Fiskardo

È l’unico paese a essere stato risparmiato dal terremoto del 1953 che ha colpito l’isola di Cefalonia, l’unico quindi che ancora conserva le pittoresche architetture tipiche, si trova proprio quasi all’estremità nord dell’isola e offre un piccolo ma ben riparato approdo. Ecco spiegata, molto brevemente, la “fortuna” di Fiskardo, il primo porto che si incontra approcciando Cefalonia da nord.

Va da sé che, in conseguenza della bellezza del paesino e dei pochi posti barca disponibili (circa 25, sfruttando bene tutti gli ormeggi disponibili), è difficile trovare posto in alta e altissima stagione. Il porto offre buon riparo dai venti prevalenti, quelli di nord e nord-ovest, e riparo appena sufficiente da sud e sud-est.
In entrata, fare attenzione ai traghetti che sfrecciano spesso a velocità piuttosto sostenute e che non sono visibili da lontano a causa della conformazione della costa.

A Fiskardo ci sono le seguenti possibilità di ormeggio: presso il frangiflutti (profondità 3,5-4 metri), presso la banchina di sud (attenzione: profondità sui 1-1,5 metri massimo), presso la banchina di ovest (prof. 2-3 metri) e, in caso di necessità, anche presso la banchina dei traghetti, sul lato nord, a patto di lasciare l’ormeggio entro le 11 di mattina. Attenzione che anche in quest’ultimo caso la profondità disponibile non supera il metro.

Il fondale di sabbia e alghe è discreto tenitore e permette anche di ancorare nella parte nord della baia che ospita il porto, in profondità di 10-12 metri. Qui, troverete anelli per l’ormeggio fissati alle rocce presenti sul litorale. Non ci sono servizi. L’acqua si può reperire presso le taverne frontemare, mentre in paese si trova il consueto (supermercati, bar, taverne, noleggio scooter).

Un’alternativa a Fiskardo, proseguendo verso sud, può essere Sami, che si trova sempre sulla costa orientale dell’isola, di fronte a Itaca, 13 miglia più a sud. È il porto principale della costa est per i traghetti che fanno servizio sull’isola e offre 30-35 posti barca per diportisti. Riparato bene da tutti i venti, soffre un po’ i venti forti da ovest e nord-ovest. Si ancora discretamente bene su fondale fangoso. Il porto dispone di acqua in banchina e ci si può rifornire di carburante grazie a un servizio di consegna con piccole autocisterne. Se non si dovesse trovare posto in porto, con mare buono ci si può ancorare in qualsiasi punto sul lato sud della ampia baia di Sami.

Sami è inoltre il punto di partenza ideale per visitare il lago Melissani, o “Grotta delle ninfe”, un lago sotterraneo all’interno di una grotta composto per metà da acqua dolce. Un’escursione, inoltre, vi può portare a piedi sulle alture sopra la città fino ai resti dell’antica acropoli: non rimane molto da vedere ma, di contro, il panorama sulla baia è spettacolare. A pochi chilometri di distanza dal paese c’è infine la grotta di Drogarati, puro spettacolo di stalattiti e stalagmiti.

Enrico Gusella

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