Un’isola “meravigliosa” questo è Ponza, ed è forse la più alettante delle idee per una gita in barca, grazie alle sue coste che permettono una navigabilità ottimale e la scelta di ancorarsi in rada, estesa pressoché all’infinito. A ciò concorre uno scenario incantevole dotato della bellezza di grotte, baie e approdi ognuno diverso. Le deliziose calette e le spiagge ampie caratterizzano l’Isola più graziosa fra le Ponziane. Non è da escludere poi l’opportunità di una visita alle sorelle minori di Ponza: Palamarola, Gavi e Zannone. Arrivando in navigazione da sud, l’isola tirrenica si erge sul mare, sostenuta dalle falesie bianche fino a un’altitudine massima di 280 metri che ne domina il versante meridionale. Ciò che conta ora è certamente il contesto marino profumato da una flora rigogliosa: basta pensare alla Spiaggia di Lucia Rossa e quella delle Felci con l’acqua paradisiaca. La crociera perfetta verte sul lasso di tempo di un weekend, ma anche una settimana almeno, oppure più a lungo per chi ama le traversate nel Mediterraneo. Ecco perciò una piccola scelta di destinazioni raggiungibili via mare dal porto di Ponza: Procida (49 miglia nautiche), Ischia (45.4), Capri, (62), Lipari (173), e a nord in Sardegna: Golfo Aranci (152), Olbia (156), Porto Cervo (156). A Marina di Nettuno, distante circa 35 miglia, invece si trovano da noleggiare le imbarcazioni come anche a Procida (47 miglia) e a Napoli (60).
Probabilmente Ponza è la più interessante sotto il profilo storico-culturale fra tutte le isole tirreniche. Sarà perché la cultura dell’isola è ricca di vestigia romane, e c’è il porto borbonico che trova spazio a Occidente
Chi fa rotta al Porto di Ponza (GPS 40.895618, 12.962339), troverà tutti i servizi desiderabili per il post crociera: c’è ovviamente il carburante, il servizio dei sommozzatori per lo sbroglio dell’elica o per liberare l’ancora, lo scalo di alaggio, service riparazioni sistema elettrico e motori, energia elettrica, acqua. Oltre che rappresentare una eccellente testimonianza marittima di architettura borbonica, Il porto (canale VHF 16-
Dal porto di Ponza per raggiungere il bel Lungomare S. Antonio si comincia con gli sguardi sulle imbarcazioni variopinte calpestando i pontili galleggianti ben ordinati, e poi ci si stupisce sull’architettura a tetto piano delle casette, i cui colori vanno dall’ocra al giallo paglierino, fino al blu turchese, e includono in particolare il municipio e gli antichi magazzini riversi sul mare. E via: suggeriamo doverosa una scorpacciata di pesce sui tavoli dell’Acqua Pazza.
L’opzione per stare in rada è pressoché inesauribile, l’unica variabile da considerare sono i venti. L’ancora trova appiglio nei fondali di Chiaia di Luna nella parte occidentale di Ponza; molto nota la baia si ripara con il ridosso da levante, ed è qui il tunnel ricavato nella roccia tufacea, di età augustea, che collega la spiaggia. All’ancora in rada, un’altra opzione è costituita da Cala di Feola che offre riparo dai venti del II e III quadrante, si apre però a quelli di ponente. Caratteristica di questa baia è anche il piccolo ormeggio, di utilizzo esclusivo però ai pescatori. I fondali sono profondi 10/15 metri e si caratterizzano per la roccia e la sabbia. La cosa forse più bella qui, la rappresentano le piscine naturali scavate naturalmente dal tufo in cui è giusto bagnarsi. Da vedere a terra ci sono anche le abitazioni caratteristiche ricavate nella stessa materia mineraria, e perché no, vale la pena approfittare di un ristoro corroborante vicino alla bella spiaggia di ghiaia fine. Oppure si prosegue camminando fino
E poi Cala Core per la gioia di chi gradisce esplorare i fondali con pinne, maschera e boccaglio: custodisce la Grotte degli Smeraldi. In questo specchio si ancora distanti dalla spiaggia libera, e la vista va tutta sul mimetismo della roccia dove la natura offre la figura di un cuore – da cui il nome della cala – che dà l’impressione di sanguinare. Il custode di questa scena passionale è il Faraglione del Prete, e alla sua base si svela una ricca scena marina di polpi e saraghi, con tantissima bellezza aggiunta del fondale. Un’itinerario in barca da sogno dunque a Ponza si è svelato, e adesso non resta che salpare, semmai qualcuno steste ancora esitando a mettere piede (e barca) su quest’isola incantevole.
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