Gaios è l’approdo principale dell’isola di Paxos, amatissima meta turistica estiva facente parte del gruppo delle Ionie, frequentata da tanti italiani e da greci che durante il weekend la scelgono come comoda destinazione per gite “fuori porta”.
Si tratta di una peculiare insenatura naturale caratterizzata dalla presenza di due grossi isolotti che trasformano lo specchio di mare antistante in uno stretto canale a due bracci, all’interno del quale è stato ricavato lo spazio del porto. Che ovviamente non ha forma consueta: si tratta di una lunghissima riva banchinata (oltre 1 chilometro) che segue il porofilo della costa.
Paxos, vicinissima a Corfù, è un ottimo punto di partenza per le altre isole più grandi dell’arcipelago, come Leucade (Lefkas), Cefalonia, Zacinto; ma offre di per sé ottimi spunti turistici e vale certamente una visita anche veloce.
Gaios è il centro principale dell’isola (che conta in tutto poco più di duemila abitanti) ed è un caratteristico villaggio di pescatori; gli altri centri abitati sono Lakka, sulla costa che guarda Corfù, e Loggos, a metà strada tra gli altri due. Non offrono rinomate attrattive turistiche ma vi delizieranno con le case dalle tinte pastello di stile veneziano e la semplicità dei luoghi.
Di fronte a Gaios si trova l’isolotto di Agios Nikolaos, che può essere visitato con un permesso rilasciato dal municipio del paese. Offre come attrattive un forte veneziano e una chiesa; per il resto, rilassanti ambienti naturali e splendido mare.
Su Paxos ci si può muovere agevolmente in bicicletta; con la due ruote potete raggiungere le bellissime e piccole spiaggette che si trovano sulla costa nord est dell’isola, tra Gaios e Loggos. Sull’altro lato dell’isola si trovano invece molte grotte che valgono una visita, ci sono battelli turistici che effettuano corse durante tutta la giornata.
Proprio il turismo è una delle fonti di guadagno di maggior rilievo della piccola isola, per tutto il giorno battelli arrivano da diverse destinazioni (anche dall’Italia) e caricano e scaricano turisti. Parte della banchina del porto di Gaios, infatti, tra le 10 e le 17 è riservata a uso esclusivo dei battelli (le sezioni riservate si trovano sui moli sud e ovest).
Arrivare a Paxos non rappresenta di per sé un problema. La natura del porto però richiede che si presti un po’ di attenzione durante l’entrata e nelle operazioni di ormeggio. Si può entrare da nord, lasciandosi a sinistra l’isolotto di Panagia, oppure da sud, passando in mezzo ai due frangiflutti artificiali che marcano l’ingresso al porto vero e proprio. La differenza principale risiede nelle profondità: appena 2-2,5 metri a sud e dai 10 ai 3,5 nella
parte nord. Se si opta per l’ingresso da nord prestare attenzione
anche alla stretta curva a gomito che il canale compie e che bisogna assecondare, proprio appena prima dell’entrata nella parte vera e propria del porto: nel primo pomeriggio il traffico di imbarcazioni turistiche è davvero forte, tenersi bene a dritta e avvisare della propria presenza se necessario. L’ingresso da sud è fortemente sconsigliato in caso di venti meridionali, la profondità è molto bassa e si crea forte onda.
Una volta entrati in porto, si aprono diverse possibilità. Innanzitutto va detto che ovunque si decida di ormeggiare, lo spazio è stretto e bisogna prestare attenzione durante le manovre di ormeggio. Una tassa di soggiorno giornaliera viene riscossa dalla polizia portuale, l’ufficio si trova sulla banchina. Sempre qui chiedere informazioni per la carta prepagata che permette di utilizzare le (poche) colonnine che forniscono acqua ed elettricità.
Entrando da nord, il primo molo disponibile è quello nord, che offre spazio per 20-25 barche ormeggiate poppa alla banchina e ancora a prua. La profondità è pari a 2-2,5 metri.
Dopo la curva a gomito inizia il molo ovest, i primi 50 metri del quale sono riservati dalle 10 alle 17 alle barche che effettuano transito giornaliero. I restanti 50 metri sono liberi per l’ormeggio e ci possono stare circa una decina di barche. Fondo buon tenitore, fango, ma non filate troppa catena altrimenti le barche che arrivano e ripartono potrebbero mettersi sopra la vostra.
Il molo sud è il porto propriamente detto e si trova proprio davanti al paese di Gaios. Anche qui una sezione è riservata dalle 10 alle 17. La profondità qui scende intorno ai 2 metri. Il molo continua poi fino all’ingresso sud del porto.
Per quanto riguarda i servizi, si casca un po’ male. Acqua ed elettricità a pagamento, come detto sopra, e possibilità di rifornimento di carburante tramite piccole cisterne è tutto ciò che Gaios offre. Oltre, ovviamente, a bar, ristoranti, taverne e piccoli supermercati, che non mancano in paese.
Se non trovate posto in porto c’è comunque la possibilità di ancorare all’interno del canale o a ridosso dell’isolotto di Agios Nikolaos. Il posto migliore è di fronte al molo nord, nella parte sud del ramo nord del canale: fondale di fango e alghe, buon tenitore, profondità 6-8 metri, gettate l’ancora e tirate due cime fino all’isolotto.
Altra possibilità è quella di ormeggiare da uno dei due lati del frangiflutti posto tra i due isolotti, profondità sui 5-8 metri e fondali di sabbia e fango.
Terza e ultima possibilità è quella di mettersi a sud-est dell’isolotto di Agios Nikolaos, dove le profondità sono attorno ai 6-10 metri e il fondale è sabbia e alghe. Tutto dipende dal vento. Se il vento è da nord o nord-ovest (come avviene più spesso), ancorate a sud-est dell’isolotto; se il vento viene da sud, però, questo ancoraggio e tutta la parte sud del porto diventano luoghi assolutamente da evitare, soprattutto per il rollio, quindi optare per i due ancoraggi che offrono ridosso a nord, dove oltretutto la profondità è maggiore e le onde distrubano meno.
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