Diportisti, preparatevi a non vedere più vedette, gommoni e unità navali varie di Carabinieri e di Polizia durante le vostre navigazioni. La Riforma Madia sulla pubblica amministrazione, in vigore dal I gennaio 2017, tra le altre cose prevede anche siano solo due i corpi delegati a intervenire in mare: Guardia di Finanza e Guardia Costiera.
Sono quindi soppresse le squadre nautiche della Polizia e i siti navali dell’Arma, ma Fiamme Oro e Fiamme Argento non spariscono del tutto, permangono in attività le moto d’acqua per la vigilanza dei litorali e di unità navali nella laguna di Venezia, nelle acque interne e nelle isole minori, in cui sono già presenti. Inoltre, a Venezia e a Livorno, rimangono attivi anche i siti navali della Polizia Penitenziaria.
I mezzi navali dei corpi spostati all’asciutto saranno trasferiti alla Guardia di Finanza che garantisce la supplenza del ruolo. Secondo il citato decreto sulle Forze di Polizia, per il passaggio, l’adattamento e la manutenzione dei vari mezzi la GdF per il biennio 2017-18 potrà contare su è autorizzata una spesa di 1.276.704 euro.
La scelta del corpo da fare operare in mare a fianco della Guardia Costiera è ricaduto sulle Fiamme Gialle per il corposo patrimonio di uomini e mezzi: 4502 finanzieri e 354 unità. Curiosamente, la nascita dell’unica polizia del mare cade proprio in concomitanza con il secondo centenario dell’istituzione del servizio aeronavale della GdF, risalente appunto al 1816.
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