Porto di Bellaria

Dati Generali

Latitudine:

44° 8′ 35″ N

Longitudine:

12° 28′ 21″ E

Tel:

0721/22856

VHF:

16

Città:

Bellaria Igea Marina

Provincia:

Rimini

Nazione:

Italia

Sito Web:

Indirizzo:

p.za Falcone e Borsellino 18

Caratteristiche

Fondali:

fangosi/melmosi

Ridosso:

W, NW

Posti Barca:

35

Orario Accesso Al Porto:

continuo

Lunghezza Max. Barche:

12m

Rade Vicine:

porto di Rimini e Cesenatico

Divieti:

è vietato ormeggiarsi a distanza inferiore a 10 m dai punti di rifornimento; velocità massima 3 nodi

Pericoli:

impossibile entrare con mare agitato; il porto è soggetto a interrimento dei fondali per cui, durante il periodo invernale, viene escavato periodicamente. Porre attenzione alle continue alte e basse maree e a delle scogliere parallele alla costa per tutto l’abitato di Igea Marina

Traversie:

N, NE

Servizi in Banchina

Con Carburante
Acqua
Energia Elettrica
Gru
Servizi Antincendio
Con Riparazione Motori
Riparazione Elettriche
Servizi Meteo

Altri Servizi

Distributore di gasolio SIF in banchina (h. 07,30/19,00), illuminazione banchine, fontanella acqua, gru fissa fino a 5 t, rimessaggio all’aperto/coperto, cabina telefonica, parcheggio auto, rifornimento alimentare.

Descrizione

Anche per la città di Bellaria il porto rappresenta da sempre il luogo ideale di vita e di quiete. Storicamente sulla sinistra della foce dell’Uso Già dalla fine dell’ottocento, si propagava un agglomerato di case, verosimilmente capanne abitate da pescatori che alloggiavano le loro imbarcazioni nel fiume, accomodato temporaneamente come rifugio portuale. Queste piccole imbarcazioni erano a vela e a remi ed erano utilizzate per la pesca terriera, ovvero quella vicina alla costa. I fondali troppo bassi, e molto pericolosi con mare agitato, non consentivano sempre prendere il largo o a rientrare generando un motivo di perenne rivendicazione da parte della marineria bellariese.

Durante la stagione autunnale i pescatori si trasferivano in capanne di legno e di paglia verso il delta del Po per la pesca delle anguille e vi trascorrevano diversi mesi. Usanza molto diffusa tra i più giovani e gli anziani, soprattutto nella buona stagione, era la “tratta”, ovvero una rete distesa dalla barca e poi tirata a braccia dalla riva. Il pesce così raccolto veniva portato dalle pescivendole in bicicletta nelle borgate e nelle case sparse dell’entroterra e spesso diventava merce di scambio con i prodotti agricoli. Questa florida attività di pesca a Bellaria continua tutt’ora, nonostante l’attuale porto, dotato di maggiori strutture, non consenta l’attracco delle grandi imbarcazioni come in quelli vicini di Rimini o Cesenatico.

Il porto di Bellaria, essendo situato alla foce del fiume Uso, presenta una imboccatura protetta da due moli ed è larga circa 30 m. Risulta praticamente impossibile entrare con mare agitato; il porto è soggetto a interrimento dei fondali per cui, durante il periodo invernale, viene escavato periodicamente. È importante porre attenzione alle continue alte e basse maree e a delle scogliere parallele alla costa per tutto l’abitato di Igea Marina. Le sue dimensioni ridotte vincolano, inevitabilmente, il numero di posti barca presenti che non superano mai le 35/40 unità di cui 5/6 destinati al transito e, in ogni caso, per barche di lunghezza non superiore ai 12 m.

Le sponde di questo porto canale sono dotate di banchine con fondali profondi fino a 3,50 m e nei momenti di massimo utilizzo può contenere anche 500 persone che direttamente od indirettamente vi risiedono temporaneamente. Le persone usufruiranno certamente dei servizi generali che tutta la città turistica sarà in grado di offrire, allo stesso tempo il porto dovrà essere in grado di ospitare gli utenti con una serie di servizi dedicati presenti nell’area portuale e facenti parte della stessa. Il progetto prevede la realizzazione di tali servizi con funzioni specifiche e dedicate: dal rimessaggio alla manutenzione sino ai servizi alle persone con gli esercizi commerciali indirizzati alla nautica. I fabbricati che ospitano tali servizi sono distribuiti nelle aree a disposizione in sequenza con un andamento perpendicolare allo specchio acqueo, e nel rispetto del contorno edificato. Il riferimento planimetrico è suggerito dalla conformazione della costruzione e del parco della Colonia Roma e dall’andamento del canale fluviale esistente.

 

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