sinuosa, che parte solido da poppa sfruttando il mobile cucina, si erge a proteggere la grande consolle, per poi declinare a prua a formare, prima il parabrezza, e poi la fantastica doppia chaise longue.
Il tutto è contornato da comodi camminamenti laterali, che consentono di passare su entrambi i lati dalla poppa alla prua, con grande comodità e sopratutto in completa sicurezza.
Gli interni sono caratterizzati da un grande e lussuoso open space che, in funzione della destinazione d’uso del Maxi-Rib, può essere convertito in cabina o utilizzato come grande ambiente conviviale. Degno di nota anche il bagno che, dotato di doccia, regala comfort e grandi spazi.
Tutti i numeri della superprova
3 x Mercury 450R | | 2 x Mercury 400 HD |
Peso del singolo motore | 320 Kg | | Peso del singolo motore | 303 Kg |
Rapporto di riduzione | 1,60:1 | | Rapporto di riduzione | 1,75:1 |
Eliche | 21 ECO + 19 ECO CENTRALE | | Eliche | 17 ECO |
RPM | Velocità | consumo lt/h | lt/Nm | | RPM | Velocità | consumo lt/h | lt/Nm |
1000 | 6,7 | 19,2 | 2,9 | | 1000 | 5,1 | 8,9 | 1,7 |
1500 | 9,2 | 38,8 | 4,2 | | 1500 | 7,5 | 15 | 2,0 |
2000 | 12 | 64,6 | 5,4 | | 2000 | 8,9 | 24,4 | 2,7 |
2500 | 17,2 | 86,1 | 5,0 | | 2500 | 9,4 | 39,8 | 4,2 |
3000 | 24,8 | 111,2 | 4,5 | | 3000 | 11,7 | 57 | 4,9 |
3500 | 34,3 | 140,6 | 4,1 | | 3500 | 16,4 | 68,4 | 4,2 |
4100 | 41,5 | 187,6 | 4,5 | | 4100 | 19,3 | 88,8 | 4,6 |
4600 | 46,1 | 235,7 | 5,1 | | 4500 | 25,3 | 112,9 | 4,5 |
5150 | 52 | 314,2 | 6,0 | | 5070 | 31,7 | 138,9 | 4,4 |
5700 | 58,7 | 387,7 | 6,6 | | 5600 | 38,2 | 172,6 | 4,5 |
6400 | 65,1 | 507,9 | 7,8 | | 6400 | 44,9 | 215,1 | 4,8 |
Caratteristiche tecniche del Pirelli 42
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| Mannerfelt Design Team – TecnoRib |
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